venerdì 31 dicembre 2010

Sulla neve!

Ieri finalmente nessun contrattempo e siamo potuti andare a giocare sulla neve.

Sharing
Vi auguro un Nuovo Anno
pieno di serenità e gioia.


giovedì 30 dicembre 2010

Auguri a Sara con un biglietto pop-up!

Ieri saremmo dovuti andare sulla neve a provare i bob che ci ha portato Babbo Natale... ma c'è stato un contrattempo!
Poco male, C. era stata invitata ad una festa di compleanno, quindi ci sarebbe potuta andare: meglio vedere il bicchiere mezzo pieno, che ne dite?

Per il regalo ci eravamo già organizzate con un'altra mamma ...
"Ma noi non facciamo proprio nulla mamma?"
Già, come si può non fare nulla: facciamo un biglietto d'auguri un po' speciale.
Con il tutorial di Manumanie Kids abbiamo realizzato questo biglietto.


ecco l'esterno, con il francobollo


ed ecco il pinguino pop-up

Ora possiamo andare alla festa!

mercoledì 29 dicembre 2010

Homeschooling: voglia matta di leggere!


Quando Chiara aveva 2 anni e mezzo,  stavamo andando a trovare la nonna in treno, passando davanti ad una zona industriale, lei rimase colpita dalle "cose" che c'erano sopra le case:
"Cosa sono?"
"Sono delle scritte, sono i nomi delle fabbriche"
"E tu come fai a saperlo?"
"Perché sono come le parole dei libri, posso leggerle"
"Uhm... e tu sai leggere?"
"Sì"
... silenzio, Chiara continua a fissare fuori dal finestrino...
... e dopo un po'
"Ma io non so leggere, come faccio?"
"Ma tu hai sono 2 anni e mezzo, certo che non sai leggere, imparerai, non ti preoccupare".

Un anno dopo sapeva scrivere il suo nome e riconosceva il mio e quello di suo padre, quello della sorella, le parole mamma e papà, nonna e nonno. Tutto scritto in stampatello maiuscolo.
Però continuava a chiedere, cercava di ricopiare le parole, chiedeva i nomi delle lettere delle quali non era sicura, chiedeva, chiedeva, chiedeva... e noi rispondevamo, senza dare troppo peso alla cosa, senza pensare ad un "metodo".
Pensavamo solo a soddisfare la sua curiosità.

Una sera, aveva 4 anni e mezzo, chiese a suo padre
"Ti prego, ti prego, insegnami a leggere"
e così il Comandante cominciò a scrivere semplici sillabe TO - DA- MA...
La sera seguente "Papà mi scrivi altre parole"... e così la sera dopo.
Poi rientrò la sorellina, che aveva trascorso qualche giorno dalla nonna e i giochi presero il posto delle "lezioni "serali di lettura.
Dopo una settimana, a tavola, a cena, mentre aspettavamo che A. finisse di mangiare, C ricominciò a fare domande e il Comandante ricominciò a scrivere semplici parole...
... e poi le parole divennero sempre più complesse...
... le parole divennero piccole frasi...
... alla mattina Chiara trovava un bigliettino scritto dal papà, ecco alcuni esempi, ha conservato gelosamente il blocchetto sul quale il Comandante le scriveva i messaggi.





Non so perché, ma io non ero molto propensa ad insegnarle a leggere prima dell'inizio della scuola.
Temevo quello che mi dicevano le mamme "Se impara a leggere prima di andare a scuola, poi in prima elementare, si annoia e si distrae e quando dovrà stare attenta perché spiegheranno cose che lei non sa, non sarà in grado di prestare attenzione".
Lo so, suona davvero assurdo, eppure io ci son cascata!!!
Non ci posso credere, ma me la son bevuta per un bel po'.
Poi un giorno chiesi consiglio a mia suocera (insegnante elementare in pensione)
"B.R. che faccio? Tutti mi dicono di non sforzarla"
e lei "Beh, sforzarla no, ma se è lei a chiedere non puoi neanche tarparle le ali!"
Già, semplice saggezza di mamma e maestra di lunga esperienza... ma perché io mi son fatta imbambolare così?
No, dico, io son quella che ha fatto iniziare a frequentare un corso d'inglese alle sue bimbe, quando queste avevano solo 2 anni... e me ne hanno dette di tutti i colori, gli altri, eppure non mi son fatta intimorire, anzi!

Rincuorata dal consiglio di mia suocera e spronata dall'irrefrenabile voglia di sapere di mia figlia ho lasciato che il Comandante continuasse con i suoi esercizi serali, ogni qualvolta la bambina lo richiedeva.
Anche io rispondevo alle sue domande, questa volta con più convinzione e meno timore.

Chiara era felicissima e cercava di leggere tutto quello che poteva.
Ad un certo punto ha affrontato i libri, ce ne sono moltissimi scritti solo in stampatello maiuscolo, quindi lei ha cominciato a raccontare le storie alla sorella, un po' raccontando e un po' leggendo.

Qualche mese fa, era in Time Out, sarebbe dovuta rimanere in bagno a riflettere... la sento furtiva sgattaiolare in camera sua e poi ritornare in camera mia. Dopo un po' vado a vedere cosa sta combinando, sicura di trovarla con un giocattolo... mi accoglie con gli occhi luccicanti di gioia:
"Guarda mamma, nei tuoi libri, ho trovato questo biglietto di auguri, ma è scritto metà in maiuscolo e metà in minuscolo. Allora io sono andata a prendere il mio libro dell'alfabeto, così ho potuto tradurre. Vedi mamma, questa è una a, lo so perché se guardi sul libro, c'è la A e poi vicino c'è la a... quindi qui c'è scritto - a te - adesso traduco anche il resto"
Beh, che dire, alla faccia del Time Out, forse non avrà riflettuto sulla malefatta, ma su qualcosa ha comunque riflettuto ;)
E così è cominciata la nostra avventura nell'alfabeto minuscolo.

Poi però anche la sorellina mi ha chiesto "E a me quando insegni?" e io non sapevo proprio da che parte iniziare, fortunatamente un'amica mi aveva parlato degli scritti di Glenn Doman, così ho comperato il suo libro Leggere a tre anni ed ho trovato degli ottimi suggerimenti.
Anna è entusiasta della cosa e Chiara vuole fare anche lei "lezione" perché con questo metodo si impara direttamente con l'alfabeto minuscolo... ragazze comincia la corsa!!!

Vi saprò dire com'è andata finire, però il libro è interessante e non solo per insegnare a leggere... leggetelo (scusate il gioco di parole) e ne rimarrete piacevolmente sorpresi.

Per chi volesse cominciare dall'alfabeto, questo è un ottimo libro, a noi è piaciuto molto.
Piccolo maneggevole, può essere portato ovunque ed ha le lettere in rilievo con anche le frecce per imparare a seguire le lettere e "scriverle" con le dita nel modo corretto... insomma una scorciatoia per non dover costruire da sé l'alfabeto tattile della Montessori ;)


libretto con pagine cartonate circa 10 x 10cm

le lettere sono in panno e le freccette indicano al bambino come seguirle

Le lettere magnetiche che ha portato Babbo Natale invogliano alla scrittura.


Se anche voi avete scritto dei messaggini ai vostri bimbi, per invogliarli alla lettura, andate da Cioccomamma che ha avuto una splendida idea di dove metterli!

lunedì 27 dicembre 2010

La SchmandTorte di Tante Ingrid per il compleanno della mamma!

La mamma in questione è la mia, ha compiuto gli anni il 24 Dicembre e le ho preparato questa torta con la ricetta di mia zia.
Ho imparato a farla a Giugno, quando eravamo in Germania per il compleanno di mio zio.
Si tratta di una ricetta tipicamente tedesca, talmente tedesca che, leggevo su internet, lo Schmand non lo trovano neanche il Austria... e si che son cugini eh!

L'incertezza era se sostituire questo ingrediente con la Sauerrahm (panna Acida) o con la creme fraiche... boh?!
La soluzione me l'ha fornita gentilmente Alex di Foto e Fornelli, abilissima cuoca (nonchè fotografa) italiana che vive in Germania: chi meglio di lei?
E così il verdetto fu Creme fraiche!


Auguri alla mia mamma!!!
 Ingredienti:
200gr di farina "00"
1 uovo
75gr di zucchero
75gr di burro
2 cucchiaini di lievito.

Impastare gli ingredienti e stendere la pasta ottenuta sul fondo di una tortiera a cerniera da 28cm.

Fare un budino con:
1 litro di latte
2 buste di preparato per budino alla vaniglia
1 bustina di "vanille sause" (credo che un po' di fecola possa sostituirla)

Una volta raffreddato il budino (quantomeno tiepido) aggiungete la Creme Fraiche e mescolate energicamente.
Versare il budino sulla pasta stesa nella toriera.

Sgocciolare le albicocce sciroppate (1 lattina) e disporle sul budino.

Riempire i vuoti tra i frutti con delle mandorle in lamelle.


Cuocere in forno a 175°C per un'ora, lasciar raffreddare nel forno socchiuso.

Preparare una bustina di Tortagel rosso con lo sciroppo delle albicocche e versarlo sulla torta.
Tenere la torta in frigo fino a poco prima di servirla!

domenica 26 dicembre 2010

Lavoretto di Natale e i biscotti della Signora Maria

Gli adulti mangiano e i bambini si alzano presto da tavola... e io li seguo: troviamo qualcosa da fare!
In quest'ultimo periodo avevo messo da parte alcune scatole di pasta, riso, cornflakes e anche quelle del te.
Ed ecco come abbiamo iniziato ad usarle, proprio oggi: un autobus tutto rosso!
Cantando a squarciagola "the wheels on the bus" abbiamo realizzato questo simpatico giocattolo.
Per velocizzare i tempi l'ho colorato con un pennarello rosso, ma usando le tempere, il risultato sarà sicuramente migliore.

Autobus all'aroma di vaniglia!


Questi biscotti profumati e scenografici me li ha tramandati una signora molto speciale, la mamma di una cugina acquisita, una vera nonna d'altri tempi, con la cucina economica a legna, con le mani sempre pronte a far qualcosa di buono e con il cuore grande.


morbidi e profumatissimi
E come tutte le persone che sanno veramente fare, spiega le cose agli altri, senza fronzoli e con semplicità: provateli, sono buonissi! Così questi biscotti sono entrati immediatamente nella lista di quelli per Natale.
si possono preparare in anticipo, conservati bene, durano alemeno una settimana... di più non so... son finiti sempre prima :)

ingredienti per circa 70 biscotti:
600gr di farina "00"
250gr di burro
400gr di zucchero
4 uova
la scorza gattuggiata di un limone o di un'arancia
2 bicchierini di buona grappa
3/4 di cucchiaio di lievito per dolci
corn flackes

Impastare gli ingredienti, con due cucchiaini,  formare delle palline che poi verranno passate nei corn flackes, adagiare le palline ricoperte sulla teglia rivestita con carta da forno.
Cuocere in forno a 150°C per 30 minuti circa.

mettiamone subito uno da parte per Santa Klaus

sabato 25 dicembre 2010

Tannen Baum e auguri di Buon Natale!


Buon Natale a tutti!


alberello di biscotti


Per questo alberello vi serviranno della pasta frolla, della chiara d'uovo, dello zucchero a velo e delle formine tagliabiscotto a stella di diverse misure.
Io ho usato il kit della Wilton, perchè ce l'avevo, ma un set di tagliabiscotti è tutto ciò che vi serve.

Ingredienti per la frolla al cioccolato:
500gr di farina "00"
200gr di zucchero
200gr di burro a tocchetti
30gr di cacao amaro in polvere
2 uova intere
1 cuchiaino abbondante di lievito per dolci
2 cucchiai di latte, se l'impasto risultasse troppo asciutto

per la glassa:
1 albume
250gr circa di zucchero a velo
1 bustina di vanilina
qualche goccia di succo di limone

Impastate la frolla e lasciatela 1 ora in frigorifero, avvolta nella pellicola trasparente.
Stendetela, ricavate le stelle (2 per ogni misura), cuocete in forno a 180°C
Lasciate raffreddare i biscotti, nel frattempo preparate la glassa.
Sbattere leggermente la chiara d'uovo e la vanilina con le fruste elettriche in modo che prenda una consistenza un po' liquida, a questo punto iniziate ad aggiungere lo zucchero a velo continuando ad usare le fruste.
Dovete continuare ad aggiungere zucchero finchè non raggiungete la consistenza desiderata: messa una punta di glassa su un piattini, deve rimanere la punta, se perde la forma, agiungere ancora zucchero... la quantità è indicativa e dipende ovviamente dalla grandezza dell'uovo.

Ottenuta la glassa siete pronti per montare l'albero, mettendo un po' di glassa al centro di ogni stella, e posizionandovi sopra la succesiva, scalado le punte in modo da formare il disegno dell'albero.

Una volta montato l'albero, trasferite la restante glassa in una sac a poche (o in un sacchetto di nailon al quale taglierete un angolo) e decorate i bordi delle stelle con la "neve" potete anche usare dei confettini  colorati o degli smarties per simulare le palle colorate del TannenBaum.


Con questo alberello vi auguro Buon Natale.


avanza sempre un po' di pasta...
 

venerdì 24 dicembre 2010

Gli Speculaas di Janneke

Questa ricetta me l'ha data una mia amica olandese mentre eravamo a scuola assieme il Germania... 1996!

Si tratta di una ricetta molto speziata, un gusto un po' particolare, che alla mia famiglia (d'origine) piace molto, ha conquistato anche le mie bambine, mentre il Comandante storge ancora il naso e continua a preferire i biscotti di frolla "normale"... si convertirà?

tentazione
ingredienti:
200gr di farina
100 gr di zucchero di canna
4 cucchiai di spezie (mix per Spekulatius)
2 cucchiai di latte
125gr di burro
un pizzico di sale

Ingredienti per il mix Spekulatius per questa quanttà di farina:
1 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
1/4 cucchiaino di pepe nero macinato
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere


Mescolare farina, zucchero, sale e spezie in una ciotola, aggiungere il latte e il burro tagliato a pezzettini molto piccoli.
Impastare velocemente come per la frolla, fino a raggiungere una massa compatta.
Formare una palla e avvolgerla nella pellicola trasparente, metterla a riposo nel frigo per almeno 2 ore, meglio ancora per un giorno intero (ne guadagnerà il gusto speziato dei biscotti).

A questo punto ci vorrebbero gli stampi in legno specifici per questo biscotto... io però faccio così: stendo la pasta tra due fogli di carta da forno, ne ricavo dei quadrati, li spennello con l'uovo e ci attacco sopra le mandorle in lamelle, oppure li taglio a piccole stelline, per restare in tema natalizio.

A questo punto mettete i biscotti su una teglia da forno ricoperta di carta e cuoceteli a 170°C per circa 20minuti.

 Mettete i biscotti su un piatto e posizionateli sotto l'albero, Santa Klaus ne sarà felice ;)

giovedì 23 dicembre 2010

Biscotti con le "finestrelle" da appendere all'albero.

Vi sevirà della pasta frolla (potete usare anche quella del super già pronta) e delle caramelle dure, colorate, sì perchè io la prima volta ho rubato le caramelle limone e arancia del Comandante... salvo poi scoprire, una volta scartate, che erano trasparenti... in questo caso potreste usare della frolla al cioccolato per avere un contrasto.

Stendete la frolla e ritagliate i vostri biscotti con soggetti natalizi, scegliete delle formine un po' grandi, poi con delle formine piccolissime create dei "buchi" all'interno di ogni biscotto.
Adagiate i biscotti sulla teglia da forno ricoperta di carta (essenziale, sennò le caramelle attaccano) e mettete una caramella al centro di ogni buco.

Ricordate, se volete appendere i biscotti, di creare un buchino alla sommità di ognuno, per poter poi far passare il nastrino per appenderli.


ginger man dal cuore di fragola


Infornate a 180°C per 10/12minuti, attendete che il biscotto si raffreddi e che la lastra di caramella si sia solidificata, prima di togliere delicatemente i biscotti dalla teglia.

in attesa....

mercoledì 22 dicembre 2010

Biscotti per l'albero

Come ogni anno, la settimana che precede il Natale è dedicata ai biscotti.
Biscotti da regalare, da mettere nei piatti di legno sotto l'albero, biscotti per Santa Klaus, biscotti per la colazione del 25 e biscotti da appendere.



Questa è una ricetta scritta in gran fretta un paio d'anni fa guardando Anna Moroni in televisione, mi aveva colpito per l'uso del miele (che non so mai come utilizzare) e per il fatto che l'impasto non necessitasse di riposo.

Ingrdienti:
100 gr di burro
80 gr di zucchero
250 gr di miele
1 uovo
1 cucchiaio di bicarbonato
1 cucchiaio di latte
1 pizzico di sale

Amalgamare tutti gli ingredientie poi aggiungere 550gr di farina "00"setacciata.
Stendere la pasta tra due fogli di carta da forno, tagliare con stampini da biscotti.
Se volete appenderli all'albero, ricordatevi di fare un buchino sulla sommità di ogni biscotto con una cannuccia grossa, così con la cottura il buco non si chiuderà a causa della lievitazione della pasta.
Infornare a 180°C per 7/8minuti.

Potete decorare gli omini con dei confettini di zucchero, prima della cottura, oppure con della glassa di zucchero a velo e chiara d'uovo, una volta raffreddati.

martedì 21 dicembre 2010

The Very Busy Spider

english version below
Versión en español a continuación
Un altro libro per bambini, illustrato e scritto da Eric Carle, lo stesso autore di The very hungry caterpillar, questa volta si tratta della storia di un piccolo ragno:


Come al solito, non ci siamo limitate a leggere il libro ma abbiamo cercato delle attività da poter collegare alla storia, quindi siamo liete di presentarvi la nostra very busy spider:


Per raccontare la storia ci siamo servite di alcune schede che abbiamo trovato qui per colorare i personaggi e anche per imparare l'alfabeto... o almeno per ripetere le lettere presenti in questo libro:

S is for SPIDER
H is for  HORSE
C is for COW
S is for SHEEP
G  is for GOAT
P is for PIG
D is for DOG
C is for CAT
D is for DUCK
R is for ROOSTER
F is for FLY
O is for OWL

 La ragnatela sul libro è in rilievo, quindi, con un colore a cera, si può ricavane il profilo su un foglio molto facilmente... questa è un attività che piace molto a C, se ne va in giro per casa alla ricerca di cose da poter "ricalcare" e poi sottopone la sorella ad indovinelli, per vedere se riconosce le varie superfici.

l'ultima  e la prima fase della ragnatela


Il testo di questo libro è molto semplice, di facile comprensione grazie alle figure.
In alcune parti è ripetitivo e questo aiuta il bambino a memorizzare le frasi e a comprenderne lentamente il significato, fino ad essere in grado di usare il verbo o le parole in modo autonomo, al di fuori dal contesto del libro.
Il libro si può comperare su http://www.amazon.co.uk/


The Very Busy Spider
Another children's book, illustrated and written by Eric Carle, the author of The Very Hungry Caterpillar, this time it's the story of a little spider: The Very Busy Spider.As usual, we did not just read the book, but we looked for activities that help us tell the story, so we are pleased to introduce our very busy spider:

plastic cup spider
To tell the story we used some cards that we have found here. Those are excellent to color the characters and also to learn the alphabet ... or at least to repeat the letters in this book.

The web is embossed on the book, then, with a craion, you can obtain the profile on a paper sheet very easily ... this is an activity that C. loves very much. She goes around the house looking for things perfect to be rubbed and then she bring the rubbings to her sister to see if A. recognizes the surfaces.

The text of this book is very simple, easy to understand thanks to the drawings, it is repetitive and this helps the child to memorize the sentences and to understand the meaning, and later be able to use the verbs or words on their own, outside the context of the book


The very busy spider

Otro libro para niños, ilustrado y escrito por Eric Carle, el autor de "The very hungry caterpillar", esta vez es la historia de una pequeña araña

Como de costumbre, no solo hemos leido el libro, sino buscamos actividades que se pueden conectar a la historia, así que estamos encantados de presentar nuestra araña muy ocupada:


Para contar la historia hemos utilizado algunas tarjetas que hemos encontrado aquí para ver los caracteres y también aprender el alfabeto ... o por lo menos a repetir las letras en este libro:


S is for SPIDER
H is for  HORSE
C is for COW
S is for SHEEP
G  is for GOAT
P is for PIG
D is for DOG
C is for CAT
D is for DUCK
R is for ROOSTER
F is for FLY
O is for OWL

La web está grabado en el libro, entonces, con un color de cera, se puede ricavar perfil muy fácilmente  en una hoja ... esta es una actividad que realmente le gusta a C, que va por la casa buscando cosas para poder "rastrear" y luego traer a la hermana a un cuestionario para ver si reconoce las diferentes superficies.

El texto de este libro es muy simple, fácil de entender gracias a las figuras.

Es repetitivo en algunas partes y esto ayuda al niño a memorizar las oraciones y lentamente a comprender el significado, para poder utilizar la palabra o palabras por su cuenta, fuera del contexto del libro.

El libro se puede comprar en http://www.amazon.co.uk/



domenica 19 dicembre 2010

Joseph Cornell al Kids Day del museo Guggenheim

english version below

All'idea di trascorrere un pomeriggio al museo, C. ed A. si sono svegliate con una voglia artistica... quindi questa mattina, armate di carta e pennarelli, hanno voluto riprodurre ciò che avevamo visto durante la nostra gita in Piazza San Marco.
Ecco i loro racconti figurati:


La Torre dell'Orologio, il Campanile e la Basilica di C.

La Pala d'Oro vista da A.
 Anche oggi, come ogni domentica, al museo Peggy Guggenheim di Venezia si è svolto un laboratorio d'arte per bambini dai 4 ai 10 anni, il Kids Day.
Inoltre questa domenica, al laboratorio, ci sarebbero state delle assistenti di madrelingua inglese, per permettere l'avvicinamento dei bambini alla lingua inglese.
Noi ci siamo andati... e come avremmo potuto rinunciare ad un'idea così ghiotta, proprio "fuori" dalla porta di casa?

L'artista preso in considerazione per questo laboratorio è Joseph Cornell un "collezionista" di oggetti curiosi che inventa un nuovo modo di fare arte, famose le sue scatole... ed è proprio questo che i bambini faranno.




Si inizia con un piccolo tour del museo e poi il laboratorio, durante il quale i bambini realizzano ciò che hanno visto.
E' stato bello vedere i bambini uscire dal laboratorio con le loro "scatole" decorate, gli occhi brillavano, l'emozione di aver fatto qualcosa di speciale, in un ambiente speciale... perchè fare dei lavoretti al museo non è certo come farli a casa o all'asilo!

La prossima domenica ci sarebbe un interessante laboratorio sul movimento Dada... ma sarà il 26 dicembre, Santo Stefano e noi saremo a pranzo da mia suocera... non credo che ce la faremo.

I Kids Day continueranno anche a gennaio, troverete a breve le informazioni sul sito della Guggenheim.
Vi aspettiamo là ;)

Questa di A. una scatola teatro con le pietre preziose

Questa di C. con un prato e uno stagno

venerdì 17 dicembre 2010

Neve e la torta di mia cugina Paola!

Nevica!
Oggi abbiamo ricevuto una visita da una persona speciale... che  ci ha portato anche la neve :)


L'ausiliaria "storica" della materna che frequentano le mie figlie, ha cambiato incarico alla fine dello scorso anno scolastico... ma è rimasta nel cuore di tutti, mamme e bambini, ma anche a lei sono rimasti nel cuore i bambini e la scuola, trova sempre l'occasione di fare una scappatina all'asilo per salutarli.

Oggi, in occasione dell'avvicinarsi del Natale, si è presa un giorno di ferie per passare a salutare i bambini, ha portato un libretto da parte di Babbo Natale per ogni classe... i bambini saranno stati felicissimi di rivederla.

Le mie bambine in questi giorni non vanno all'asilo, quindi P. è venuta a trovarci a casa e abbiamo fatto come in Germania "Kafe-Torte".
Un buon espresso ha accompagnato una fetta di torta con crema pasticcera e  frutta fresca... non proprio di stagione... ma per decorare la torta, la frutta invernale non è proprio bellissima... sorry ;)

mandarini, kiwi, more e lamponi
Questa torta è garantita, successo assicurato, la faccio da quando avevo 17 anni quindi.... beh un saaacco di anni. La ricetta a me l'ha data mia cugina... da chi l'abbia avuta lei non so, ma oramai è ufficialmente una ricetta di famiglia, se qualcuno la conosce già, non se la prenda a male!

Per la base:
2 uova
5 cucchiai di zucchero
75gr di burro sciolti nella teglia e poi colati nell'impasto
150gr di farina
1 bustina di lievito

cuocere in forno a 180°C per 10/15minuti (prova stecchino)

Per la crema:
2 tuorli
6 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina o fecola
2 bicchieri di latte

Lucidare la frutta con gelatina di albicocche diluita o con Tortagel... ma se usate frutta che non si ossida, potete lasciarla così com'è, ne guadagna il gusto, a noi in famiglia la gelatina non piace.

gli agrumi andrebbero pelati a vivo ma... chi  mi conosce sa che non ce la farò mai :)

Le bambine si sono appiccicate col naso alle finestre... pare che il nostro pupazzo di neve avrà uno sfondo degno di lui!



Per realizzare il pupazzo, basta un grande foglio di carta bianca per realizzare il corpo, poi disegnate e colorate gli acessori (cappello, occhi, naso bocca, sciarpa e bottoni)  e incollateli.
Attaccate tutto al vetro con del nastro adesivo di carta: et voilà!


"...And since we've no place to go,
Let it snow, let it snow, let it snow..."

Noi siamo qui a casa ad aspettare il tecnico della caldaia... acqua fredda!!!

giovedì 16 dicembre 2010

Homeschooling: city tour #1.

In questo periodo le nane non vanno all’asilo, però mica battiamo la fiacca!
Oggi abbiamo iniziato a visitare la nostra meravigliosa città, che è una delle più belle al mondo… Scusate il campanilismo, ma io sono davvero innamorata della mia città e, a giudicare dai turisti, piace anche a molti altri!

C’è una città in questo mondo,
ma così bella, ma così strana,
che pare un gioco di Fata Morgana
o una visione del cuore profondo.
Avviluppata in un roseo velo,
sta con sue chiese, palazzi, giardini,
tutta sospesa tra due turchini,
quello del mare, quello del cielo…

                                                                                                             Diego Valeri



Fin’ora ci eravamo limitati a passeggiate in giro per la città, senza entrare nel dettaglio, la città è bella anche solo da guardare, senza troppe spiegazioni.
Le bambine si sono abituate a guardare le cose belle, hanno imparato a notare le pàtere sulle pareti delle case, i capitelli, i barbacani… Hanno imparato a notare tante piccole cose che rendono speciale la loro città, non solo chiese e musei, la bellezza è ovunque e questa è una grande fortuna.


Ieri ho deciso di iniziare a parlare un po’ alle bambine, di spiegare qualcosa, di raccontare qualche leggenda… abbiamo iniziato dal salotto buono: Piazza San Marco!
L’unica piazza della città, tutte le altre si chiamano campi o campielli ( a seconda della dimensione), ma questo A. e C. lo sapevano già.

Scese dal vaporetto, ci siamo dirette in libreria, dove abbiamo comperato questa bella guida pensata proprio per i bambini “Vivavenezia”



Ci siamo sedute sulle passerelle per l’acqua alta e abbiamo letto un po’ della nostra guida e poi è cominciata la caccia al tesoro!

La Basilica, facile da trovare, ma i mosaici? Cosa sono e come sono fatti?


A e C hanno trovatoi mosaici esterni... ma non sanno ancora quali meraviglie vedranno all'interno della Basilica!
Il Campanile di San Marco… el paròn de casa


La statua dei Tetrarchi


L'ha trovata A per prima!


La Porta della Carta
I 4 Cavalli di bronzo, simbolo della rivincita sulla Francia di Napoleone
La torre dell’orologio che segna le ore, i mesi, i giorni e anche le fasi lunari
I Mori che battono i rintocchi sulla campana ad ogni ora



Le due colonne rosa dalle quali si affacciava il Doge, sul loggione del Palazzo Ducale


MA perchè rosa se il Doge era un maschio?


Una volta trovate tutte queste cose, abbiamo deciso di entrare nella Basilica di San Marco.

Come avevo previsto,le bambine sono rimaste affascinate dai mosaici dorati sul soffitto, da quelli alle pareti e dai disegni sul pavimento. Ogni piccolo pezzetto della Basilica è finemente lavorato, le colonne sono di marmo colorato, le colonne che sostengono il baldacchino sopra l’altare sono completamente intarsiate con figure umane… c’è tanto da vedere!
Le bambine sono affascinate e io con loro, accade ogni volta che metto piede nella Basilica.
Ognuno nota ciò che più gli aggrada, non faccio lezioni d’arte o di storia, sono decisamente troppo piccole, lascio che i loro occhi e le loro menti si impregnino di tanta bellezza, rispondo alle loro domande e cerco di dare piccoli suggerimenti, facendo notare qualche particolare.
Il pavimento attrae la loro attenzione, i giochi di colore e forme geometriche, fanno sembrare alcune figure in rilievo, mentre altre sembrano formare dei buchi… spiego loro che è solo un effetto ottico e ci accovacciamo per poter toccare con mano e scoprire che il pavimento è liscio.

Dopo un po’, ci siamo accorte che un gruppo di turisti stava facendo la stessa cosa: avranno preso coraggio vedendo noi?

Dopo aver percorso le navate laterali, siamo arrivate all’altare e poi ho detto alle bambine “Chiudete gli occhi e venite con me”…
…quando hanno riaperto gli occhi si son trovate davanti alla Pala d’Oro: che splendore!




Il verdetto finale?
“Mamma è un posto bellissimo, non vorrei più uscire da qui!”
Per tutto il tempo hanno parlato sottovoce, per rispettare il luogo… anche quando trovavano qualcosa di interessante, me lo comunicavano sussurrando.

I mosaici sono stati il fil-rouge di tutta la visita … penso che chiederemo a Babbo Natale di portarci un kit per il mosaico!

Uscite dalla Basilica, ci siamo dirette al Palazzo Ducale, abbiamo visitato solo gli appartamenti del Doge, il resto lo lasciamo per la seconda giornata, in fin dei conti siamo fortunate, con 10 minuti di vaporetto arriviamo qui… non è il caso di vedere tutto in un sol giorno, meglio assaporare con lentezza e godersi ogni cosa con la tranquillità necessaria.

Abbiamo iniziato con una passeggiata nella corte interna, la Scala dei Giganti…”non è che siano proprio tanto grandi però”, c’era anche una vecchia gondola con tanto di fez.
Abbiamo visto una riproduzione del Leone Alato con il libro aperto in segno di pace e ho raccontato alle bambine che, in tempo di guerra, veniva raffigurato con il libro chiuso e una spada:  a protezione della città.


la gondola con il fèz


 Salite al piano superiore, C. ha notato il classico pavimento alla veneziana, del ballatoio esterno “questo io l’ho già visto da altre parti”.
Ed eccoci negli appartamenti del Doge, anche qui un tripudio di colori e di cose da osservare: i soffitti intarsiati, le colonne delle scale tutte di marmo colorato, una diversa dall’altra, i vetri policromi piombati delle finestre hanno colpito Anna.

Le pareti rivestite di stoffa, i camini e tanti quadri raffiguranti la Madonna e Gesù (la Pietà del Bellini) hanno attirato la loro attenzione.

Un magnifico incontro con due enormi mappamondi e le pareti di un’intera stanza trasformate in mappe!

I quadri rappresentanti i Dogi, ci hanno fatto capire com’erano vesti questi signori.

… poi si è fatta l’una e la fame si è iniziata a sentire, per oggi può terminare qui, torneremo a vedere il resto del Palazzo Ducale, con le sale istituzionali e l’armeria.

Prima di andare a casa, facciamo una visita ad un famoso negozio di vetri di Murano, in Merceria dell'Orologio... Che delusione (per me)! Quando ero bambina, questo negozio allestiva dei magnifici prespi con dei personaggi in vetro in miniatura... ora non ci resta che ammirare la solita (seppur bellissima) vetrina!


Se voltete vedere un presepe che terrà i vostri bimbi col naso incollato alla vetrina, fate un salto all'Hotel Montecarlo in Calle degli Specchieri (dietro a Piazza San Marco).

Alla prossima avventura!

mercoledì 15 dicembre 2010

Flash Cards

english version below

Quando ero studentessa non le ho mai usate, personalmente ho sempre memorizzato maggiormente le parole inserite nel contesto di quelle esposte con elenchi.
Poi, quando le bambine hanno iniziato a frequentare un corso d’inglese per piccolissimi (avevano 2 anni quando hanno iniziato), la maestra americana ha cominciato ad insegnare loro delle parole usando le cards.
Le prime furono delle figure geometriche di colore diverso, i bambini salivano sullo scivolo e la maestra mostrava loro una carta, per poter scendere dovevano dire la forma ed il colore…
… sembrava funzionare li per li, ma scetticamente io pensavo che, una volta usciti dall’aula, non avrebbero saputo ripetere “Blue Star”…

Un giorno a tavola C. spezzò in due un cracker quadrato, ne vennero fuori due triangoli, le ne sollevò uno e mi disse “Mamma, guarda, triangle”… ups,  mi dovetti ricredere.

Mi sono accorta poi che, per bambini che non sanno ancora leggere, le flash cards con le figure, sono un ottimo supporto per arricchire il vocabolario.
Con le cards si possono fare giochi e sono anche uno spunto per iniziare brevi frasi, piccole conversazioni.

Potere scaricare da qui e da qui alcune flashcards già preparate.
Qui invece troverete un modello per fare le vostre personali flashcard, inserendo parole, numeri, frasi, attività...

Acuni esempi di categorie


Chi fosse interessato ad avere delle Flashcard in inglese, fatte da me, può contattarmi e le invierò tramite email. Al momento non sono ancora in grado di creare PDF.


Flashcards
When I was a student I never used them, personally I have always stored the words better placed in the context of those in lists.
Then, when the girls began to attend an English course for toddlers (they were 2 years old when they started), the American teacher began to teach them the words using the cards.
The first were geometrical figures of different colors, the kids climbed on the slide and the teacher showed them a card, they had to tell the shape and color to slide down...
... it seemed to work during class, but I thought skeptically, after leaving the school, they would not have been able to repeat "Blue Star" ...
One day during lunch C. broke in half a square shaped cracker , it comes out two triangles, she picks up one and said "Mom, look, triangle" ... ups, I had to change my mind.
Then I realized  that for children who can not yet read the flash cards with pictures are a great support to build vocabulary.

With the cards it is possible to play games and the cards are a support to build short sentences and  start  short conversations.


Tarjetas con dibujos

Cuando mis hijas desde muy pequenas empezaron a asistir a un curso de inglés (para ninos de dos anos) la maestra les hizo un juego con  flahs cards ( tarjetas con dibujos).                  
Las primeras tarjetas eran con figuras geometricas de difendentes colores, los ninos se subian aun pequeno tobogàn y antes de poder bajar tenian repetir las palabra..                               
Sinceramente no creia que con éste método se pudieran obtener buenos resultados,  y que una vez afuera del aula no se recordarian del significado de “blue star”….Un dia estabamos por empezar comer y C. agarrò un cracker (galleta) cuadrado y lo rompiò , y se formaron dos triàngulos, levanto uno y me dijo “ mamà mirà triangle”…ups.., no lo podìa creer….
Me di cuenta que para los ninos  que no saben leer, las flash cards (tarjetas)  con figuras son excelentes para enriquecer  el vocabulario.
Con las flash cards ( tarjetas) se pueden hacer juegos y  pueden ser de gran ayuda para empezar a formar pequenas frases, pequenas  conversaziones.
Pueden bajar algunas tarjetas(flash cards)que estan hechas por mi.
Acà en cambio encuentran un  modelo para poder hacer sus tarjetas personalizadas, poniendo palabras , numeros , dibujos, frases, actividades..etc..
Para las  personas que les interesen las tarjetas (flash cards) en inglés hechas por mi,me pueden contactar y las puedo enviar tramite e-mail.
Por el momento no se crear PDF