lunedì 31 gennaio 2011

Zaleti gluten-free

Gli Zaleti, sono dei biscotti tipici della tradizione veneziana, il loro nome "giallini" lo devono all'uso della farina gialla per la polenta, che appunto conferisce loro un colore giallo.

La ricetta, che mi aveva insegnato un'amica, prevede l'uso di farina 00 e farina di mais in parti uguali, quindi quest'estate, dato che la nostra nanny canadese aveva problemi di intolleranza al glutine, ho voluto provare a farli totalmente gluten free.
Non male direi., quindi vi lascio le due versioni.
Solo che,quelli gluten-free, durante la cottura si "schiacciano" un po', quindi bisogna avere l'accortezza di metterli un po' distanziati sulla placca da forno.


Ecco gli ingredienti :

100gr farina di riso
50gr di fecola di patate
150gr farina di mais fioretto
1 cucchiaino di lievito
150gr di zucchero semolato
100gr di margarina
2 uova intere
1 tuorlo
gocce di cioccolata o uvette

Impastare gli ingredienti e formare delle palline di forma allungata, adagiarle sulla placca da forno foderata di carta e cuocere a forno già caldo a 180°C per 20/25minuti.


Se invece volete provare la versione tradizionale:
150gr farina 00
150gr farina di mais
3 tuorli
150gr di zucchero semolato
100gr di burro
100gr di gocce di cioccolato o uva passa

Cuocere per 15minuti a 180°C

 Vi auguro una buona colazione con questi biscottini veneziani,
io parto per Roma e ci rivediamo tra un paio di giorni!
Ciao!!!

sabato 29 gennaio 2011

Bratwurst mit Pommes e Ponyo !

Venerdì, serata con gli amici... sì ma non io, le nanette!
Hanno invitato un'amichetta a testa e così alle 17:00 si sono aperte le danze:
4 bambine con la  ridarola che giocavano a ... tutto!

Ho pensato ad una cena sfiziosa e divertente da poter mangiare guardando il film... per una volta si può anche fare.
Così ho proposto wurst e patate fritte.
"Evviva mangiamo le schifezze!!!"

Approfittando della cena abbiamo anche imparato una canzoncina:

10 fat sausages sizzling in a pan,
10 fat sausages sizzling in a pan,
If one went POP!
And another went BANG!
There'd be 8 fat sausages sizzling in a pan.
8 fat sausages sizzling in a pan,
8 fat sausages sizzling in a pan,
If one went POP!
And another went BANG!
There'd be 6 fat sausages sizzling in a pan.
6 fat sausages sizzling in a pan,
6 fat sausages sizzling in a pan,
If one went POP!
And another went BANG!
There'd be 4 fat sausages sizzling in a pan.
4 fat sausages sizzling in a pan,
4 fat sausages sizzling in a pan,
If one went POP!
And another went BANG!
There'd be 2 fat sausages sizzling in a pan.
2 fat sausages sizzling in a pan,
2 fat sausages sizzling in a pan,
If one went POP!
And another went BANG!
There'd be NO fat sausages sizzling in a pan.



piatto perfetto da mangiare sedute sul divano


 Il film in questione è "Ponyo sulla scogliera" , molto carino, una grafica delicata ma una trama un po' complessa ha catturato l'attenzione delle bambine più grandi ma le più piccole verso la fine hanno preferito mettersi a giocare ed hanno coinvolto le più grandi per giocare con... le aste numeriche!!!
E' stato bello vedere come C. cercava di spiegare alle amichette il rapporto tra nome e quantità dei numeri... un amaestrina in erba :)
Fortunatamente capita spesso, qui a casa, che le bambine preferiscano fare altro che guardare la tv.
E' un sollievo :)
Comunque il film è davvero bello e vale la pena di essere visto e per questa segnalazione devo ringraziare Deborah... dopo la torta di ceci, anche un bel film.


venerdì 28 gennaio 2011

La mongolfiera

Era una giornata piena di cose da fare, per me.
La mattina al lavoro, passo a prendere le piccole all'asilo  e poi a casa devo preparare qualcosa per la cena  e fare un paio di faccende.
Più tardi verrà la babysitter inglese per un'oretta, quindi chiedo alle bambine di giocare tranquille in camera loro fino al suo arrivo, così io posso procedere con le mille cose da fare.
Tutto ok.
Dopo un po' emerge C "Ci servono le nostre forbici" e io "Ok"
Poco dopo arriva A "Prendo il nastro adesivo di carta" e io "Ok"
Dopo 10 minuti ritorna C "avresti un sacchetto di plastica e qualcosa di leggero con cui rimpirlo? Tipo cotone."
A questo punto, per nulla intenzionata a mollare un intero pacco di ovatta nelle mani di mia figlia chiedo "Ma a cosa ti serve?"
"Devo fare una mongolfiera, col sacchetto faccio il pallone, ma devo gonfiarlo con qualcosa di leggero"
"Della carta di giornale potrebbe andare bene?" "Mhmmm, ok!"

Ed ecco come le mie due figlie hanno creato un lavoretto sole solette!


Materiale ed istruzioni, così come me le ha dettate C:

-1 foglio A4 sul quale disegnerete delle strisce che poi taglierete con la forbice: le corde che tengono il pallone
-1 foglio A4 al quale fare i bordi con delle pieghe e fissarle con la cucitrice, per ottenere la cesta
-del nastro adesivo di carta per fissare le corde alla cesta e al pallone
-un sacchetto di plastica
-dei giornali vecchi


A Minnie  e a tutti i pupazzi, la mongolfiera è piaciuta molto



La giornata poi si è conclusa con un collage di foto ritagliate dalle riviste e assemblate con...
molto senso artistico :)

Oggi invece, con l'amichetta T si stanno divertendo un mondo con 2 scatoloni che si sono trasformati in macchine, barche , letti e ora uno è la gabbia di un criceto... e il criceto è mia figlia C!!!
La fantasia dei nostri figli non ha limiti... a meno che non li creiamo noi comperando giocattoli che non hanno bisogno di fantasia.

giovedì 27 gennaio 2011

Il giorno della Memoria

« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »

Non sapevo che libro scegliere a memoria di questo tragico evento, ho scelto i primi due che lessi, quando ancora ero una bambina alle elementari  e una ragazzina alle medie:
Il diario di Anna Frank e Se questo è un uomo.

Il primo libro racconta della vita nascosta e clandestina da fuggiaschi, della famiglia Frank, che tenta di fuggire alla cattura.
Il secondo racconta l'orrore dei campi di sterminio vissuto in prima persona.

Sono due testi che hanno segnato profondamente il mio animo di fanciulla e che mi hanno portato ad un lungo percorso di conoscenza, è nata in me una sete di sapere, di conoscere.
Volevo capire cosa fosse successo, come fosse accaduo, perchè ci fosse ora dei negazionisti...

Ho letto, letto, letto... non so più quanti libri: diari dei sopravvissuti, lettere dai campi, interviste agli aguzzini, libri che spiegavano l'ideologia nazista, libri che spiegavano "la banalità del male", libri che mostravano la burocrazie e l'organizzazione dello sterminio...

Non si può porre rimedio a ciò che è stato, se non coltivandone la memoria e tramandandola ai nostri figli, per il been di tutti, per ripetto alle vittime e come monito a noi e alle generazioni future:
ricordiamoci di cosa l'essere umano può essere capace.
Ricordiamoci quello che scrisse Levi: l'uomo è pericoloso!





Ieri sera ho visto lo spettacolo di Paolini, sferzante come sempre!
E per convincervi che non erano solo i tedeschi dalla parte dei cattivi... date un'occhiata a questa pubblicazione, che parla di 6 pazienti di nazionalità ebraica prelevati dall'ospedale di San Servolo di Venezia, condotti ai campi di sterminio.

martedì 25 gennaio 2011

The wheels on the bus


english version below, by Adriana

Un CD di canzoncine in inglese, molto ritmate e accattivanti, i vostri bambini cominceranno a canticchiarle prima ancora di aver capito bene le parole.
Questa edizione non ha allegato un librettocon i testi delle canzoni, ma queste sono talmente popolari che li troverete facilemente in rete, semplicemente digitando i titoli.

Alcune sono action songs, quindi cantandole e mimandone i gesti con i vostri bambini, li aiuterete  a capire il significato delle parole. Generalmente, tendo a non tradurre mai in italiano alle mie figlie, cerco sempre di spiegare loro il significato in inglese, con le flash card, mimando... ho visto che così le parole restano impresse maggiormente. Me ne ero accorta quando studiavo, i vocaboli spiegati mi rimanevano impressi nella mente, mentre quelli tradotti spesso svanivano velocemente così come era arrivata velocemente la traduzione.

Le canzoncine di questa raccolta sono pensate per il periodo preeschool, quindi sono molto semplici e ripetitive, vi stupirete della rapidità con cui i vostri bambini cominceranno a canticchiarle anche senza il cd.

Questi sono i titoli presenti nel cd, alcuni già collegati al link con il testo.

The weels on the bus, Down at the station,
Row row row your Boat, The big ship sails on the Alley Alley Oh,
London Bridge is falling down, Jack and Jill,
Hickory Dickory Dock, I'm a little Teapot,
Miss Polly had a dolly, Polly put the Kettle on,
Pop goes the Weasel, Five currant buns, Ten fat sausages,
Peter hammers with one hammer, The grand old Duke of York,
Boys and girls come out to play, I jump out of bed,
Here we go round the Mulberry Bush, Ring ring o'Roses,
I hear thunder,I hear thunder, Incy wincy spider,
Heads,shoulders,knees and toes,
If you're happy and you know it,
Twinkle twinkle littel star, Wee Willie Winkie, Ten in a bed.

Oltre a mimare le action songs, si possono fare dei lavoretti così da avere una "scusa plausibile" per poter ripetere le parole appena imparate dalla canzoncina...

all'opera
Dopo aver costruito l'autobus rosso  con la scatola del te alla vaniglia, ci siamo cimentate nella creazione di uno scuolabus giallo creato con una confezione porta uova di cartone. Ritagliare i finestrini nel cartone porta uova, dipingere il porta uova di giallo.

A. alle prese col pennello

Su un foglio disegnare i personaggi che si affacciano ai finestrini e inserire il foglio nel porta uova.


il lavoro di precisione alla precisina di casa

Ritagliare da una scatola di pasta le ruote del bus e colorarle con i pennarelli e i colori a cera.
Scrivere SCHOOBUS con il pennarello nero.



Altra canzone che oggi abbiamo riprodotto è "Jack and Jill": abbiamo colorato le fasi della storiella creando un libretto.

ecco la "copertina" del libro

Le Wall Words possono essere un'altra idea, servono per cantare la canzone.
Incollate su cartoncini di colore diverso (un colore per i sostantivi, un colore per i verbi...) vengono appese al muro della cameretta, se ne dovrebbe aggiungere una al giorno,... assomiglia un po' al metodo Doman, vero?

verde per i sostantivi...
Con degli stecchini di legno, quelli dei gelati, si possono fare delle marionette molto semplici, da far colorare e ritagliare ai bambini  e poi con esse mimare la storia.


BUON DIVERTIMENTO!

The wheels on the bus


A CD of songs in English, so rhythmic and engaging that your child will begin to hum them even before he or she understands the words.
This edition did not attach a booklet with the lyrics, but these songs are so popular that you will find them easily online by simply typing the titles.

Some are action songs. Singing and then mimicking the gestures with your children will help them understand the meaning of the words. Generally, I tend not to translate into Italian to my daughters, I always try to explain the meaning in English, with flash cards, by mimicking ... I noticed that this way they are more likely to remember the words and their meaning. I also noticed this when I was studying. The words that were explained to me remained etched in my mind, whereas the words that were simply translated vanished as quickly as they had been translated.
The songs in this collection are designed for preschool kids, so they are very simple and repetitive; you'll be amazed how quickly your children will begin to hum them even without the CDs.
These are the titles on the CD, some are already connected to the link with the text (abowe).
The wheels on the bus, Down at the station,
Row row row your Boat, The Big Ship Sails on the Alley Alley Oh
London Bridge is falling down, Jack and Jill,
Hickory Dickory Dock, I'm a Little Teapot,
Miss Polly Had A Dolly, Polly put the Kettle on,
Pop Goes the Weasel, Five currant buns, Ten fat sausages,
Peter hammers with one hammer, The Grand Old Duke of York,
Boys and girls come out to play, I jump out of bed,
Here we go round the Mulberry Bush, Ring ring o'Roses,
I hear thunder, I hear thunder, INCY Wincy spider,

Heads, shoulders, knees and toes,
If you're happy and you know it,
Twinkle twinkle star little, Wee Willie Winkie, Ten in a bed.

In addition to mimicking the action songs, you can do odd jobs in order to have a "reasonable excuse" to repeat the newly learned words from the song ... Having built the red bus with the box of vanilla tea, we experimented with the creation of a yellow school bus, using egg cartons.

Cut out the windows in the cardboard egg carton, and paint the whole thing yellow.

On a sheet of paper draw the passengers that look out the windows and place them in the egg carton school bus.

Cut out the wheels of the bus from a box of pasta and color them with markers and wax crayons.

Write SCHOOLBUS with a black marker.
Another song that we played today is "Jack and Jill"; we colored scenes from the song, creating a story book.
The Wall Words may be another idea to sing the song. Pasted on cards of different colors (one color for the nouns, another color for the verbs...) and hung on the wall of the room, the idea is to add a word a day... seems a little like “the Doman” method, right?

With wooden sticks, like the ones for ice cream, you can make simple puppets, to be colored and cut out, that the children can use to reenact the song. 

 

domenica 23 gennaio 2011

La pizza di Natalia... che buooooona!

Volevo sperimentare una pizza sottile, più simile a quella della pizzeria, ma non sapevo come fare, allora ho chiesto aiuto a Natalia che ha spiegato la procedura in questo post.
Ho provato.

la prima ad assaggiare
 Venerdì mattina ho impastato:

600gr di farina 0
350gr di acqua
1/6 di cubetto di lievito di birra (circa 4,5gr)
1 cucchiaio di sale fino
2 cucchiai di olio EVO

Ho usato la farina della Coop e mi son bastati 350gr di acqua, comunque l'acqua dev'essere tra il 50 e il 60% del peso della farina.
Io ho usato la planetaria e l'ho fatta andare con il gancio per circa 10 minuti, interrompendo ogni tanto per capovolgere l'impasto.
Ho unto l'interno di una terrina di ceramica, ho unto la palla dell'impasto e l'ho messa nella terrina che poi ho coperto con della pellicola per alimenti e l'ho messa nella parte bassa del frigo.

Sabato alle 17:00 ho tirato fuori dal frigo l'impasto e l'ho lasciato a temperatura ambiente.

Alle 19:00 ho rovesciato delicatamente l'impasto sulla spianatoia cosparsa di semola, ho diviso l'impasto in 2 ed ho allargato ciascuna parte fino a raggiungere la misura della teglia (che avevo prima unto con un filo d'olio).
Ho lasciato riposare l'impasto nelle teglie, coperte da un telo, per mezz'ora prima di condire con pomodoro, olio ed origano ed infornare a 250gr per circa 20minuti.
A 5 minuti dalla fine ho aggiunto la mozzarella.
Anche senza forno ventilato, sono riuscita a cuocere le due teglie contemporaneamente... quella sotto è rimasta dentro qualche minuto in più.
 
sottile e della giusta consistenza

la prima teglia non l'avevo stesa bene... aveva 2 buchi ;)
la seconda invece è già venuta meglio

sabato 22 gennaio 2011

L'omino della pioggia e la schiuma magica.

english version below

Da un laboratorio della maestra Antonella: la schiuma magica!
Antonella è una delle maeste della mia secondogenita (sezione medi alla matrena), lei e la sua collega sono sempre alla ricerca di cose nuove da fare con i bambini... e io anche , quindi spesso ci confrontiamo sulle novità che abbiamo trovato.
Ha ragione lei, sembriamo due streghe che si scambiano ricette di pozioni magiche, io le passo quella per fare i gessi e lei quella della schiuma magica :)

Oggi fa freddo, tira una Bora mica da ridere e il raffreddore di A ci costringe ancora a casa.
Abbiamo invitato la storica amichetta T e ci prepariamo ad un pomeriggio di gioco ma anche un piccolo laboratorio.

Oggi noi faremo i disegni di schiuma colorata manipolabile,
per fare una schiuma manipolabile servono:

1 tazza di sapone o detersivo liquido,
2 cucchiai di amido liquido (io ho usato quello in scaglie)
carta o cartoncino dei colori del cielo,
colori a tempera,
un frullino,
un vecchio giornale per proteggere il piano di lavoro


amido in scaglie, detersivo, fruste
 Usando l'amido in scaglie, bisogna metterlo in un sacchetto e ridurlo in polvere col dorso di un cucchiaio.
Sbattere il detersivo e l'amido in una terrina con il frullino fino ad ottenere un impasto morbido e soffice.


Dividere il composto, aggiungere il colore a tempera desiderato e mescolare.


Blu


Bianco... grigio, perché non ho pulito bene le fruste!
Stendere il giornale sulla superficie su cui si intende lavorare e appoggiarci sopra il cartoncino colorato. Prendere con le dita o con un pennello grande la schiuma colorata dal recipiente e stenderla sul cartoncino creando il disegno desiderato (noi abbiamo fatto le nuvole)
Una volta finito il disegno, lasciare asciugare il cartoncino steso sul giornale; a disegno asciutto, aggiungete con colori a cera dei particolari alle vostre nuvole per rendere le forme verosimili.
Noi abbiamo aggiunto la sagoma dell'omino della pioggia.


Io conosco l’omino della pioggia.
È un omino leggero leggero, che abita sulle nuvole, salta da una nuvola all’altra senza sfondarne il pavimento soffice e vaporoso.
Le nuvole hanno tanti rubinetti.
Quando l’omino apre i rubinetti, le nuvole lasciano cadere l’acqua sulla terra.
Quando l’omino chiude i rubinetti, la pioggia cessa.
Ha un gran da fare, l’omino della pioggia, sempre ad aprire e chiudere i rubinetti e qualche volta si stanca.
Quando è stanco stanchissimo si sdraia su una nuvoletta e si addormenta.
Dorme, dorme, dorme, e intanto ha lasciato aperti tutti i rubinetti e continua a piovere.
Per fortuna un colpo di tuono più forte di tutti gli altri lo sveglia.
L’omino salta su ed esclama:Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!
Guarda in basso e vede i paesi, le montagne ed i campi grigi e tristi sotto l’acqua che continua a cadere.
Allora comincia a saltare da una nuvola all’altra, chiudendo in fretta tutti i rubinetti.
Così la pioggia cessa, le nuvole si lasciano spingere lontano dal vento e muovendosi cullano dolcemente l’omino della pioggia, che così si addormenta di nuovo.
Quando si sveglia esclama:Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!
Guarda in basso, e vede la terra secca e fumante, senza una goccia d’acqua.
Allora corre in giro per il cielo ad aprire tutti i rubinetti.
E va sempre avanti così.
G. Rodari

Su un pezzo di cartone (ricavato da uno scatolone) abbiamo incollato due cartoncini azzurri, il nostro cielo.


Sul quale sono state poi disegnate le nuvole e successivamente incollate le figure dell'omino della pioggia, raffiguranti le varie fasi della storia: quando corre ai rubinetti, quando dorme e quando si sveglia.

lavoro finito!

Beh, io non ho messo del giornale sul piano di lavoro...

momento di creatività libera!!!

il campo dopo la battaglia :)

I segni dell'arte!

Colored foam

Today we will make the colored foam,
here what you need to make the foam:

1 cup liquid soap or detergent,
2 tablespoons of liquid starch (I used flakes)

paper or cardboard the color of the sky,
tempera paints,
a whisk,
an old newspaper to protect the work surface

Using the starch in flakes, must be put into a bag and grind into a powder with the back of a spoon.
Beat the detergent and starch in a bowl with the whisk until the mixture is smooth and soft.

Divide the mixture, add the color you like and mix.

Roll out newspaper on the surface on which you want to work and place over the colored card on which you want to draw.

 Use your fingers or a large brush to paint with colored foam and spread it on cardboard to create the design you want (we did the clouds).

Have fun!



venerdì 21 gennaio 2011

Colori a dita homemade

English version below

Notte insonne a causa del raffreddore di  A., giornata tappate in casa, è saltata la partecipazione alla festa di compleanno di una delle migliori amichette di A e anche la serata "pizza&movie" per C. e due sue compagne, che sarebbero venute qui a casa...
... dopo aver stirato una montagna di panni e aver lavato e cotto un quintale di verdura (oggi c'era il mercato a km 0), devo assolutamente fare qualcosa con le bambine.
Loro sono state brave, hanno costruito una metropoli con i cubi, hanno messo in scena tutte le storie possibili con le bambole...
"ma adesso facciamo qualcosa???"
"Va bene, facciamo i colori a dita!"


Semplici, veloci, economici e anche gluten-free

Ingredienti:
3 cucchiai di amido di mais
1 /4 di tazza di acqua fredda
2 gocce di detersivo liquido per piatti o glicerolo (facoltativo)
1 tazza di acqua bollente
Colorante alimentare

Maizena, acqua e colori alimetari
Unire amido di mais e acqua fredda  e mescolare fino a che il composto diventi liscio.
Versare dell'acqua bollente nella ciotola e mescolate finché il composto non si amalgama. Trasferire il composto in una pentola e far cuocere mescolando finché non si addensa.


A questo punto aggiungere il detersivo o il glicerolo che serviranno a mantenere più morbido e brillante il colore.
Oggi non l'ho usato e i colori erano perfetti ugualmente.
Dividere il composto in ciotoline e aggiungere colorante alimentare e lasciar raffreddare.
Utilizzare il composto come si usano i colori a dita che si acquistano nei negozi.


Homemade figer paint

3 tablespoons of cornstarch
1/4 cup cold water
2 drops of dishwashing liquid
1 cup boiling water
Food colouring


Combine cornstarch and cold water, stir until smooth. Pour boiling water into the bowl and stir until the mixture amalgamate.
Transfer the mixture into a saucepan and cook mixture until it thickens.
Now add the detergent or glycerol, which will help to maintain softer and brilliant the color.
Today I have not used it and the colors were perfect as well.
Divide the mixture into bowls and add food coloring and let cool.
Use this exactly as you would use store-bought finger paint.


Anche Mammabook ha provato la nostra ricetta ;)

giovedì 20 gennaio 2011

Le polpette di Hallo Kitty.

La nonna ci aveva offerto una porzione di piovra al sedano e dei gamberoni sfumati al wiskey... che cosa ci potevamo abbinare noi per compleatare il menù?
Ma sì, i bocconcini di mare di Hallo Kitty.
La ricetta l'ho trovata tempo fa, allegata ad una tazza della simpatica micetta, l'ho un po' adattata ai nostri gusti ed ecco un piatto che si lascia mangiare con facilità.


ecco gli ingredienti:

300gr di filetto di pesce cotto al vapore
300gr di patate bollite
1 uovo
un po' di pan, grattato se serve
prezzemolo tritato
sale e pepe

Schiacciare con la forchetta il pesce e amalgamarlo alle patate schiacciate.
Aggiungere l'uovo ed il pan grattato, aggiustare di sale e pepe ed aggiungere il prezzemolo.
Con il composto formare delle polpettine, adagiarle su una teglia rivestita di carta da forno, irrorare con un filo d'olio e infornare a 190°C per 20minuti.

Una volta cotte...nascondetele fino all'ora di cena oppure i vostri figli e i loro amichetti faranno piazza pulita ;)

mercoledì 19 gennaio 2011

Giochi dal passato

Un gioco che facevo sempre da piccolina, ogni volta che comparivano le noci sulla tavola.
Inizialmente chiedevo ai grandi di aprire le noci senza rovinare il guscio in modo da ottenere due mezzi gusci intatti... poi crescendo ho imparato a farlo da sola inserendo la punta del coltello per far leva e avere le due metà intatte.

Italia Germania
Messi da parte un po' di gusci, si può iniziare la costruzione della flotta.
Servono:
stuzzicadenti
carta e pennarelli
forbici
cera o pongo o dash

Fate disegnare, colorare e ritagliere delle vele dai vostri piccoli aiutanti.
Infilatele negli stuzzicadenti e poi fissate l'albero maestro all'interno di ogni guscio utilizzando della cera colata, del pongo o del dash.
Et voilà!
Una flotta di velieri pronta a salpare...


Se serve vi prestiamo un Comandante della Zona Fari che vi aiuta a rendere il Faro operativo!

l'accensione

WOW che figo papà!
 Ora rassegnatevi, riempite una bacinella con dell'acqua e lasciate che i vostri piccoli armatori possano varare le loro imbarcazioni!

Possiamo avere una vasca più grande?


martedì 18 gennaio 2011

Polpette di quinoa e zucchina

La Quinoa è una pianta originaria del Sud America, appartiene alla stessa famiglia degli spinaci. Viene utilizzata fin dai tempi degli Incas e degli Aztechi.
I semi di Quinoa sono piccoli e schiacciati, contengono circa il 60% di carboidrati e l'11% di proteine di valore biologico piuttosto alto, addirittura paragonabile a quello dei formaggi.
La Quinoa è anche una buona fonte di fosforo, potassio, manganese.
È priva di glutine, quindi può essere assunta dai soggetti celiaci.

I semi di Quinoa sono rivestiti da una sostanza, la saponina, che li protegge dalle aggressioni degli uccelli e degli insetti. Questa sostanza è molto amara e quindi va rimossa prima della cottura, lavando accuratamente i semi prima di cuocerli.
Lasciare a bagno la Quinoa per almeno mezza giornata, avendo cura di cambiare l’acqua almeno un paio di volte.
Tostando i semi di Quinoa per qualche minuto prima di bollirli si incrementa notevolmente il sapore di questo cereale.
Dopo il lavaggio, cuocere in acqua bollente per 20/30 minuti.

Ecco la ricetta delle polpettine di Quinoa e zucchina, la ricetta originale la trovate qui, io vi scrivo la mia variante.

servite con senape o ketchup
 Ingredienti:

100gr di Quinoa
1 uovo
50gr di grana o parmigiano grattugiato
1 zucchina piccola
1 patata lessa (o pan grattato o mollica di pane q.b.)
sale
olio EVO
farina di mais tostata per panatura

Dopo aver lavato la Quinoa, cuocerla in acqua bollente per 20/30 minuti, aggiungete all'acqua un cucchiaio di olio, eviterà ai semi di incollarsi tra loro.

Grattugiare la zucchina con la grattugia a fori larghi, ripassarla in padella con un cucchiaio d'olio e uno spicchio d'aglio.
Aggiungere la zucchina alla Quinoa lessata e condire con olio e sale. 
Aggiungere il formaggio e l'uovo al composto.
Mescolare e aggiungere anche la patata schiacciata (o il pan grattato o la mollica di pane sbriciolata), un po’ alla volta mescolando fino a che l’impasto diventi maneggiabile.
A questo punto formare delle polpettine con le mani, passarle nella farina di mais e disporle su una teglia coperta di carta forno.
Condire con un filo d’olio EVO e infornare a 180° per 15/20 minuti, dipende dalla grandezza, comunque saranno cotte quando assumeranno un colore dorato.
Potete anche girarle a metà cottura per una doratura uniforme.


Buon Appetito!

lunedì 17 gennaio 2011

La torta coi ceci da un'idea di Deborah

Circa un mesetto fa, le bambine sono andate a giocare da un'amichetta, la mamma aveva preparato una torta salata per cena e... l'ha offerta alle mie figlie, le quali non si sono fatte pregare (che figuraccia, pare che a casa non mangino), effettivamente era quasi l'ora di cena e la fame cominciava a farsi sentire.

Deborah era un po' incerta riguardo al risultato, non avendo mai fatto prima quella torta salata:
ogni dubbio è svanito davanti all'apprezzamento delle mie voraci figlie che hanno anche fatto bis (e di nuovo: che vergogna!).

ecco la mia versione

Ieri C mi ha chiesto di prepararle la torta di ceci, quindi ho mandato una mail a Deborah chiedendole la ricetta...  per scoprire che una ricetta non c'era:

"Ciao! Non c'è una vera e propria ricetta, perché è stata un'invenzione estemporanea!
Avevo messo sicuramente i ceci e le acciughe. I ceci a bagno e poi passati al minipimer, anche se sarebbe meglio il passaverdura per le bucce, se ce l'hai. Sale e pepe e pasta briseè della buitoni. Poi in forno a 180°
L'altro giorno stavo giusto pensando che vorrei rifarla, ma chissà se riuscirò ad azzeccare gli ingredienti giusti. Buona fortuna!"

Beh, si può rinunciare ad una sfida così accattivante?
Oltretutto la torta era davvero sfiziosa.
Quindi mi sono messa all'opera.

Per la pasta ho usato la ricetta di Pane burro e Zucchero

250gr di farina
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di lievito per torte salate
100gr di acqua calda
100gr di olio di semi

Mettere gli ingredienti in quest'ordine in un contenitore, chiudere il coperchio ed agitare bene.
Stendere la pasta su un foglio di carta da forno e foderare una tortiera da 26.


Per il ripieno:
una lattina di ceci precotti (250gr)
qualche acciuga
1 o 2 cucchiai di olio EVO
peperoncino ( o pepe)
poco sale perché le acciughe son già salate

Scolare i ceci dalla lattina e sciacquarli.
Metterli in una pentola, coprirli d'acqua e farli bollire per 2 minuti, scolarli e sciacquarli di nuovo ed eliminare le pellicine.
Questo procedimento serve per diminuire eventuali effetti collaterali dei legumi ;)
Passare i ceci al passaverdura.
Scaldare l'olio in una padella e scioglierci le acciughe. Aggiungere il passato di ceci e insaporire, aggiustare di sale e peperoncino, se risultasse troppo asciutto aggiungere qualche cucchiaio d'acqua.
Versare il composto sulla pasta, stenderlo con il dorso di un cucchiaio,
fare un giro d'olio e infornare a 200°C per 20minuti circa.


Io l'ho fatta nel pomeriggio e alla sera l'ho riscaldata velocemente... un ottimo salva cena!

sabato 15 gennaio 2011

Pane alle olive

Durante le vacanze di Natale un'amica mi ha chiesto la ricetta del pane alle olive che avevo fatto per il compeanno di sua figlia all'inizio dell'estate. Al momento non potevo mandarle una mail inoltre non mi ricordavo bene quale fosse la ricetta che avevo usato in quell'occasione, quindi mi sono presa un po' di tempo per pensare e le ho risposto "te la spedisco dopo" e poi...
... me ne sono dimenticata!

Che figuraccia, però cerco di rimediare ora.
Non mi ricordo esattamente quale fosse la ricetta che ho usato quest'estate, ma credo fosse questa:

Mettere nella macchina del pane gli ingredienti in quest'ordine:

250ml di acqua
100gr di olio
250gr di farina 0
250gr di farina 00
3 cucchiaini di sale
3 cucchiaini di zucchero
1/3 di  cubetto di lievito di birra fresco (8gr circa)

al primo segnle acustico aggiungere 100gr di olive sminuzzate.

Programma pane francese 3h40 , 750gr, crosta media

venerdì 14 gennaio 2011

Spezzatino con patate: comforting food!

Mi sono svegliata pesta stamane, dopo una notte insonne per la tosse di mia figlia A, sarà stata la stanchezza, sarà stata la giornata bigia... sta di fatto  che mi è venuta voglia di cucinare qualcosa di confortante.
Un buon piatto caldo e dai sapori della tradizione, che riempia la casa con i suoi profumi e che accolga tutti a tavola alla fine della giornata come un caldo abbraccio.
Quindi per cena: spezzatino con le patate!


Si tratta ovviamente di una ricetta diffusissima e quindi ognuno avrà la sua, io qui vi lascio la mia versione.

800gr di polpa di vitello da tagliare a cubetti tutti uguali (per una migliore cottura)
1 cipolla tritata
2 carote tritate
1 bicchiere di vino bianco (prosecco, è l'unico che ho in casa)
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
4 patate
brodo di dado
una noce di burro sciolto
2 o 3 cucchiai di olio
farina
sale e pepe

Infarinare i cubetti di carne (se usate quella senza glutine questa pietanzaa va bene anche per celiaci). Far scaldare il burro e l'olio in una pentola e aggiungervi la carne e rosolarla bene e aggiustare di sale e pepe. Togliere la carne dalla pentola con un mestolo forato e sgocciolarla bene, tenerla al cardo.
Nella stessa pentola far imbiondie le carote e la cipolla.
Rimettere la carne nella pentola, sfumare col vino e poi aggiungere il concentrato di pomodoro diluito con un mestolo di brodo. (oggi non avevo il concentrato, quindi ho usato un mestolo di polpa di pelati a cubetti).
Cuocere lo spezzatino a fuoco lento e a pentola coperta per circa un ora e mezza, controllando che non si asciughi troppo, nel caso aggiungere un po' di brodo bollente.
Tagliare le patate a cubetti e cuocerle nella pentola a pressione, con il cestello per la cottura a vapore, 5 minuti dal fischio.
Aggiungere le patate allo spezzatino a 20 minuti dal termine della cottura della carne.
A fine cottura regolare di sale e pepe.

A tavooolaaa!

mercoledì 12 gennaio 2011

Portare i bambini in inverno!


Aderisco con piacere alla proposta lanciata da equAzioni di divulgare l'idea che i bambini si possono portare anche d'inverno. Personalmente ho portato la mia primogenita con una comodissima fascia ad anelli quando era molto piccola ed era l'unico modo per tranquillizzarla quando aveva dolori allo stomaco.
La secondogenita l'ho portata di meno quand'era neonata, proprio perchè, essendo nata a settembre, durante l'inverno ho smesso, per poi riprendere con la bella stagione e smettere solo quando oramai aveva oltre 3 anni: perchè non ce la facevo più!

Se avete foto o racconti sull'argomento, potete partecipare al contest lanciato da equAzioni, scrivedo un racconto o inviando delle foto a portareibambini@gmail.com .

Fatevi sentire!

martedì 11 gennaio 2011

Esperienti da TdC: torta di riso in brodo!

Ultimamente non sono molto ispirata in cucina, soprattutto quando si tratta di preparare la cena... la salterei molto volentieri, ma con due bimbe non si può, quindi nell'ultimo periodo ho dato fondo a tutte le ricette facili e veloci che conoscevo.
Dovevo assolutamente sbloccare la situazione.
Oggi però mi è venuta in aiuto Natalia, con una ricettina speciale, ecco le dosi riadattate per 4 persone:

230gr di riso (io ho usato vialone nano)
160gr di latte
15gr di burro
15gr di farina
50gr di parmigiano
150gr di mozzarella

Cuocere il riso in acqua mantenendolo al dente, scolarlo e raffreddarlo per bloccarne la cottura.
Preparare la besciamella con burro farina e latte ( alla fine io aggiungo sempre un pizzico di noce moscata... come la mia mamma), unire metà del parmigiano ed aggiustare di sale.
Amalgamare la besciamella al riso.
Ungere uno stampo da 20 cm di diametro, eventualmente spolverarlo anche con del pan grattato ( io ho usato uno stampo da ciambella in silicone da 24cm quindi mi son risparmiata questo passaggio), fare un primo strato con il riso, uno strato di mozzarella e il parmigiano e  terminare con un altro strato di riso.
Cuocere nel forno a 180°C per 30 minuti circa, fino a raggiungere una leggera doratura.

l'ho sformato troppo presto e si è un po' rovinato
 Lasciar intiepidire prima di sformarlo e servire con brodo bollente a parte, i commensali verseranno sullo sformato la quantità di brodo desiderata...


A. invece l'ha preferito in versione asciutta... e voleva convincermi che fosse più buono così!


'ssaggia!