sabato 30 giugno 2012

This Moment


A  Friday ritual. A single couple of photos - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember. If you're inspired to do the same, leave a link to your 'moment' in the comments for all to find and see.
By Soulemama.




domenica 24 giugno 2012

Magliette decorate homemade.


Per la fine del Play Group ho fatto dipingere ai bambini delle magliette, in modo che avessero un ricordo dell'anno trascorso assieme.

Sulla parte davanti della maglietta capeggiava le scritta I AM ... seguita dal nome del bambino.
Scritta realizzata con delle sagome di gomma crepla e colori da stoffa a pennello. Abbiamo spennellato il colore sulle lettere e poi le abbiamo usate come timbri.

Sul retro invece, sempre usando le formine come timbri, abbiamo disegnato la faccia di Mr Shapes, un personaggio che ci ha accompagnato durante l'anno.
Con Mr Shapes abbiamo imparato le forme, i colori, le parti del corpo ma anche a collocare gli aggettivi prima dei sostantivi... insomma è stato un bravo compagno di giochi durante l'anno e si meritava un posto d'onore sulla nostra maglietta.



Ecco un esempio di come abbiamo realizzato le varie parti, appoggiando di volta in volta le formine colorate al loro posto.





I bambini hanno lavorato tutti assieme, differenziando ognuno il prpprio lavoro secondo un preciso gusto personale.
Mi sono limitata a dare delle direttive solo per la faccia ed il cappello perchè ci servivano dei colori chiari per poter sovrapporre gli altri.
Poi ognuno ha scelto come decorare il resto della faccia. E' stato un ottimo modo per interagire in inglese con i bambini che hanno dovuto spiegare che colore desiderassero per quale parte della faccia e anche riferirsi alla figura geometrica.
"May I have purple?"
"The rectangle nose is green"

Questa dei timbri si è rivelata ancora una volta una tecnica molto semplice ed efficace che ha dato molta soddisfazione ai bambini.

La prossima volta provvederò ad applicare uno spessore sul retro dei timbri in modo da evitare di tingersi le punte delle dita spennellando il colore ed evitare il rischio di lasciare brutte macchioline attorno al disegno.

Anche se, devo ammettere, che i bambini sono stati bravissimi e i disegno sono risultati molto puliti e limpidi.






Come potete notare, le magliette di Chiara ed Anna sono simili ma diverse... come aveva detto riguardo a quelle della materna dell'anno scorso!


Per trovare altre idee potete guardare qui:




  • Si può fare!
  • Tie & Dye: magliette per la materna!
  • E se il Tie & Dye non funziona? S.O.S candeggina!
  • Magliette personalizzate come regalo di compleanno.
  • Maglietta dipinta a mano
  • Magliette decorate con i timbri
  • Maglietta decorata con cookie cutter
  • Maglietta tinta nel te per la recita
  • venerdì 22 giugno 2012

    Venerdì del Libro: Patrizia Violi !


    Questa settimana ritorno al Venerdì del Libro di Homemademamma dopo un periodo di pausa forzata, causa troppi impegni e poca voglia di mettermi al computer.



    Oggi vorrei proporvi l’ultimo libro di Patrizia Violi alias EXTRAMAMMA


    AFFARI d'amore
    di Patrizia Violi

    Edito da Baldini&Castoldi



    Se conoscete EXTRAMAMMA sapete già qual è il suo stile, i suoi post sono scritti con una grinta e una verve eccezionale, che mettono di buon umore e fanno venir voglia di leggere subito il prossimo post.
    Quando ho scoperto il suo blog, forse un paio d’anni fa, mi sono andata a leggere i post più vecchi tanto mi era piaciuto il suo stile.
    Quando è uscito il suo secondo romanzo “Una mamma da URL” me lo son fatto subito regalare per il mio compleanno e l’ho letto durante il viaggio per andare in Germania dai miei zii e mi è piaciuto così tanto che l’ho lasciato a mia cugina … che poi l’ha passato ad un’amica!
    Immaginatevi la scena: volo Airberlin, mamma seduta tra due bambine addormentate, che legge un libro e sghignazza di continuo… il tipo della fila accanto mi lanciava delle occhiatacce ;)

    Ovviamente, dopo questo secondo romanzo, ho dovuto leggere il primo LOVE.COM una sorta di diario stile Bridget Johns nostrana, meno squilibrata e meno eccessiva, una lettura piacevole ma non all’altezza di “Una mamma da URL”… però questo era il suo primo romanzo e già non era male, il secondo è stato divertentissimo, sarcastico, spiritoso, riuscendo a toccare anche argomenti delicati e seri con un  tono dissacrante.
    Che dire: stavo aspettando con ansia e grosse aspettative il romanzo numero tre!
    Ad un certo punto EXTRAMAMMA ha salutato tutti, con un post, dicendo ci rivediamo in primavera a lavoro finito quindi il libro era in dirittura d’arrivo.

    “AFFARI d’amore” è uscito il 21 maggio, ad una settimana da mio compleanno quindi… me lo son fatto regalare (cosa buffa, dallo stesso amico che mi aveva regalato”Una mamma da URL”!).

    L’ho letto in un baleno, un paio di giorni … se chiedete al Comandante vi dirà “un paio di notti” perché io leggo di sera, quindi andavo a letto con il mio bel libretto e… ho tirato avanti fino all’una e LUI non ne è stato felicissimo: se n’è andato a dormire sul divano!
    Come avrete capito, anche questo è un libro che si legge velocemente, ha uno stile scorrevole e la trama è avvincente. Non si tratta però di un libro esilarante come il precedente, anche se Patrizia riesce sempre a strappare un sorriso al lettore.
    Dalla quarta di copertina cito

    “Isabella, Beatrice, Angelica e Viola:
    il loro è un matriarcato,
    gli uomini sono solo acessori.
    O meglio sponsor”


    Le protagoniste sono appunto queste quattro donne, una famiglia di sole donne, Beatrice la matriarca ha instillato nella figlia prima e nelle nipoti poi, una sorta di disprezzo per l’essere maschile che viene visto solo come fonte di reddito.
    Un vicenda moderna che però ha radici nel nostro passato.
    Anche se in questa famiglia tutto è portato all’eccesso, in realtà, l’idea di sposare un buon partito ci viene dalle nostre nonne e anche prima di loro.
    Questo accadeva in tempi nei quali una donna non poteva cavarsela da sola perché la società non lo permetteva. Quando alle donne era proibito studiare, lavorare, votare, l’unica soluzione era il buon partito. Contrarre un patrimonio che risultasse soddisfacente dal punto di vista economico, una sicurezza per il futuro.

    Poi, anche quando ci è stato concesso il diritto di voto, anche quando abbiamo cominciato a lavorare fuori casa, l’idea del buon partito non ci ha abbandonate, l’idea di sposare un uomo che potesse mantenere noi e i nostri figli, permettendoci di tornare a lavorare solo tra le pareti domestiche… quante donne negli anni sessanta, quelli del boom economico, non pensavano alla carriera ma a sposare un uomo che avesse una carriera o perlomeno un posto fisso, a seconda dell’estrazione sociale.

    Quindi le moderne mantenute, di cui si parla in questo libro, hanno sviluppato al massimo la tecnica dell’accalappiare il buon partito.
    Per ottenere risultati soddisfacenti quali vita di lusso, gioielli, rendite… hanno però ceduto a qualche compromesso, primo su tutti hanno deciso di accantonare l’amore che non è un buon affare. Meglio usare il cervello e fare calcoli opportunistici, dare la caccia a uomini più vecchi, agganciare mariti annoiati delle loro mogli, cercando di accumulare ricchezze che possano garantire una vita di agi anche quando l’avvenenza le avrà abbandonate.

    Beatrice, la nonna, ha vissuta l’intera esistenza così ed ha plasamto a sua immagine anche la figlia Isabella e con lei le due nipoti, giovani, giovanissime… forse troppo per arrendersi senza lottare ad una vita così grigia sotto lo scintillio dei gioielli? O forse già abbastanza smaliziate da trovare anche fonti di reddito alternative?

    Ho trovato la lettura di questo libro abbastanza coinvolgente, avendo due figlie femmine, ovviamente tutto qui è molto esasperato trattandosi di finzione. Non credo esista realmente un’intera famiglia così (almeno me lo auguro) ma sicuramente le tipologie di donne descritte sono realistiche.

    I mezzi di comunicazione trasmettono, anche in questi momenti di crisi, l’idea che la vita debba essere vissuta ad un certo livello (parlando di beni materiali), sembra che non si possa fare a meno dell’ultimo modello di I-phone, dei vestiti firmati, della macchina di lusso, persino dei giocattoli griffati!

    Ogni cosa denota uno status simbol e sembra che siamo tutti impegnati nella folle corsa a raggiungere i vari obiettivi senza i quali pare non potremmo vivere.

    E come fare per raggiungere quello che non abbiamo?
    Si lavora e si guadagna… ma se si è troppo giovani per lavorare? Come si può guadagnare velocemente? La rete viene in aiuto alle piccole imprenditrici che non hanno altro che la loro avvenenza e la loro giovinezza da mettere sul mercato.

    Mentre in Brasile ci sono le baby prostitute che si vendono per poter mangiare, qui ci sono le cam girl,  baby prostitute virtuali che vendono la loro immagine per potersi permettere un tenore di vita diverso.

    Ci sono le donne che scendono in piazza al grido di “se non ora quando!” scandalizzate dal comportamento dell’ex premier nei confronti delle donne e poi ci sono le donne che non vedono nulla di sbagliato nell'approfittare della situazione per guadagnarci un po’.

    Questi due mondi ci sono sempre stati e sempre convivranno solo che, a volte, assumono delle sfumature troppo vivide per poter essere ignorate.


    • Patrizia, hai scritto questo libro  che parla di donne che sembrano aver scelto di prendere una scorciatoia per dimostrare qualcosa o per porre l’accento su questo argomento?




    Direi per affrontare l'argomento, infatti mi preoccupa e angoscia l'idea che con i messaggi che ci giungono dai media e soprattutto dalla televisione i modelli imposti ai giovanissimi sono quelli più vuoti basati sull'apparire o non sulla sostanza. Le donne protagoniste del mio romanzo, sono classici esempi di questo credo. E in questo momento così difficile economicamente la tentazione di essere furbi e prendere scorciatoie può essere fortissima.

    Come mamma di due bambine e come donna, trovo molto aride le vite di queste persone, oltre che molto stressanti, sempre dipendenti da altri.
    Le donne negli anni hanno lottato molto per raggiungere l’indipendenza e per essere apprezzate per quello che sono e per quello che sanno fare, ma ancora ci sono donne che scelgono l’opportunismo, pensando ad una scorciatoia, senza capire quanto costerà loro questo compromesso.


    • Anche tu hai due figlie, la loro età è “pericolosamente” vicina a quella della più giovane tra le protagoniste del libro. Hai parlato con loro dell’argomento del libro?

    Certo, soprattutto con Anita, la più grande, mi ha fornito una consulenza sull'amore che hanno i giovanissimi per i social network, sul loro uso e abuso. Poi, con lei non sono andata nel dettaglio su cosa fa Viola, la sedicenne del mio libro, davanti alla web camera. Comunque tantissime ragazzine, "normali",  anche quelle più tranquille e anonime, su fb si scatenano in pose ammiccanti che a me fanno tristezza ma a loro servono, pare, per garantirsi un po' di autostima. 

    Hai scritto tre libri, tutti e tre parlano di donne: una trentenne in “crisi”, una mamma equilibrista, infine questa famiglia di donne-vampiro.

    • Quale di questi libri ti è piaciuto maggiormente scrivere?
    Quest'ultimo è stato il più difficile e senz'altro anche quello che mi ha coinvolto maggiormente, però ci sono parti anche degli altri che ricordo di aver scritto con piacere. Ci sono scene che a volte sembrano comporsi da sole, altre che invece devo scrivere e riscrivere tante volte.

    Se volete  leggere qualche pagina del romanzo andate qui dove potrete scaricare i primi due capitoli.

    Se siete appassionate di e-book andate qui




    Superfluo dire che ora… aspetto già il prossimo libro!
    Nel frattempo, ringraziandoti per aver partecipato a questo post, mi consolerò leggendo il tuo blog.

    lunedì 18 giugno 2012

    Da guanti da forno a marionette.

    Avevo scritto Finalmente è vacanza! e poi... è iniziata la settimana della resa dei conti, dopo un inverno quasi senza malanni, abbiamo pareggiato: Anna ha iniziato con la tosse, poi la febbre e poi influenza intestinale... guarita lei, me la son beccata io!
    Sono stata fuori uso per 72 ore e ho perso un chilo e mezzo: ok ora son pronta per la prova costume :)

    Mentre ancora ero in forma, per alleviare la noia dei pomeriggi agli arresti domiciliari, ho realizzato queste due marionette per Anna.



    Ho usato pennarelli da stoffa e  due guanti da forno che non usavo più e che avevo messo da parte pensando che sarebbero potuti servire a qualcosa...
    Si tratta di un lavoretto semplice che può essere arricchito con un po' di fantasia e pazienza.
    Credo che aggiungeremo dei capelli cucendo dei fili di lana colorata e poi vedremo col tempo quello che ci verrà in mente di fare.

      

    Per ora già così semplici, sono stati utili per interpretare moltissimi ruoli scaturiti dalla fantasia di Anna che si è divertita moltissimo.





    Volete venire a giocare con noi?

    domenica 10 giugno 2012

    Finalmente è vacanza !

    Non so voi... ma io ne avevo davvero bisogno, quest'inverno è stato davvero intenso di impegni e stimoli.
    Le ultime settimane un frenetico lavorio per preparare la fine dei corsie  per star dietro a tutti gli appuntamenti di fine-scuola e fine-materna delle mie figlie.
    Il musical della scuola di Chiara, la consegna dei "diplomi" alla materna di Anna, poi la recita d'inglese della classe di Chiara con preparazione di maglietta coniglio/foglia, la consegna dei lavori della materna e la recita d'inglese di Anna... il pranzo con genitori, figli e maestre della classe di Chiara (ieri) e poi manca quello per la classe di Anna (venerdì prossimo)... intanto Anna ha la febbre...

    In tutto quello bailamme, ci stavano bene anche le due feste di fine corso per i due Play Group d'inglese che ho seguito quest'inverno: uno qui a casa e uno alla scuola d'inglese.

    Abbiamo presentato alle mamme il lavoro finale, un album fatto dai bambini che riepilogava alcuni degli argomenti trattati durante l'anno. Come filo conduttore ho scelto i colori, quindi ogni pagina rappresenta un colore. nella stessa pagina è anche rappresentata una forma geometrica e poi altri oggetti che richiamassero i temi svolti durante l'anno. Alcuni oggetti li ho disegnati io e i bambini li hanno colorati seguendo le mie indicazioni, con varie tecniche.


    Altre volte ho chiesto a loro di disegnare l'oggetto adatto a quella pagina.

    GREEN CORCLE, GREEN T-SHIRT, GREEN LEAF, GEEN PEAR, GREEN CATERPILLAR

    RED HEART, RED CRAYON, RED APPLE, RED LADYBUG

    YELLOW STAR, YELLOW SUN, YELLOW BANANA

    BLUE RECTANGLE, BLUE SEA, BLUE PANTS

    PURPLE DIAMOND, PURPLE SKIRT, PURPLE PLUM, PURPLE CAT, PURPLE  GRAPE

    ORANGE TRIANGLE, ORANGE FISH, ORANGE APRICOT
    In questo album abbiamo anche inserito la rappresentazione di due tra le tante canzoni che abbiamo cantato assieme durante l'anno: Silly Silly Shapes , Head, shoulders, knees and toes.





    I bambini, tutti in fila, hanno salutato le mamme e si sono presentati uno alla volta mostrando il nome sulla maglietta: "hallo, my name is ..."

    VERSIONE SEMI SERIA
    SCOPPIO DI RISATE!

    Poi hanno cantato alcune canzoncine

    • Hallo boys and girs is time for english now!
    • Hands up song
    • The colors song
    • The snow man song
    • Clap your hand with me
    Hanno letto alle mamme "Brown Bear, Brown Bear"
    Hanno contato tutti assieme da 1 a 10  e poi da 10 ad 1
    Infine hanno ballato scatenati

                               "No More Monkeys"



    mercoledì 6 giugno 2012

    Maglietta tinta nel te per al recita!

    "Mamma mi serve una maglietta per la recita d'inglese"
    "Sì, lo so, me lo hai già detto che devi essere una foglia autunnale. Maglietta e pantaloncini verde muschio con delle sfumature arancioni... sarai perfetta come foglia autunnale."
    "No, mamma non posso essere verde perché nella seconda parte della recita sono un coniglio."
    "Un coniglio?"
    "Sì, un coniglio"
    "Un coniglio?"
    "Sì mamma, un coniglio, un rabbit!"
    "Uhm, un coniglio verde non può essere (direttamente da Chernobil?)"
    "No, infatti ho un avviso sul quaderno, devo essere vestita di beige o marroncino."
    "Ok... beh ok, si fa per dire, non abbiamo nulla di quel colore, devo chiedere in giro!"

    E così fu che recuperammo un paio di pantaloni beige dal cugino della Sesa e la maglietta... la maglietta è homemade : Tie and Dye con il te!




    Abbiamo allacciato degli elastici in alcuni punti della maglietta per poter avere un disegno bianco come per le magliette dell'asilo dell'anno scorso e poi abbiamo lasciato tutto in ammollo in una pentola di te.




    Per trovare altre idee potete guardare qui:



  • Si può fare!
  • Tie & Dye: magliette per la materna!
  • E se il Tie & Dye non funziona? S.O.S candeggina!
  • Magliette personalizzate come regalo di compleanno.
  • Maglietta dipinta a mano
  • Magliette decorate con i timbri
  • Maglietta decorata con cookie cutter


  • martedì 5 giugno 2012

    Packaging con la borsa di tela

    Sempre per la solita faccenda... a noi non piace la carta da regalo, dopo la borsa di carta ecco un'altra idea per impacchettare un regalo. In questo caso si trattava di un libretto con dei mandala, regalo di compleanno per un compagno di Anna.




    Occorrente:

    • una borsa di tela senza scritte (se ne avete una con le scritte, capovolgetela!)
    • pennarelli e colori da stoffa
    • ferro da stiro
    • una bimba di 5 anni e mezzo con molta fantasia.

    Ho fatto realizzare ad un disegnO a matita su un foglio che poi ho inserito nella borsa per farle da guida nella realizzazione su stoffa. Per evitare spiacevoli errori... lei ha poi realizzato a mano libera il sole, la nuvola con il drago.




    Alcune parti le abbiamo poi dipinte a pennello con gli appositi colori da stoffa.
    Una volta asciutto il disegno, va ripassato con il ferro da stiro per renderlo resistente ad un lavaggio in lavatrice a 40°C ... anche se in realtà le nostre magliette decorate hanno retto anche fino a 60°C, essendo finite in lavatrice per errore!


    IL DRAGO CHE SOGNA UNA COSCIA DI POLLO


    IL SOLE CHE SORRIDE





    Altre idee per confezionare pacchetti regalo non convenzionali le potete trovare qui:

    lunedì 4 giugno 2012

    Crostata più leggera all'olio d'oliva!

    Da quest'inverno ho cominciato a dare a Chiara delle merende fatte in casa per la pausa  scuola. Gli anni scorsi non potevo perché alla materna non è consentito portare cibo non confezionato, inoltre riforniamo la classe di biscotti o cracker e le maestre distribuiscono a tutti i bimbi la stessa merenda.

    Quest'anno però Chiara frequenta la prima elementare e la merenda la fornisco io ogni giorno. Così mi son sbizzarrita con banana (non mangia altra frutta, sob!), mousse mela/pera, mela/albicocca, mela/pesca, e poi anche qualche dolce fatto in casa... così ho scoperto che a mia figlia piace la crostata!

    Però nella frolla c'è il burro e ce n'è parecchio, quindi per alleggerirla un po' mi sono rivolta al mio blog di fiducia e ecco qui una ricetta per la frolla all'olio d'oliva:



    • 350gr di farina, 
    • 50 gr di fecola , 
    • 200gr di zucchero (io ne ho messi 180) 
    • 2 uova intere, 
    • 100gr di olio extravergine di oliva
    • un cucchiaino colmo di lievito per dolci, 
    • buccia di limone (ho usato una bustina di zucchero vaniliato)
    Ho lavorato l'impasto con l'impastatrice (il gancio K) e poi ho terminato a mano. Avevo fretta, quindo non ho lasciato riposare l'impasto, l'ho steso utilizzando due fogli di carta forno.


    Ho cotto la crostata per 40 minuti a 180°C forno statico, dopo 30 minuti mi pareva ancora troppo pallida... comunque ognuno si regoli con il proprio forno. 
    Ho usato un'ottima marmellata di ribes che, essendo un po' acidula, è perfetta per ottenere crostate che non siano stomachevoli... la merenda per lunedì è pronta!




    ... veramente ce ne siamo già mangiata metà...

    Aggiornamento: Chiara ha la febbre :(

    domenica 3 giugno 2012

    This Moment (on Sunday)


    A Friday Sunday ritual. A single couple of photos - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember. If you're inspired to do the same, leave a link to your 'moment' in the comments for all to find and see.
    By Soulemama.



    venerdì 1 giugno 2012

    Packaging con la borsa di carta

    Domenica mattina, Rimini, prima di andare all'Italia in miniatura, sulla terrazza dell'albergo: Chiara finisce di colorare il disegno sulla busta regalo per Topastro.


    A me non è mai piaciuta la carta da regalo e da sempre mi son inventata diversi modi per impacchettare i regali senza ricorrere alla carta pre-decorata ;)

    Per realizzare un grazioso pacchettino, le borse in carta sono ottime, basta disegnare qualcosa per decorarle ed ecco fatto!

    Se non volete disegnare direttamente sulla borsa (o se non potete perché la borsa è colorata) potete attaccare un foglio sul quale avete fatto disegnare qualcosa ai vostri bambini.


    Altre idee per confezionare pacchetti regalo non convenzionali le potete trovare qui: