giovedì 16 marzo 2023

Un libro dallo scaffale: Il colibrì


 Il colibrì 

di Sandro Veronesi

Un libro bizzarro, a tratti mi ha annoiata perché non capivo dove andasse a parare.
Lunghe descrizioni dettagliate che ti fanno un pochino perdere il filo. Una narrazione fatta di salti avanti e indietro nel tempo che riallaccia le mille parti della vita del protagonista.
La storia si un uomo, della sua vita, delle sue scelte e delle sue rinuncie.

Un po' come Stoner, si tratta solo della vita di un uomo, nulla di eroico o di eccezionale , semplicemente la vita di un uomo.

A tratti lo si può  catalogare come un romanzo epistolare: le lettere tra Marco e Luisa, le mail tra Marco e suo fratello.
In altri momenti invece c'è una voce narrante che si occupa di descrivere le parti più dolorose della vita del Colibrì.

Non avevo mai letto nulla di Veronesi, questo suo libro non mi ha entusiasmata.

sabato 11 marzo 2023

Un libro dallo scaffale: Oliva Denaro

Ho letto questo libro l'8 marzo Giornata Internazionale della Donna

 
Oliva Denaro
di Viola Ardone

La storia di una ragazzina che capisce fin da piccola che lei e il suo fratello gemello, maschio, sono diversi per la società e verranno trattati in modo diverso sempre.
La madre le spiega sin da subito le mille regole della vita, per crescere onesta.
Regole che non toccano suo fratello, né gli altri maschi.

"La femmina è una brocca e chi la rompe se la piglia" le ripete sempre sua madre.

"La femmina è una brocca" e se si rompe non vale più niente ... gli uomini non sono brocche.

Oliva Denaro vive in un mondo fatto di regole antiche, tramandate di madre in figlia, impossibili da rispettare tutte... è facile cadere in fallo  anche un sono piccolissimo errore darà il diritto alle "male forbici" di sparlare e condannare.
Un mondo fatto di uomini che hanno sempre ragione e possono fare ciò che vogliono e di donne che condannano le altre donne per potersi sentire dalla parte giusta, dalla parte di quelle brave, onorate.


Perché la donna altro non ha che l'onore e l'uomo che la "disonora" risolve tutto col matrimonio ... anche se la ragazza non è d'accordo.
Ma la ragazza deve essere d'accordo perché chi altro se la piglierebbe una "disonorata" ... e il disonore resterebbe come macchia su tutta la famiglia. E la famiglia di Oliva ha già dovuto provvedere ad un matrimonio riparatore, la sorella Fortunata si è sposata con l'abito bianco che tirava sulla pancia.

L'unico rifugio sicuro per la donna è il matrimonio, così quando un magnaccia di Martorana si invaghisce di Oliva, la madre corre ai ripari trovandole un accordo matrimoniale con un ragazzo benestante ma cieco. Lui menomato e lei senza denari da portare in dote: un matrimonio che nulla ha a che fare con l'amore, ma con solo la convenienza.


***SPOILER***
Ma finché non hai la fede al dito non sei ancora al sicuro, tutto può  accadere... Oliva viene rapita e disonorata, violentata dal suo spasimante. A questo punto non le resta che la via del matrimonio riparatore. Ma Oliva ha un padre taciturno e tranquillo ma molto moderno e determinato a salvare la sua seconda figlia dalla triste fine che fece la primogenita. Oliva per la prima volta in vita sua ha diritto di scegliere: può accettare il matrimonio riparatore o può andare alla caserma dei carabinieri a sporgere denuncia.

La storia di Oliva mi ha ricordato quella di Franca Viola che nel 1947 rifiuto di sposare il suo stupratore. La storia do Oliva è però ambientata molto dopo, nel 1960, ma le cose ancora non sono cambiate!

Purtroppo le cie ci misero scorso molto per cambiare, almeno dal punto di vista della legge.
"La legge n. 66 del 15 febbraio 1996, "Norme contro la violenza sessuale", si afferma il principio per cui lo stupro è un crimine contro la persona, che viene coartata nella sua libertà sessuale, e non contro la morale pubblica."

Ancora di strada ne dobbiamo fare, per non colpevolizzare la vittima di stupro invece del suo carnefice. Per evitare che il processo sia una tortura per la vittima.
Per scardinare il pensiero che fa sempre capolino, un comportamento sbagliato della donna, che abbia dato il diritto all'uomo di agire contro il suo volere: "ma lei cosa aveva fatto, com'era vestita, cosa gli aveva fatto credere, era ubriaca, era fuori da sola a tarda notte..."


Come consiglia la madre di Oliva: meglio tenere gli occhi bassi perché "donna che sorridere ha detto sì!"
 

In francese il libro è stato intitolato "la scelta"



sabato 4 marzo 2023

Un libro dallo scaffale: Per il mio bene

 



Leggo molto, da sempre, su ogni supporto: cartaceo, comprato, preso in prestito,scaricato in pdf, sull' e-readeer, sul telefono... durante la pandemia ho scoperto gli audiolibri, li ascoltavo durante le mie lunghe passeggiate in solitaria. Ora li ascolto in macchina andando al lavoro : circa due anni fa mi si è rotta l'autoradio e da circa un anno l'ho rimpiazzata con gli audiolibri.

Uno degli ultimi libri ascoltati e stato Per il mio bene di Ema Stokholma.

Un libro autobiografico, intensissimo, letto dalla stessa autrice. Racconta di un infanzia terribile trascorsa con una madre malata, violenta e abusiva, di un padre assente e di come questa bambina sia riuscita a scappare alle grinfie del mostro.
Appena quindicenne riesce nella fuga dalla madre, fuga che aveva tentato molte altre volte, arriva in Italia dove pensa di trovare un aiuto nel padre, ma in realtà Morween si salverà da sola.

Dopo i primi 10 minuti di audiolibro ho dovuto fare una pausa tale è stato il colpo allo stomaco dato dal duro racconto del primo atto di violenza.

Molte recensioni hanno criticato lo stile semplice della scrittura: è vero, sembra un tema fatto a scuola... ma racconta la vita di una bambina ed è raccontato al presente in prima persona .
Inoltre il tono un po' monocorde della voce di Ema la fa sembrare distaccata e quasi apatica nei confronti di quando sta racvontando: l'effetto per chi ascolta è devastante. Almeno per me lo è stato.

Consiglio questo libro, una lettura breve ma intensa e carica di pathos che fa riflettere su quello che vivono certi bambini e sull'indifferenza che li circonda: nessuno ha capito? Nessuno ha teso loro la mano.

Ho scoperto Ema Stokholma tramite il programma "Ballando con le stelle", ammetto che prima non sapevo chi lei fosse.
Durante una sua intervista ha detto di essere grande amica di Andrea Delogu, anche lei ha avuto un'infanzia particolare, cresciuta a San Patrignano.
Di lei vi consiglio il libro La collina.La collina.

giovedì 2 marzo 2023

Club del Libro: La ragazza della palude

 

La ragazza della Palude (Where the Crawdads sing)

di Delia Owens


Ho letto, anzi ho ascoltato questo libro senza sapere che fosse un successo da 6 milioni di copie e senza sapere che vi era stato tratto un film... si è trattato semplicemente un consiglio di Audible. Data un'occhiata alla sinopsi ho deciso di ascoltarlo ed è stata un'ottima decisione perchè la storia mi è piaciuta molto.

Quando due ragazzini ritrovano, nella palude vicino a Barkley Cove, il corpo senza vita di Chase, tutti in paese hanno già chiara in mente la colpevole: la ragazza della palude, Kya!

Da questo momento il racconto si sviluppa su due piani temporali: il presente che segue le indagini sull'omicidio e il flash back che ci racconta la vita difficile di Kya.

La sua è una storia di abbandono da parte della famiglia: prima abbandonata dalla madre in quella catapecchia nella palude, che lei chiama casa, in compagnia di un fratello poco più grande e di un padre assente. Quando la mamma scappa, da quella famiglia se n'erano già andate le sorelle più grandi e poco dopo partirà anche il fratello. Il padre, sempre più assente e sempre più perso nei suoi rimpianti, sparirà anche lui, le sue assenze si faranno sempre più lunghe finché un giorno non tornerà. La piccola Kya a soli 10 anni dovrà imparare a cavarsela da sola.

Nonostante i pregiudizi e l'emarginazione da parte degli abitanti del paese, nonostante un solo ed unico giorno di scuola, Kya trova qualcuno che le tende una mano: Jumping e sua moglie, due neri che vivono fuori dal villaggio, nella "black town" trovano il modo di starle vicini e di aiutarla con discrezione e saranno un surrogato di famiglia, di affetto genitoriale.

Oltre a loro anche un ragazzino, amico del fratello, si interessa alla ragazza della palude e le insegna a leggere affrancandola da un vita di ignoranza. I due ragazzi nutrono un amore viscerale per la loro palude e questo segnerà il loro cammino fino alla fine dei loro giorni. Kya scopre l'amore adolescenziale e anche la crudeltà dell'emarginazione grazie proprio a Chase.

La narrazione si alterna tra il passato e il presente fino ad arrivare al processo che vede Kya accusata dell'omicidio di Chase. Leggendo la parte riguardante il processo mi è tornato in mente "Il buio oltre la siepe", anche qui l'imputato sembra già essere dichiarato colpevole prima del verdetto.

Un libro ce parla di emarginazione e pregiudizio ma anche di amore: l'amore negato dalla famiglia, l'amore di chi tende una mano a qualcuno in difficoltà, l'amore per la natura, l'amore adolescenziale e poi quello dell'età matura, l'amore tradito.

Un libro che tocca temi quali l'abbandono, la solitudine di una vita ai margini e la discriminazione del diverso che fa agire in modo egoista e cattivo, anche quando si tratta di una bambina. Ma un libro che parla anche di riscatto, di come Kya sia riuscita a diventare una donna forte e indipendente.

Le descrizioni dei paesaggi, degli animali e dei fenomeni naturali sono resi in maniera magistrale.