mercoledì 31 dicembre 2014

Cucito for Dummies: abiti per la Barbie homemade!

Ieri Anna ha tirato fuori una borsa di ritagli di tessuto che le aveva regalato la mamma di una sua amica... e mi ha chiesto di fare dei vestiti per le barbie: solo che io non so cucire!!!!
Non è la prima volta che faccio Vestiti per la Barbie, ma è la prima volta che uso ago e filo.

Comunque mi sono messa all'opera ed ho prodotto un vestitino a tubino in jeans. Per la chiusura ho utilizzato uno step in velcro, cucito rigorosamente a mano ;)

 

haute couture ;)
Notare il secondo strep per far aderire meglio l'abito al punto vita !!!


Poi, con ago e filo elastico, quello per le collane, ho prodotto anche questo completino che fa tanto Anni'60.
La gonna è elastica in vita, così come il top è elastico nella parte alta.

 


Alla fine anche Anna ha voluto provare l'ebbrezza della sartoria ed ha cucito un grembiule per Barbie.


Anna ha sentenziato che potri fare un corso di cucito e comperarmi una macchina da cucire: sarebbe utile!

lunedì 29 dicembre 2014

Kofta di spinaci e ceci al curry

E chi l'ha detto che Veg debba essere lungo e complicato? Ecco una ricettina trovata in rete e opportunamente adattata ai nostri gusti e alla mia poca voglia di cucinare in questi giorni.

Ingredienti:
  • 400 gr di spinaci già lavati coop
  • 2 confezioni di ceci cotti coop (circa 400gr)
  • 1 cucchiaino di buon curry masala
  • 1punta di cucchiaino di paprica piccante
  • 3 cucchiai di farina di ceci
  • uno spicchio d'aglio
  • olio EVO qb
  • sale qb



Frullare i ceci cotti con un minipimer ad immersione.
Far saltare gli spinaci con olio e aglio tritato, fare in modo che si asciughino bene.
Una volta cotti unirli ai ceci salare, aggiungere paprika e curry e frullare fino ad amalgamare.
Aggiungere anche la farina di ceci e mescolare con un cucchiaio.

Rivestire una placca da forno con della carta da forno, dopo averla unta, usando due cucchiai formate delle quenelle con il composto e adagiatele sulla placca.
Riponete la placca nel frigorifero per mezz'ora e poi infornate le a 180°C, forno ventilato, per 20 minuti.



Servite le quenelle con senape o con salsa tahine


domenica 28 dicembre 2014

Burger di barbabietole

La ricetta l'ho trovata su FB scritta da Francesco B. un membro del gruppo GO VEGAN GO!

Poi io l'ho leggermente modificata, una modifica è stata involontaria... non avevo letto che le carote andassero prima cotte, quindi le ho solo grattugiate sottili, sottili... l'eliminazione dei semi di sesamo invece è dovuta al Comandante che li detesta!
Inoltre li ho cotti al forno e non fritti (fondamentalmente perché non so friggere), non ho aggiunto acqua alla farina di ceci, ma l'ho usata per assorbire il liquido rilasciato dalle barbabietole grattugiate.
Non ho usato timo e altri insaporitori e neppure il prezzemolo (quest'ultimo perché non piace a me!)


Ingredienti (tra parentesi le mie modifiche):

·         3-4 barbabietole rosse cotte al vapore (4 barbabietole precotte)
·         4 carote cotte al vapore (4 carote crude grattugiate molto sottilmente) 
·         1 cipolla rossa
·         Pane grattugiato (q.b.)
·         Semi di sesamo
·         concentrato di pomodoro (2 cucchiai)
·         100 gr di mandorle frullate (farina di mandorle)
·         olio extravergine d’oliva (per ungere la carta da forno)
·         farina di ceci (3 cucchiai)
·         prezzemolo tritato
·         timo secco
·         acqua qb
·         sale qb
·         altre spezie a piacere secondo gusto (io spezie per arrosto)
·         pepe qb


Far appassire la cipolla con un po' d'olio.
Grattugiare le barbabietole e unirle alle carote.
Aggiungere la farina di ceci, la farina di mandorle, la cipolla e il pan grattato fino ad ottenere un impasto abbastanza sodo. Aggiungere sale e pepe a gusto.
Lasciar riposare l'impasto per almeno mezz'ora in frigorifero, coperto da una pellicola.


Ricoprire la leccarda del forno con un foglio di carta da forno, ungerla e formarvi sopra gli Hamburger aiutandosi con un coppa pasta tondo.
Cuocere in forno ventilato, già caldo, a 180°C per 20 minuti circa.
Attendere qualche minuto prima di servire, in modo che gli hamburger si intiepidiscano e si rassodino.
Servire al piatto con insalata oppure in un panino da hamburger... in ogni caso con una senape corposa che possa contrastare il sapore dolciastro dell'impasto a base di barbabietola!


Qui l'hamburger è servito con contorno di Kofta ai ceci e spinaci!


Alcune notizie sulle proprietà della Barbabietola


Contiene antiossidanti

Le barbabietole sono una delle verdure più antiossidanti.  I flavonoidi contenuti nelle barbabietole permettono di combattere i radicali liberi e quindi di ridurre i rischi di cancro, malattie cardiovascolari e alcune malattie croniche.

La betanina, che le conferisce il suo bel colore rosso, ridurrebbe anche il rischio di cancro della pelle, del fegato e dei polmoni.

È disintossicante


La betacianina, una forma di betanina, agisce per tonificare il sistema immunitario e purificare il sangue.  Funziona anche per rimuovere le tossine dal corpo.
Le barbabietole sono un valido aiuto per la disintossicazione, soprattutto se mescolate con l'aglio.

Contribuisce alla salute degli occhi

Le foglie di barbabietola sono un ottimo alleato per prevenire la degenerazione degli occhi.  I carotenoidi di queste foglie preservano gli occhi e riducono il rischio di cataratta e retinite pigmentosa.

Migliora le prestazioni sportive

Le barbabietole contengono nitrati, che vengono convertiti in ossido nitrico e aiutano i muscoli a consumare meno ossigeno durante l'esercizio.  Si ritiene che il consumo di succo di barbabietola prima di un allenamento renda più efficienti.

Aiuta a ridurre lo stress

Le barbabietole sono ricche di antiossidanti e vitamine, e uno dei benefici degli antiossidanti è la riduzione dello stress ossidativo, causato dalla presenza di troppi radicali liberi.  Troppi di questi radicali possono favorire lo stress psicologico, quindi gli antiossidanti aiutano a ristabilire l'equilibrio e hanno il vantaggio di ridurre il nostro stress ...  come con il cioccolato fondente 😉

lunedì 22 dicembre 2014

Lemon and poppy seeds Vegan Cake

Una tortina semplice e gustosa senza proteine animali, veloce da fare, ottima per la merenda ma anche dopo pasto. Utile quando si deve portare ad una festicciola dove potrebbe esserci qualche soggetto allergico.
Ho trovato varie ricette in rete e ne ho ricucita una a mio gusto! 


Ingredienti:
  • 200gr di farina "00"
  • 50gr di fecola di patate
  • 120gr di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bustina di lievito
  • 4 cucchiai di semi di papavero (a gusto proprio)
  • 1 cucchiaino colmo di curcuma (trucchetto per dare colore all'impasto)
  • raspatura di un limone bio
  • 40ml di succo di limone
  • 40 ml di olio di semi di girasole
  • 200ml di latte di soja
Setacciare la farina con la fecola, il lievito, la curcuma.
Aggiungere i semi di papavero.
Miscelare la raspatura di limone con lo zucchero e il sale ed aggiungerla alla farina.
Aggiungere lentamente i liquidi mescolando: limone, latte di soja e infine l'olio.

Foderare il  fondo di uno stampo a cerniera da 20cm con la carta da forno. Ungere tutto con poco olio.
Versare l'impasto nella tortiera.
Cuocere in forno già caldo a 180°gr per 30minuti, lasciar riposare nel forno spento altri 5 minuti.
Sformare una volta intiepidita.

Buona VegMerenda !!!

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martedì 9 dicembre 2014

Tortina all'arancia: veg e pure light ;) per una merenda veloce!

Ho trovato la ricetta di questa torta light in rete, però era al limone e con farina 00.
L'ho modificata usando farina integrale e arancia al posto del limone.


Ingredienti polveri:

  • 160gr farina integrale (556cal)
  • 60gr di zucchero (235cal)
  • 1 cucchiaino di bicarbonato 
  • buccia di arancia (2,5cal)
Ingredienti liquidi:
  • 30gr succo d'arancia (13,5cal)
  • 120gr acqua
  • 3 cucchiai olio di semi di girasole (269cal)
  • 1 cucchiaio di aceto di mele (1,8cal)

  1. Setacciare le polveri e poi aggiungervi i liquidi, amalgamare e versare in uno stampo da 20cm di diametro.
  2. Cuocere a 180°C per 25 minuti (vale la prova stecchino)
1077calorie in totale 

6 fette= 180cal a fetta .... 8 fette=134cal a fetta 


venerdì 5 dicembre 2014

Venerdì del Libro: PERSEVERARE è UMANO!


Come aumentare la motivazione per conseguire i risultato preposto!
Perseverare è umano

Un libro molto interessante, utile per glia atleti, ma non solo. Molto utile anche per i genitori per insegnare ai propri figli a trovare le motivazioni dentro sé stessi e non negli altri. Soprattutto per questa generazione di bambini abituati costantemente al rinforzo positivo proveniente dall'esterno, bambini che non sanno accettare i loro errori, che devono imputare ad altri i motivi dei propri fallimenti.
Questo libro insegna a trarre la forza da sé stessi e non dalle motivazioni esterne.
Io l'ho trovato molto utile sia come aiuto per gli atleti che come guida per i genitori!


Dalla quarta di copertina:
L'uomo per natura non è un centometrista, è un maratoneta: questo è il risultato di due milioni di anni di evoluzione e adattamento all'ambiente circostante come dimostrano le più recenti teorie scientifiche sull'evoluzione umana. Il suo scatto non gli consentirà mai di raggiungere un'antilope, ma la sua resistenza e la sua motivazione sì. Purché sappia coltivarle e mantenerle salde nel tempo. Questa è la lezione che Pietro Trabucchi, psicologo e coach di atleti che praticano le discipline più dure dell'universo sportivo, come l'ultramaratona, ci insegna in questo libro.
Il problema è che nella vita e nella società di oggi, la nostra più intima natura viene ostacolata da elementi estranei e fuorvianti come il mito del talento, la sopravvalutazione del potere degli incentivi o la leggenda dei motivatori esterni. Sempre più spesso crediamo che sia possibile avere successo in qualcosa – nello sport, nello studio, nel lavoro – solo se «siamo portati» oppure se riceviamo una spinta o una ricompensa che prescindono dall'intima soddisfazione di svolgere bene ciò che ci prefiggiamo. Siamo motivati, certo, abbiamo delle ambizioni, degli scopi, ma molto spesso non riusciamo a mantenere con costanza la nostra motivazione. Ci sentiamo frustrati perché non abbiamo subito successo, ci sentiamo demoralizzati se qualcuno non ci incita continuamente, ci sentiamo defraudati se non riceviamo un «premio» per i nostri sforzi. In sostanza sempre più spesso siamo condannati a sentirci dei falliti. E cerchiamo la causa del nostro fallimento fuori da noi, invece che dentro di noi, nel fatto che non «alleniamo» adeguatamente la nostra «resilienza» ovvero la nostra capacità di far durare la motivazione nel tempo. Come coach, Pietro Trabucchi insegna in primo luogo a trovare e mantenere in se stessi la forza di raggiungere un obiettivo; e a costruire con gli altri, compagni e allenatori, ma anche colleghi e superiori, figli e genitori, un sistema sano di relazioni in cui ognuno trova il suo ruolo, mostra le sue capacità e ottiene i suoi obiettivi aumentando la propria autostima e migliorando qualità della propria vita e quella del gruppo in cui si muove, sia esso un team sportivo, un'azienda o una famiglia.
Con questo post partecipo al   Venerdì del Libro di Homemademamma