martedì 1 agosto 2023

Letture di Luglio


L'Événement 

Annie Ernaux


La sala d'aspetto di uno studio medico riporta la scrittrice indietro di più di trent'anni, al 1964, all'epoca del suo aborto clandestino.

Nonostante il tempo dell'evento sia lontano, l'essenza e le emozioni scatenate dall'evento stesso sono assolutamente indelebili e ancora vive in lei.

Disperata, sola ed in difficoltà economica,
la giovane studentessa universitaria  nascose la sua gravidanza, per due mesi sia  ai genitori che agli amici intimi. In quei mesi cercò disperatamente una "faiseuse d'anges" (una creatrice d'angeli), una donna che praticasse l'aborto in maniera clandestina dato che ai tempi era un reato.  È a Parigi, rue Cardinet, che Anne troverà l'infermiera disposta ad introdurre la sonda che provocherà l'aborto. Ed è poi a Rouen, nella sua camera al dormitorio.universitario, con la sola compagnia della vicina di stanza, che supporterà il travaglio fino a ritrovarsi "seduta sul letto, con il feto tra le gambe".

Racconto autobiografico terrificante, carico di angoscia e di sensibilità, quasi teso ad esorcizzare l'enenement, raccontato con la semplicità violenta e crudele dei nudi fatti.
L'Événement racconta di una società impigliata nei suoi principi, nei suoi valori , nei suoi tabù e nei suoi pregiudizi ... una lettura che ci fa riflettere e ci fa chiedere se questa società sia davvero solo nel passato stia tornando prepotentemente ai giorni nostri.


Come d'aria
Ada d"Adamo


Vincitore del Premio Strega 2023
Il racconto senza fronzoli e senza veli di come sia vivere con un figlio disabile e il dramma di dover pensare anche a combattere una malattia che ti colpisce all'improvviso costringendoti, come madre, a dover pensare a te stessa ma allo stesso tempo pensare al "dopo".
Intenso e duro. Da moltissimi spunti ti di riflessione.



"La sposa gentile" 
di Lia Levi

Dove oer "gentile" si intende non ebrea
 La storia di una donna è della sua famiglia, dalla fine dell'800 fino a dopo la seconda guerra mondiale. Un romanzo intimista e delicato che parla di persone e di come queste hanno affrontato la vita e le vicissitudini della storia in bilico tra innovazione e tradizione.


Ammetto che questo libro l'ho scelto perché si trattava della storia di un bimbo che dalla Sicilia emigra in Belgio.
Catena Fiorello tratta il tema della perdita della madre, dell'elaborazione del lutto, della crescita, del dolore. Ma in questo racconto si trovano anche amore, amicizia e riscatto.



Di questo libro ho parlato in questo postpost 




































Attraverso foto e ricordi lasciati da eventi, parole e cose, Annie Ernaux riesce a farci sentire lo scorrere degli anni: un racconto fiume dal dopoguerra ad oggi. 
Con questo libro riesce a scrivere l
una nuova forma di autobiografia, pur parlando di see prendendo spunto dalle foto di famiglia, scrive un'autobiografiache si può definire impersonale e collettiva.
Un  libro meraviglioso 

domenica 23 luglio 2023

Un libro dallo scaffale: Il giocatore di Fedor Dostoevskij

 Si tratta di un libro scritto in poco meno di un mese, anzi dettato alla sua futura moglie che era stenografa. Un libro che Dostoevskij deve consegnare in fretta, un libro per il quale aveva già ricevuto un acconto che ha perso al gioco a Wiesbaden. Deve assolutamente essere pagato e saldare i suoi debiti e rispettare l'accordo con gli editori. Lui appunto era dipendente dal gioco d'azzardo e scrive questo libro con cognizione di causa.



Riesce ad analizzare e descrivere non solo i vari tipi di giocatori e i sentimenti e le emozioni che attraversano il protagonista, ma anche tutti i personaggi più o meno loschi che girano loro attorno nei casinò.

Il romanzo è appunto ambientata in una città termale della Germania, una città fittizia dal nome evocativo: Roulettenburg.
Ed è proprio al gioco della Roulette che si perdono e si accumulano fortune nel giro di qualche ora.
Una località che attira persone da tutta Europa e Dostoevskij riesce a dare una descrizione accurata delle peculiarità degli individui provenienti dai diversi paesi: vi troviamo  l'altezzoso Barone tedesco con cui il protagonista si scontra, il francese mellifluo e manipolatore che si mette alle costole di un generale russo in pensione, il gentleman inglese ricco educato e riservato,  il polacco scorretto e avido e poi un vasto dispiegamento di personaggi russi.
Il protagonista è un semplice precettore che gioca una sera per conto di una donna russa della quale è innamorato e che viene contagiato dalla febbre del gioco.
Durante tutto il romanzo i vari giocatori attraversano momenti di lucidità a momenti di febbrile follia, tutto ciò descritto magistralmente in questo romanzo che, seppur scritto in velocità e per bisogno di soldi, è  divenuto un capolavoro della letteratura russa dell'800.

domenica 2 luglio 2023

Letture del mese di giugno

 


Per il mese di giugno, il tema scelto dal club del libro era "romanzo storico" e io lo affrontato leggendo questi libri.

La portalettere
di Francesca Giannone

In una calda giornata di giugno del 1934, in un piccolo paesino del Salento una famiglia scende dalla corriera: Carlo, il marito, felice di essere ritornato a casa, Anna, la moglie, è ligure e già sente la nostalgia della sua terra e si stringe al petto il figlioletto.
Ad accoglierli Antonio, il fratello maggiore di Carlo che per tutta la vita resterà stregato dagli occhi verdi della cognata.
Anna è  la forestiera, quella del nord, con abitudini e modi fi fare diversi... e che nel 1935 fa qualcosa di inimmaginabile: prende il posto del defunto portalettere.
Non sarà però l'unica azione che parlerà della forza di autodeterminazione di Anna e del suo desiderio di uguaglianza.
Un romanzo storico che ci mostra l'Italia dagli anni 30 fino agli anno 50, facendo i conti con una guerra e le lotte femministe.




Dove non mi hai portata
di Maria Grazia Calandrone

Nell'estate del 1965 Lucia e il suo uomo, dopo aver adagiato su una coperta nel parco di Villa Borghese la figlioletta neonata, trovano  la morte gettandosi nel biondo Tevere.
La bambina abbandonata è la scrittrice Maria Grazia Calandrone. In questo romanzo ripercorre la storia di sua madre  dall'infanzia fino al momento del suicidio per scoprire la ragione che ha mosso lei e il suo amante a compiere un tale sacrificio.
Con un'accurata indagine riscopre e visita i luoghi dove sua madre è cresciuta, dove ha vissuto, studiato, lavorato, amato e anche tanto sofferto. Con questa indagine "poliziesca" accurata, lucida e appassionata allo stesso tempo, getta una luce nuova sulla vita di sua madre ma anche sulla sua.

Attraverso il racconto della vita della madre, la scrittrice ci fa attraversare un pezzo di storia del nostro paese e racconta la difficile condizione delle donne.  Un racconto coinvolgente, che non lascia indifferenti e da grandi spunti di riflessione.


Tornare dal bosco
di Maddalena Vaglia

Inizio anni '70, un paese nelle montagne piemontesi: Giovanna, scolara difficile, a soli 11 anni si suicida e questo turba terribilmente la sua maestra, Silvia, la quale sparisce mettendo in agitazione tutto il paese che si dà alle ricerche.
La scomparsa di Silvia si intreccia con la vita di Martino, un bambino torinese condannato a lasciare la grande città per vivere in un paese dall'aria pulita che possa alleviare la sua asma.
Un viaggio nell'animo umano, nelle sue paure ed incertezze ma anche un racconti  della forza delle decisioni prese con coraggio.

"Se ne stava conficcata nella vita di sbieco come una vite spanata che non fa presa del tutto e che non coincide come dovrebbe con la sua impronta."



Le quattro ragazze Wieselberg
di Fausta Cialente

Romanzo storico che attraverso la vita delle 4 sorelle triestine Wieselberg e dei loro discendenti racconta la storia d'Italia dalla fine dell'800 fino alla fine della seconda guerra mondiale.


 

Il treno dei bambini
di Viola Ardone

Nell'inverno del  1946 Amerigo un bimbo di 8 anni lascia i quartieri spagnoli di Napoli,  sale su un "treno della felicità", assieme a mollti altri bambini, per raggiungere l'Emila ed essere ospitati da alcune famiglie durante l'inverno.
Si tratta di un iniziativa del P.C.I. pubblicizzata da Maddalena Cresciuolo, che racconta la sua vita di combattente contro l’oppressione dei nazisti e cerca di convincere quante più madri possibili a dare questa opportunità ai figli. Nonostante l'ignoranza e la paura dell'ignoto, molte madri faranno salire i loro figli su quei treni.
Tra queste anche Antonietta che lascerà partire Amerigo per il suo bene.

Amerigo vivrà Derna, per alcuni mesi, andrà a scuola, imparerà a leggere e a scrivere, trascorrerà le giornate con la famiglia della sorella di Derna e si affezionerà ad Alcide, il capofamiglia, che si comporterà con lui come un padre. Amerigo imparerà tra le altre cose anche a suonare il violino e quando ritornerà a Napoli, deluso dalla reazione e della madre scapperà di nuovo verso il Nord e raggiungerà la "famiglia di sopra". Farà ritorno nella sua città natale solo molti anni dopo per il funerale di sua madre. Questo ritorno gli farà capire tante cose, sulla sua vita e sulle scelte della madre e gli farà guardare il mondo con occhi diversi.



Mussolini Capobanda
di Aldo Cazzullo

Ancora un libro storico.
Un libro interessante che spiega per filo e per segno nascita, vita e tramonto del fascismo.
Dovrebbero leggerlo in molti: quelli che credono che Mussolini abbia fatto anche cose buone , quelli che pensano che i cattivi fossero solo i nazisti , quelli che credono che le leggi razziali da noi non siano state poi così dure ... quelli che non vedono gli anni del ventennio per la dittatura che sono stati.



lunedì 3 aprile 2023

Un libro dallo scaffale: Il Suggeritore di Donato Carrisi


Il suggeritore

di Donato Carrisi


Per me si tratta del secondo libro di Carrisi, prima di questo avevo letto “La casa delle voci” che mi era piaciuto nonostante io non sia un'appassionata di libri gialli e che mi ha portato ad accettare il suggerimento di Audible per quest'altro volume.

Si tratta del suo primo libro e del primo della serie con l’investigatore Mila Vasquez.

Durante questo primo libro, attraverso le indagini sul caso, lo scrittore ci fa conoscere la storia e la personalità di Mila.

Anche gli altri personaggi sono ben descritti e la storia è piena di colpi di scena che portano ad un finale inaspettato.

Nonostante durante la lettura io abbia avuto qualche intuizione, queste non hanno rovinato la suspense.

Un paio di azioni troppo naif dal risultato scontato hanno reso la lettura leggermente “noiosa” in un paio di tratti… cisa che non era mai accaduto con l’altro libro. Immagino sia dovuto al fatto che questa è la sua prima opera. Nonostante ciò la trama intrigante mi ha convito a leggere gli altri della seria con Mila.

Trama:

L’agente Mila Vasquez esperta nel ritrovare bambini spariti, dopo un felice epilogo del suo ultimo caso, dove ha liberato 2 vittime di un pedofilo, viene inviata a supporto di un’unità speciale che si occupa di serial killer. Cinque bambine sono sparite e in un bosco viene ritrovato un “cimitero” nel quale sono sepolte 6 braccia… 

Ogni tassello dell’indagini fa scoprire altri casi, altri colpevoli altri mostri che si sono macchiati di delitti orribili fino a giungere all’inaspettata conclusione.


  

giovedì 16 marzo 2023

Un libro dallo scaffale: Il colibrì


 Il colibrì 

di Sandro Veronesi

Un libro bizzarro, a tratti mi ha annoiata perché non capivo dove andasse a parare.
Lunghe descrizioni dettagliate che ti fanno un pochino perdere il filo. Una narrazione fatta di salti avanti e indietro nel tempo che riallaccia le mille parti della vita del protagonista.
La storia si un uomo, della sua vita, delle sue scelte e delle sue rinuncie.

Un po' come Stoner, si tratta solo della vita di un uomo, nulla di eroico o di eccezionale , semplicemente la vita di un uomo.

A tratti lo si può  catalogare come un romanzo epistolare: le lettere tra Marco e Luisa, le mail tra Marco e suo fratello.
In altri momenti invece c'è una voce narrante che si occupa di descrivere le parti più dolorose della vita del Colibrì.

Non avevo mai letto nulla di Veronesi, questo suo libro non mi ha entusiasmata.

sabato 11 marzo 2023

Un libro dallo scaffale: Oliva Denaro

Ho letto questo libro l'8 marzo Giornata Internazionale della Donna

 
Oliva Denaro
di Viola Ardone

La storia di una ragazzina che capisce fin da piccola che lei e il suo fratello gemello, maschio, sono diversi per la società e verranno trattati in modo diverso sempre.
La madre le spiega sin da subito le mille regole della vita, per crescere onesta.
Regole che non toccano suo fratello, né gli altri maschi.

"La femmina è una brocca e chi la rompe se la piglia" le ripete sempre sua madre.

"La femmina è una brocca" e se si rompe non vale più niente ... gli uomini non sono brocche.

Oliva Denaro vive in un mondo fatto di regole antiche, tramandate di madre in figlia, impossibili da rispettare tutte... è facile cadere in fallo  anche un sono piccolissimo errore darà il diritto alle "male forbici" di sparlare e condannare.
Un mondo fatto di uomini che hanno sempre ragione e possono fare ciò che vogliono e di donne che condannano le altre donne per potersi sentire dalla parte giusta, dalla parte di quelle brave, onorate.


Perché la donna altro non ha che l'onore e l'uomo che la "disonora" risolve tutto col matrimonio ... anche se la ragazza non è d'accordo.
Ma la ragazza deve essere d'accordo perché chi altro se la piglierebbe una "disonorata" ... e il disonore resterebbe come macchia su tutta la famiglia. E la famiglia di Oliva ha già dovuto provvedere ad un matrimonio riparatore, la sorella Fortunata si è sposata con l'abito bianco che tirava sulla pancia.

L'unico rifugio sicuro per la donna è il matrimonio, così quando un magnaccia di Martorana si invaghisce di Oliva, la madre corre ai ripari trovandole un accordo matrimoniale con un ragazzo benestante ma cieco. Lui menomato e lei senza denari da portare in dote: un matrimonio che nulla ha a che fare con l'amore, ma con solo la convenienza.


***SPOILER***
Ma finché non hai la fede al dito non sei ancora al sicuro, tutto può  accadere... Oliva viene rapita e disonorata, violentata dal suo spasimante. A questo punto non le resta che la via del matrimonio riparatore. Ma Oliva ha un padre taciturno e tranquillo ma molto moderno e determinato a salvare la sua seconda figlia dalla triste fine che fece la primogenita. Oliva per la prima volta in vita sua ha diritto di scegliere: può accettare il matrimonio riparatore o può andare alla caserma dei carabinieri a sporgere denuncia.

La storia di Oliva mi ha ricordato quella di Franca Viola che nel 1947 rifiuto di sposare il suo stupratore. La storia do Oliva è però ambientata molto dopo, nel 1960, ma le cose ancora non sono cambiate!

Purtroppo le cie ci misero scorso molto per cambiare, almeno dal punto di vista della legge.
"La legge n. 66 del 15 febbraio 1996, "Norme contro la violenza sessuale", si afferma il principio per cui lo stupro è un crimine contro la persona, che viene coartata nella sua libertà sessuale, e non contro la morale pubblica."

Ancora di strada ne dobbiamo fare, per non colpevolizzare la vittima di stupro invece del suo carnefice. Per evitare che il processo sia una tortura per la vittima.
Per scardinare il pensiero che fa sempre capolino, un comportamento sbagliato della donna, che abbia dato il diritto all'uomo di agire contro il suo volere: "ma lei cosa aveva fatto, com'era vestita, cosa gli aveva fatto credere, era ubriaca, era fuori da sola a tarda notte..."


Come consiglia la madre di Oliva: meglio tenere gli occhi bassi perché "donna che sorridere ha detto sì!"
 

In francese il libro è stato intitolato "la scelta"



sabato 4 marzo 2023

Un libro dallo scaffale: Per il mio bene

 



Leggo molto, da sempre, su ogni supporto: cartaceo, comprato, preso in prestito,scaricato in pdf, sull' e-readeer, sul telefono... durante la pandemia ho scoperto gli audiolibri, li ascoltavo durante le mie lunghe passeggiate in solitaria. Ora li ascolto in macchina andando al lavoro : circa due anni fa mi si è rotta l'autoradio e da circa un anno l'ho rimpiazzata con gli audiolibri.

Uno degli ultimi libri ascoltati e stato Per il mio bene di Ema Stokholma.

Un libro autobiografico, intensissimo, letto dalla stessa autrice. Racconta di un infanzia terribile trascorsa con una madre malata, violenta e abusiva, di un padre assente e di come questa bambina sia riuscita a scappare alle grinfie del mostro.
Appena quindicenne riesce nella fuga dalla madre, fuga che aveva tentato molte altre volte, arriva in Italia dove pensa di trovare un aiuto nel padre, ma in realtà Morween si salverà da sola.

Dopo i primi 10 minuti di audiolibro ho dovuto fare una pausa tale è stato il colpo allo stomaco dato dal duro racconto del primo atto di violenza.

Molte recensioni hanno criticato lo stile semplice della scrittura: è vero, sembra un tema fatto a scuola... ma racconta la vita di una bambina ed è raccontato al presente in prima persona .
Inoltre il tono un po' monocorde della voce di Ema la fa sembrare distaccata e quasi apatica nei confronti di quando sta racvontando: l'effetto per chi ascolta è devastante. Almeno per me lo è stato.

Consiglio questo libro, una lettura breve ma intensa e carica di pathos che fa riflettere su quello che vivono certi bambini e sull'indifferenza che li circonda: nessuno ha capito? Nessuno ha teso loro la mano.

Ho scoperto Ema Stokholma tramite il programma "Ballando con le stelle", ammetto che prima non sapevo chi lei fosse.
Durante una sua intervista ha detto di essere grande amica di Andrea Delogu, anche lei ha avuto un'infanzia particolare, cresciuta a San Patrignano.
Di lei vi consiglio il libro La collina.La collina.

giovedì 2 marzo 2023

Club del Libro: La ragazza della palude

 

La ragazza della Palude (Where the Crawdads sing)

di Delia Owens


Ho letto, anzi ho ascoltato questo libro senza sapere che fosse un successo da 6 milioni di copie e senza sapere che vi era stato tratto un film... si è trattato semplicemente un consiglio di Audible. Data un'occhiata alla sinopsi ho deciso di ascoltarlo ed è stata un'ottima decisione perchè la storia mi è piaciuta molto.

Quando due ragazzini ritrovano, nella palude vicino a Barkley Cove, il corpo senza vita di Chase, tutti in paese hanno già chiara in mente la colpevole: la ragazza della palude, Kya!

Da questo momento il racconto si sviluppa su due piani temporali: il presente che segue le indagini sull'omicidio e il flash back che ci racconta la vita difficile di Kya.

La sua è una storia di abbandono da parte della famiglia: prima abbandonata dalla madre in quella catapecchia nella palude, che lei chiama casa, in compagnia di un fratello poco più grande e di un padre assente. Quando la mamma scappa, da quella famiglia se n'erano già andate le sorelle più grandi e poco dopo partirà anche il fratello. Il padre, sempre più assente e sempre più perso nei suoi rimpianti, sparirà anche lui, le sue assenze si faranno sempre più lunghe finché un giorno non tornerà. La piccola Kya a soli 10 anni dovrà imparare a cavarsela da sola.

Nonostante i pregiudizi e l'emarginazione da parte degli abitanti del paese, nonostante un solo ed unico giorno di scuola, Kya trova qualcuno che le tende una mano: Jumping e sua moglie, due neri che vivono fuori dal villaggio, nella "black town" trovano il modo di starle vicini e di aiutarla con discrezione e saranno un surrogato di famiglia, di affetto genitoriale.

Oltre a loro anche un ragazzino, amico del fratello, si interessa alla ragazza della palude e le insegna a leggere affrancandola da un vita di ignoranza. I due ragazzi nutrono un amore viscerale per la loro palude e questo segnerà il loro cammino fino alla fine dei loro giorni. Kya scopre l'amore adolescenziale e anche la crudeltà dell'emarginazione grazie proprio a Chase.

La narrazione si alterna tra il passato e il presente fino ad arrivare al processo che vede Kya accusata dell'omicidio di Chase. Leggendo la parte riguardante il processo mi è tornato in mente "Il buio oltre la siepe", anche qui l'imputato sembra già essere dichiarato colpevole prima del verdetto.

Un libro ce parla di emarginazione e pregiudizio ma anche di amore: l'amore negato dalla famiglia, l'amore di chi tende una mano a qualcuno in difficoltà, l'amore per la natura, l'amore adolescenziale e poi quello dell'età matura, l'amore tradito.

Un libro che tocca temi quali l'abbandono, la solitudine di una vita ai margini e la discriminazione del diverso che fa agire in modo egoista e cattivo, anche quando si tratta di una bambina. Ma un libro che parla anche di riscatto, di come Kya sia riuscita a diventare una donna forte e indipendente.

Le descrizioni dei paesaggi, degli animali e dei fenomeni naturali sono resi in maniera magistrale.







 

giovedì 2 febbraio 2023

2 febbraio: la Chandeleur e le crêpes

 

Immagine dal web

La festa della Candelora, ogni anno il 2 febbraio qui in Belgio si scatena la preparazione delle crêpe a cui è  molto legata anche se il nome di questa festività nasce dall'uso delle candele: l'espressione latina festa candelarum "festa delle candele".  

Per i cristiani, la Candelora chiude il ciclo della Natività, dopo il Natale e l'Epifania.  Commemora la presentazione di Cristo al tempio di Gerusalemme e la purificazione di Maria.  A quel tempo, la tradizione ebraica imponeva che i primogeniti fossero presentati al tempio entro 40 giorni dalla nascita.  Quella di Gesù è stata fissata per il 25 dicembre, la Candelora cade ogni anno il 2 febbraio. È anche in questo giorno che il presepe viene rimosso nella tradizione provenzale.


Questa festa, come molte altre, ha in realtà un'origine pagana.  Secondo l'usanza, i contadini percorrevano i campi portando fiaccole per purificare il terreno prima della semina.  Nel V secolo la Chiesa Cattolica sostituì la festa pagan con la Presentazione di Gesù al tempio.

Immagine dal web



Da dove viene l'usanza di preparare le crêpe? 

La forma tonda e il colore dorato delle crêpe rappresentavano il disco solare e il ritorno alla luce.  Infatti, all'inizio di febbraio, le giornate iniziano gradualmente ad allungarsi.  Preparare e mangiare delle crêpe sarebbe quindi un omaggio al ciclo delle stagioni e più precisamente all'arrivo della Primavera che annuncia giorni migliori.
Tradizionalmente le crêpe venivano preparate con la farina dell'anno precedente, simbolo di prosperità per l'anno a venire.

Questa festa era anche accompagnata da superstizioni.  Se i contadini non avessero cotto le crêpe il giorno della Candelora, il raccolto del grano sarebbe andato a male l'anno seguente.  Per assicurarsi un buon raccolto e finanze prospere, dovevano girare la prima crêpe lanciandola in aria con la mano destra mentre tenevano un Louis d'or nella mano sinistra, assicurandosi che cadesse perfettamente nella padella.
Alcuni, soprattutto nel sud-ovest, mettevano addirittura la prima crepe in cima a una credenza per garantire felicità e prosperità in casa tutto l'anno.

A Venezia invece il 2 febbraio si recita questa filastrocca 

Madonna della Candelora dell’inverno semo fora ma se piove o tira vento de l’inverno semo ancora dentro

domenica 15 gennaio 2023

Banana bread allo yogurt con mirtilli e gocce di cioccolato

 Lo hanno fatto tutti, in mille modi ... ed è giunto anche il mio momento: quelle due banane super mature non se le sarebbe mangiate NESSUNO!





Ingredienti

  • 2 banane mature (circa 350gr)
  • 1 uovo medio
  • 125 gr di yogurt al naturale
  • 80 g burro fuso /60gr di olio
  • 50 g zucchero
  • 250 g farina integrale
  • 15gr  di lievito chimico per dolci
  • 50 gr di gocce di cioccolato
  • Mirtilli a piacere


Preriscaldare il forno a 180 gradi.

Schiacciare le banane con una forchetta fino a ridurle in purea.

Aggiungere gli ingredienti umidi:  uovo, yogurt, burro.
Incorporare lo zucchero.
Mescolare con una frusta fino a rendere il composto omogeneo, a questo punto incorporare la farina setacciata con il lievito.

Aggiungere da ultime le gocce di cioccolato e i mirtilli.

Versare il composto in uno stampo da plumcake rivestito con carta da forno, livellare e decorate con mirtilli e altre gocce di cioccolato.

Cuocere per 70 minuti circa in modalità statica.
Fare la prova stecchino per essere sicuri della cottura.

Sformare con l'aiuto della carta da forno solo quando il dolce sarà tiepido.

Lasciar raffreddare completamente  su una gratella prima di tagliare a fette.  Il dolce è molto morbido e se ancora caldo, potrebbe sgretolarsi.

Ottimo servito con un buon tè dal gusto forte o con una tazza di caffè, in contrasto con la dolcezza del banana bread.