giovedì 2 febbraio 2023

2 febbraio: la Chandeleur e le crêpes

 

Immagine dal web

La festa della Candelora, ogni anno il 2 febbraio qui in Belgio si scatena la preparazione delle crêpe a cui è  molto legata anche se il nome di questa festività nasce dall'uso delle candele: l'espressione latina festa candelarum "festa delle candele".  

Per i cristiani, la Candelora chiude il ciclo della Natività, dopo il Natale e l'Epifania.  Commemora la presentazione di Cristo al tempio di Gerusalemme e la purificazione di Maria.  A quel tempo, la tradizione ebraica imponeva che i primogeniti fossero presentati al tempio entro 40 giorni dalla nascita.  Quella di Gesù è stata fissata per il 25 dicembre, la Candelora cade ogni anno il 2 febbraio. È anche in questo giorno che il presepe viene rimosso nella tradizione provenzale.


Questa festa, come molte altre, ha in realtà un'origine pagana.  Secondo l'usanza, i contadini percorrevano i campi portando fiaccole per purificare il terreno prima della semina.  Nel V secolo la Chiesa Cattolica sostituì la festa pagan con la Presentazione di Gesù al tempio.

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Da dove viene l'usanza di preparare le crêpe? 

La forma tonda e il colore dorato delle crêpe rappresentavano il disco solare e il ritorno alla luce.  Infatti, all'inizio di febbraio, le giornate iniziano gradualmente ad allungarsi.  Preparare e mangiare delle crêpe sarebbe quindi un omaggio al ciclo delle stagioni e più precisamente all'arrivo della Primavera che annuncia giorni migliori.
Tradizionalmente le crêpe venivano preparate con la farina dell'anno precedente, simbolo di prosperità per l'anno a venire.

Questa festa era anche accompagnata da superstizioni.  Se i contadini non avessero cotto le crêpe il giorno della Candelora, il raccolto del grano sarebbe andato a male l'anno seguente.  Per assicurarsi un buon raccolto e finanze prospere, dovevano girare la prima crêpe lanciandola in aria con la mano destra mentre tenevano un Louis d'or nella mano sinistra, assicurandosi che cadesse perfettamente nella padella.
Alcuni, soprattutto nel sud-ovest, mettevano addirittura la prima crepe in cima a una credenza per garantire felicità e prosperità in casa tutto l'anno.

A Venezia invece il 2 febbraio si recita questa filastrocca 

Madonna della Candelora dell’inverno semo fora ma se piove o tira vento de l’inverno semo ancora dentro

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