Navigando qua e là, alla ricerca di nuove ispirazioni per i nostri pomeriggi pieni di domande, mi sono imbattuta nelle Aste Numeriche di Maria Montessori.
Un ottimo e semplice metodo per far capire ai bambini la quantità legata al nome di un numero.
Le mie bambine hanno 4 e 5 anni e mezzo, ovviamente, come tutte le bambine di quell’età, sanno contare, i numeri sono una filastrocca facile da imparare.
Associare la quantità al nome del numero è tutt’altra cosa.
Me ne sono accorta così:
“a che ora mi vieni a prendere?”
“alle 2”
“uffa, io volevo alle 3”
“ok, vuoi restare più a lungo a scuola? Credevo fossi stanca:”
“no, voglio venire via prima di quello che hai detto tu”
“ma alle 3 non è prima, è dopo”
“??”
“è più grande 3 o 2?”
“??”
“viene prima il 3 o il 2?”
“il 2”
“allora qual è il più grande?”
”??”
Sembrava scontato, se sa l’ordine dei numeri, saprà anche che il più piccolo viene prima… e invece no!
E allora facciamoci aiutare dalle Aste Montessori e da
La Pappa Dolce che ci spiega come utilizzarle.
Le aste si possono comperare, ma noi con 10€ di spesa, un po’ di colori a tempera e del nastro adesivo di carta, ce le siamo fatte in casa… beh, ci ha aiutato il Comandante, le aste le ha segate lui!
Noi le abbiamo realizzate con delle assicelle di legno a sezione quadrata di 2cm di lato.
La misura consigliata era 2,5cm ma questo è quello che ho trovato io, vanno bene ugualmente!
Le aste sono 10, una per ciascuna misura: 10cm, 20cm, 30cm,40cm….1metro.
Vanno divise in sezioni da 10cm l’una.
Vanno colorate di due colori alternati: noi abbiamo scelto bluette e rosa carico.
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Le nostre aste si asciugano al sole sul terrazzo |
Lo scopo dell’utilizzo di queste aste sta nell’imparare a contare fino a 10 e capire il valore di ogni numero.
Imparare i nomi dei numeri da uno a dieci ed associare i nomi alle quantità, in modo che non siano più astratti.
La cosa più importante all’inizio, e forse anche la più difficile è quella di far stare i bambini seduti di fronte a voi, in modo da avere la stessa corretta visuale delle aste… le mie bimbe inizialmente tendevano a sedersi dal mio lato oppure girovagare attorno allo spazio dedicato alle aste.
Le aste sono colorate e di tante dimensioni: si presterebbero a molti bei giochi!!
Quindi ho dovuto spiegare loro che le potevamo usare solo per imparare i numeri e non per altri giochi.
Una volta superato questo piccolo scoglio abbiamo iniziato come consigliato dal metodo:
Prendo un’asta, la separo dalle altre e la metto di fronte alle bambine e ne pronuncio il nome.
Loro lo ripetono.
Conto i segmenti dell’asta, indicandoli uno ad uno col dito
Li faccio contare a loro.
Metto le aste in ordine di grandezza casuale e chiedo alle bambine di indicarmene una specifica. Verificando così se ne hanno realmente appreso i nomi.
Agli esercizi consigliati ne ho aggiunto uno di mia iniziativa, sempre lavorando solo con il gruppo di aste conosciuto:
Metto l’asta del 4 affiancata a quella del tre e chiedo qual’è il più grande, qual è il più piccolo e che differenza c’è tra i due e poi chiedo cosa serve al 3 per diventare come il 4.
Invito le bambine ad aggiungere al 3 ciò che serve per farlo diventare uguale al 4.
Questo primo passo l’ho fatto con le aste dall’uno al quattro, poi lentamente, nei giorni seguenti ho aggiunto altre aste. Generalmente una per volta, senza fretta. Non ho mai aggiunto un’asta se quelle precedenti non erano state ben assimilate.
Ovviamente C, reagiva più velocemente di A, 18mesi di differenza a quest’età si notano, quindi inizialmente ho preferito lavorare con loro separatamente.
Adesso quando andiamo all’asilo, C mi chiede di dirle gli orari di uscita e poi mi chiede a che ora vado a prenderla: l’uscita dell’una viene prima di quella delle tre e poi c'è quella delle quattro… adesso le uscite non sono più “quella dei piccoli” “quella dopo mangiato” o “quella prima della merenda”, hanno per nome un numero!
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le aste dall'uno al 10 |
Le nostre aste numeriche sono state dipinte con le tempere delle bambine, forse necessiterebbero di una mano di vernice trasparente per essere più brillanti e durature…
ma che ci volete fare, io devo fare tutto velocemente nell’esatto momento in cui mi viene l’idea, quindi uso ciò che ho a disposizione ed una volta messe in uso, chi ha più avuto voglia di verniciarle J