venerdì 7 ottobre 2011

Venerdì del Libro

Aderendo ad un'iniziativa di HomeMadeMamma anche questa settimana parteciperò a Venerdì del Libro.





Un piccolo libro che può essere di grande aiuto per superare quei momenti di crisi, quando i piccoli di casa non vogliono proprio ascoltare, quando hanno quei periodi ribelli e nervosi, quando tutto diventa una sfida ed un occasione per fare capricci... è capitato anche a voi?


Questo libro illustra i vari metodi educativi dalle sculacciate al silenzio e ne spiega pregi e difetti dando pi utili e pratici consigli per attuare nella propria famiglia le migliori tecniche per superare i momenti di crisi e insegnare qualcosa ai nostri figli.


Non è un libro impegnativo, non è un trattato di psicologia, si tratta proprio di un libro, scritto da un famoso pediatra ad uso e consumo dei genitori.
Come questo vi sono altri libretti che trattano altre problematiche.


Proprio dal libro di oggi ho tratto la citazione con la quale ieri ho partecipato al quiz letterario di Cì.

Buona lettura a tutti e buon fine settimana!


Gli altri partecipanti al Venerdì del libro di questa settimana:


·         Creargiocando (proposta 2)
·         Dove ho visto te
·         Madre creativa
·         Le Kemate
·         Il mondo di Cì
·         Mi mangio l'allergia
·         Slumberland
·         Stelle gemelle
·         Libri ed emozioni
·         Baby Talk
·         Blog Family
·         Mamma moglie donna
·         Il mio grande caos
·         Tra teatro e arte
·         Flaviolandia
·         Ballando con Sofia
·         Cara Lilli

8 commenti:

  1. Tema dolente, la disciplina... chissà se la lettura di un libro così possa davvero aiutare... io con il piccoletto ho qualche problemino... è molto vivace e spesso ama fare il ribelle. Anche la sua sorellina, a dire il vero, in alcuni momenti è indomabile... Dovrò procurarmelo.

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  2. Il titolo proprio non mi ispira, non mi piace il sotttotitolo, di primo acchito non lo leggerei, però se dovessi aver seri problemi con la disciplina potrei rimangiarmi quello che ho appena detto.

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  3. Di primo acchito anche io la penso come Kemate, però capisco che questi libri sono diretti a chi ha problemi che mediamente si connotano così, e quei lettori vuole raggiungere. Avrei detto che fosse di Gordon quella frase, di Brazelton ho letto solo alcuni articoli e viene sempre ccitato da molti degli autori che amo per via della sua grande esperienza e del suo aver posto l'accento sull'osservazione e l'aver dedotto che ci sono nessi innegabili tra come un bimbo viene cresciuto e come si comporta e vivrà il rapporto coi genitori anche in base a come questi ultimi han vissuto la loro infanzia... Sul tema a me è stato molto utile J Juul, e sento il bisogno di rileggerlo perchè devo focalizzarmi su alcune cose che a volte ho difficoltà a spiegarmi. Comunque prima o poi leggerò qualcosa di suo... è che per ora sono in pausa coi libri di pedagogia, per un po'. ciao!

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  4. Beh, un libro che può servire...ci sono momenti di crisi in cui proprio non si sa che pesci prendere coi figli e i loro capricci o le loro marachelle più o meno grandi e serie.
    Però effettivamente il titolo non è dei più riusciti direi, non ispira molto, come dice Kemate.

    Buonissimo fine settimana :-)
    Maris

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  5. Ammetto che il titolo non sia dei migliori e forse, non l'avrei comperato nemmeno io, se l'avessi visto su uno scaffale.
    A me però l'ha consigliato un'amica, me ne ha parlato e ho capito che poteva aiutarmi a fare chiarezza.
    Inoltre, avendolo lei in inglese, mi disse che il titolo aveva a che fare con la disciplina, quindi in rete ho cercato "Brazelton disciplina" ed è uscito il libro.

    Non l'ho usato per "porre limiti" amia figlia, ma per riuscire a farmi ascoltare da lei durante le sue crisi e poi ad evitare di arrivare alla crisi.
    Ch. è entrata nei terrible twos quando la secondogenita aveva 6 mesi, quindi mi son trovata con una neonata gattonante e una toddler decisamente nervosa.
    Quando scattava la "rabbia" Ch. sembrava chiudersi in un mondo tutto suo, nel quale io non riuscivo ad entrare. Il risultato era una bambina urlante che sbraitava anche per mezz'ora e poi crollava esausta, a volte addormentandosi profondamente per 10/15minuti.
    All'inizio ho usato "tolleranza zero" queste cose non si fanno, anche perché non ero affatto abituata ad un simile comportamento dalla mia dolce e ragionevole bambina (ma chi è questa che ha preso il suo posto).
    Tutti a dire: è gelosa della sorella.
    E io pensavo "va bene, e allora?"

    Inoltre Ch. aveva un disturbo del sonno, durante la notte faceva un movimento compulsivo (in ginocchio sul letto) che la portava anche a svegliarsi, a volte anche 7/8 volte per notte.
    Risultato: lei era stanca, io ero stanca e il nervosismo era alle stelle...

    Leggendo questo libro ho trovato un sentiero da seguire, un aiuto nel mettere in pratica quello che era nella mia mente ma che, la stanchezza, non mi permetteva sempre di attuare.

    Un capitolo molto carino riguarda i metodi educativi, lui li suddivide in:
    Metodi che generalmente meritano un tentativo.
    Metodi utili in alcune occasioni ( a seconda del bambino e della situazione).
    Metodi inutili.

    Grazie a tutte di essere passate ed aver lasciato il vostro commento.
    Vi auguro una buona domenica!

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  6. La disciplina è oggi una parola controversa, eppure nella giusta misura se ne sente la mancanza, c'è uno scarso senso del rispetto degli altri e delle regole di convivenza civile, che quantomeno la conoscenza della disciplina sia da evocare. Mi piace meno l'idea di porre limiti a dei bambini e di farlo in modo autorevole... forse lo potrei comprendere se fatto amorevolmente.
    Ma per curiosità lo leggerei. ciao e buona domenica

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  7. Grazie, mi segno il titolo. ho davvero bisogno di una chiave di lettura per per poter capire cosa sta passando Sofia in qs periodo. anche a me tutti dicono sia gelosia ma a me non basta ...

    ciao e buon anno! :-)

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    1. L'ho trovato utile per comprendere alcuni atteggiamenti... anche a me non bastava la giustificazione con la gelosia. Ti capisco.

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