Per il mese di settembre l'argomento di Appuntamenti CreAttivi è CASA ed ecco qui come si possono facilmente trasformare dei rotoli do carta igienica in una comoda poltrona per la Barbie.
Materiale necessario:
- 8 rotoli di carta igienica
- graffettatrice
- una bimba di QUASI 5 anni (mancano ancora 4 giorni al 5° compleanno).
- 1 pennello
- colore a tempera, scelto dalla sopra citata bambina
Lei sembra starci davvero comoda, non trovate?
Questa poltrona si andrà ad aggiungere all'armadio che già è stato fatto e presto arriverà qualcos'altro per andare ad arricchire l'appartamento della Barbie... che comunque ha già una piscina!
Oggi vorrei segnalarvi una Onlus speciale, che so occupa di coloro che una casa non ce l'hanno e che hanno bisogno di aiuto da parte di tutti noi.
La Ronda della Carità di Verona
La Ronda della Carità a Verona è stata costituita il 14 Febbraio 1995 per iniziativa di un piccolo gruppo di amici che sentivano il desiderio di dedicare parte del proprio tempo di vita a quegli uomini e donne che vivono in una situazione di grande povertà.
È un associazione di volontariato che ha la volontà di assistere, sostenere, soccorrere e prendersi cura dei barboni e di tutti coloro che vivono la propria vita ai margini della strada. È stata denominata "amici di Bernardo" in memoria di Bernardo, un uomo che è morto in una notte gelida dell'inverno 1995, mentre dormiva nei pressi della stazione di porta Nuova.
La motivazione che muove la Ronda della Carità è la necessità di garantire la sopravvivenza quotidiana e di soddisfare i bisogni primari di chi non è in grado di provvedervi da solo.
L'intenzione del associazione è anche quella di essere, per tutti costoro, un punto di riferimento notturno e diurno per qualsiasi urgenza e bisogno. I senzatetto sanno che se stanno male, se vogliono imboccare un percorso diverso, se cercano una qualsiasi sistemazione possono contare sull'aiuto della Ronda della Carità e dei suoi volontari.
L'impegno concreto dei volontari è di girare tutte le notti per le strade della città, dove sono soliti accamparsi e dormire i senzatetto, per portare loro un briciolo di affetto, un po' di calore umano, indumenti e biancheria pulita, delle coperte per coprirsi, un po' di cibo e di bevande calde, l'assistenza che di volta in volta si rende necessaria. È un'attività semplice, che richiede pochi mezzi ma tanta attenzione e premura verso gli ultimi, i poveri, coloro che apparentemente non contano nulla. Non è per caso, ma ha un profondo significato il fatto che il servizio si svolga nel cuore della notte, quando tutto tace, tutti gli altri servizi pubblici o di volontariato sono chiusi, e chi non ha casa si ritrova immerso nella solitudine e nel silenzio della propria miseria.
Non solo: la Ronda ha scelto di andare verso i barboni, di raggiungerli là dove si sono accampati, nei loro nascondigli cittadini, nei loro ripari di fortuna, negli angoli più bui e impensati. E' un gesto simbolico che vuole esprimere il rispetto e la considerazione umana nei loro confronti.
Un altro impegno della Ronda della Carità è sostenere i nuclei familiari poveri, con aiuti concreti come beni di prima necessità: vestiario, viveri, utensili per la casa, ecc.
Lo spirito che anima la Ronda della Carità è quel sentimento d'amore universale che pervade l'intera esistenza umana, che ne è il sapore e che inonda di significato tutto quello che succede. Un amore percepito come forza interiore, dai contorni sfumati, dal colore indefinito, dalla forma misteriosa, ma intessuto da un'infinità di piccoli segni e di semplici gesti quotidiani. E allora l'esperienza di volontariato fluisce in un dare e un ricevere continuo, ogni volta che si da qualcosa c'è qualcos'altro che torna indietro, in un inevitabile processo di crescita e di arricchimento reciproco. È dando che si impara a ricevere, è ricevendo che si impara a dare, è aprendosi agli altri che ci si apre a se stessi, è amando se stessi che si può amare gli altri.
È un associazione di volontariato che ha la volontà di assistere, sostenere, soccorrere e prendersi cura dei barboni e di tutti coloro che vivono la propria vita ai margini della strada. È stata denominata "amici di Bernardo" in memoria di Bernardo, un uomo che è morto in una notte gelida dell'inverno 1995, mentre dormiva nei pressi della stazione di porta Nuova.
La motivazione che muove la Ronda della Carità è la necessità di garantire la sopravvivenza quotidiana e di soddisfare i bisogni primari di chi non è in grado di provvedervi da solo.
L'intenzione del associazione è anche quella di essere, per tutti costoro, un punto di riferimento notturno e diurno per qualsiasi urgenza e bisogno. I senzatetto sanno che se stanno male, se vogliono imboccare un percorso diverso, se cercano una qualsiasi sistemazione possono contare sull'aiuto della Ronda della Carità e dei suoi volontari.
L'impegno concreto dei volontari è di girare tutte le notti per le strade della città, dove sono soliti accamparsi e dormire i senzatetto, per portare loro un briciolo di affetto, un po' di calore umano, indumenti e biancheria pulita, delle coperte per coprirsi, un po' di cibo e di bevande calde, l'assistenza che di volta in volta si rende necessaria. È un'attività semplice, che richiede pochi mezzi ma tanta attenzione e premura verso gli ultimi, i poveri, coloro che apparentemente non contano nulla. Non è per caso, ma ha un profondo significato il fatto che il servizio si svolga nel cuore della notte, quando tutto tace, tutti gli altri servizi pubblici o di volontariato sono chiusi, e chi non ha casa si ritrova immerso nella solitudine e nel silenzio della propria miseria.
Non solo: la Ronda ha scelto di andare verso i barboni, di raggiungerli là dove si sono accampati, nei loro nascondigli cittadini, nei loro ripari di fortuna, negli angoli più bui e impensati. E' un gesto simbolico che vuole esprimere il rispetto e la considerazione umana nei loro confronti.
Un altro impegno della Ronda della Carità è sostenere i nuclei familiari poveri, con aiuti concreti come beni di prima necessità: vestiario, viveri, utensili per la casa, ecc.
Lo spirito che anima la Ronda della Carità è quel sentimento d'amore universale che pervade l'intera esistenza umana, che ne è il sapore e che inonda di significato tutto quello che succede. Un amore percepito come forza interiore, dai contorni sfumati, dal colore indefinito, dalla forma misteriosa, ma intessuto da un'infinità di piccoli segni e di semplici gesti quotidiani. E allora l'esperienza di volontariato fluisce in un dare e un ricevere continuo, ogni volta che si da qualcosa c'è qualcos'altro che torna indietro, in un inevitabile processo di crescita e di arricchimento reciproco. È dando che si impara a ricevere, è ricevendo che si impara a dare, è aprendosi agli altri che ci si apre a se stessi, è amando se stessi che si può amare gli altri.
carinissima!
RispondiEliminasegnalazione interessante, ciao!