The Ides of March

Ieri sera il Comandante ed io siamo andati a vedere The Ides of March di e con George Clooney alla 68° Mostra del Cinema di Venezia.


Il film ci è molto piaciuto, sia la trama che la regia.
Premetto che non sono un appassionata di cinema... per quello c'è il Comandante, quindi non intendo fare una recensione del film, ma solo scrivere due righe per dirvi la mia opinione.
Un triller politico dove la propaganda politica per un mondo migliore va a braccetto con la corruzione.
Durante il film si pensa come sarebbe facile giocare a carte scoperte, come sarebbe molto più onesto... ma non lo si può fare se si è in corsa per la Casa Bianca!
Da questa necessità di nascondere, nasce il marcio che rende un uomo corrotto.


Clooney alla conferenza stampa ha detto:

Il mio non è un film politico, ma personale. Racconto come vendere l’anima per un obiettivo…Quasi tutti i politici utilizzano la ricchezza come arma di seduzione…The Ides of March non sarebbe un film da consigliare a Dominique Strauss-Khan…Comunque ogni paese ha il suo scandalo sessuale.

La cosa bella della Mostra è l'ambiente, l'aria che si respira, le persone che girano attorno all'evento.
Vivendo qui sull'isola, la Mostra ha sempre fatto parte della mia vita, prima nei racconti dei miei genitori, di quando erano giovani, quando si vestivano eleganti, se ricevevano qualche biglietto omaggio, per andare a vedere qualche film in versione integrale tipo Rocco e i suoi fratelli. Perché la censura era bandita dalla Mostra!

Poi da ragazzina potevo assaporare l'atmosfera gironzolando tra il Palazzo della Mostra e l'Hotel Excelsior alla caccia di volti noti... fino ai 18 anni niente film!

Una volta raggiunta la maggiore età è cominciata la frequentazione delle sale a volte come imboscati perché le maschere erano amici (ora con internet e le aziende che si occupano del servizio d'ordine non è più possibile ma una volta tutto era più naif!), perché per accedere all'Arena ( che una volta era uno spazio all'aperto) bastava scavalcare una rete dopo l'inizio del film e, se non disturbavi e ti sedevi per terra nessuno ti diceva nulla.

A volte con biglietti omaggio perché agli amici ne avanzavano sempre.

Una volta stavo correndo con due amiche, si è affiancata una macchina della Rai e un signore ci ha allungato 3 biglietti omaggio per quella sera... abbiamo interrotto l'allenamento e siamo corse a casa!

Un'altra volta un amico direttore di uno stabilimento balneare mi ha regalato 2 biglietti per la Sala Grande a mezz'ora dall'inizio del film: mi sono trovata in jeans e t-shirt seduta in platea a 6 posti di distanza da Sigourney Weaver!

Ho visto un sacco di bei film... ma anche delle cose noiosissime che costringevano metà della platea ad andarsene prima della fine.
Da ragazzi pensavamo che certi registi sarebbero dovuti andare all'Arena e non in Sala Grande, sarebbero dovuti andare a sentire la reazione del pubblico pagante e non di quello invitato dalle autorità che applaudiva per gentilezza!

Un'altra cosa interessante della Mostra riguarda l'abbigliamento.
Ai tempi dei miei genitori ci si vestiva eleganti per andare a vedere un film in prima visione, ora ci sono due correnti di pensiero:
chi si veste elegante e chi dimostra la sua passione cinefila vestendosi in modo alternativo!
Ieri sera lo spettacolo è iniziato mezz'ora prima che si spegnassero le luci, è stato uno spasso vedere le mise  adottate per l'occasione: mi sarei dovuta portare la macchina fotografica!

Questa sera andiamo a  vedere Carnage  poi a seguire W.E. il film di Madonna!