Un libro di cui si è tanto parlato in rete così ho deciso di leggerlo, senza prima vedere nessuna recensione, incuriosita dallo scalpore che aveva suscitato negli Stati Uniti, patria di questa madre cinese.
di Amy Chua
La presentazione è questa:
“La”mamma tigre” crede che il modo migliore per proteggere i suoi figli non sia rassicurarli continuamente, assecondarne le predisposizioni, evitare loro difficoltà per non intaccarne l’autostima, bensì promuovere i valori dell’abnegazione, della necessità di puntare sempre all’obiettivo più alto, per arrivare a una sicurezza personale di cui poi nessuno riuscirà più a privarli.”
Poi leggendo il libro ho capito che, in realtà, si trattava solo di un gran affare per la scrittrice... 18€ li ha incassati anche da me!
Devo ammettere che se, i principi di questa mamma sono in sintonia con i miei, il modo in cui dice di averli applicati non lo è.
Non credo che lei si sia realmente comportata così come ha scritto nel libro, con tutti gli eccessi che racconta e di cui sembra andare fiera... mi pare strano che, in un paese come gli stati Uniti, i servizi sociali non siano intervenuti.
Credo molto più probabile che il comportamento di questa mamma non sia stato così eccessivo come le piace raccontare.
Oltre ai contenuti, che mi sembrano un po' romanzati, direi che anche la forma non è un granché, la narrazione è un po' noiosa, si legge velocemente perché non si vede l'ora di finirlo... per toglierselo dai piedi e non sentire più la vocetta di questa mamma cinese petulante che crede di appartenere ad una razza superiore in quanto ad educazione dei figli, mentre non si rende conto che non ha fatto nulla di più di quello che han fatto i nostri genitori... almeno quelli europei!
Insomma non ha scoperto nulla, la disciplina, l'impegno e la buona educazione credo abbiano sempre fatto parte della vita dei genitori qui nel vecchio continente, non so se in America le cose stiano diversamente.
Cara Amy, se fossi vissuta in Italia non avresti fatto tutto quello scalpore e forse avresti venduto meno copie ;)
Un'amica, alla quale ho prestato il libro, mi ha chiesto "Secondo te la mamma tigre ha vinto o perso?"
Voi che ne pensate?
Altri blog partecipanti:
Vediamo qualche volta se le sue figlie scrivono un libro. Figlie di la mamma tigre.
RispondiEliminaIo sono in Boston e quando e uscito questo libro ho visto tante interviste con la mamma e c'era molto conversazione e tanti personi non potevano credere che una mamma potesseri cosi. La disciplina era troppo forte per leggere per alcuni genitori. Io non posso credere quando sento che lei non cambiasse quello che ha fatto. Ci sono molto figli che sono adulti che sono in therapy perche avevano un mamma tigre.
Exactly!
RispondiEliminaMaybe one day her daughters will write a book to explain the other effects that can have an education so strict... the downside!
Actually I do not think she has behaved exactly as he writes in the book, I think she emphasized and exaggerated it to make it more interesting.
At the end of the book the daughters have commented that this book would talk of her as mom and would not speak of them as daughters, seemed like a self-celebration of his talent and the belief that the Chinese mothers (Eastern in general) are better than Western.
If his book was intended as a critique of general laxism, I can agree, but I do not think she really behaved that way, she has really had the excesses of behavior mentioned in the book!
Cara Monica:) io invece le recensioni le avevo lette e ho evitato perchè conosco benissimo quel genere di libri!
RispondiEliminaHo scritto qui cosa ne penso http://ilmiograndecaos.blogspot.com/2011/06/il-ruggito-della-mamma-tigre-amy-chua.html (era un VdL di qualche tempo fa)
E non credere ci sono mamme così e davvero poi finiscono in terapia da adulti...
ciao
scusa ho scritto di fretta "E non credere ci sono mamme così e davvero poi finiscono in terapia da adulti...
RispondiElimina" = E non credere esagerasse (io non ho letto ma immagino perchè ho letto altro del geere), purtroppo ci sono mamme così e davvero poi i loro figli finiscono in terapia da adulti...
Volevo aggiungere che spesso si dividono i genitori in "severi" o "lassisti", ma esiste una terza categoria: quelli che educano con amore, rispetto e responsabilità.
Ciao
Non ho letto il libro ma mi ha incuriosito molto perchè ho letto qua e là diverse recensioni. Però non credo mi piacerebbe, soprattutto dopo aver letto anche la tua recensione. Niente forma, narrazione noiosa, mi sa che non fa proprio per me. Anche se continuo ad essere curiosa!
RispondiEliminaNon posso che concordare. Direi che il fatto più sconcertante è che la scrittrice sia anche insegnante in una prestigiosa Università statunitense. Ecco, ci si aspetterebbe che la voce narrante fosse, come dire, un po' più intelligente?Un po' iù versata, cioè,nella comprensione del mondo e delle persone che la circondano..deb
RispondiElimina@Cì: una lettura inutile, l’avessi saputo non avrei speso soldi ne tempo. Come dite tu e Luisa, poi i figli vanno in terapia da adulti. Immagino che lei si sia comportata come ha descritto ma non credo agli eccessi che ha scritto, penso l’abbia fatto per vendere meglio e perché tutto sommato le sarebbe piaciuto essere riuscita a comportarsi così. Si nota un continuo autocompiacimento nelle sue parole.
RispondiEliminaLei parla di genitori lassisti ( e ce ne sono) ma credo che la maggior parte di noi cerchi di trasmettere ai proprio figli un ‘educazione e dei valori che per noi sono importanti senza dover annullare la personalità dei propri figli.
@Pollon: non ti piacerebbe… chiedi a Deb (ultimo commento) ha interrotto la lettura dopo poco perché era insopportabile, poi l’ha ripresa… ma vedi quello che scrive!
@Deb: però i suoi allievi sono rimasti sconcertati dai biglietti che lei lasciava alle figlie… forse siamo davanti ad un “dottor Jekyll e mr Hyde” in gonnella ed occhi a mandorla?
Prometto che, il prossimo libro che ti passo sarà migliore!
si legge velocemente perché non si vede l'ora di finirlo... non potevi usare frase più efficace di questa per rendere l'idea... secondo me ha perso in partenza, questa mamma! libro da evitare!
RispondiEliminaGià, penso che hai ragione. Non è un libro che fa per me. Lo inserirò nella lista dei libri da non leggere :-)
RispondiElimina@Stefania: sì davvero, urta i nervi la sua petulanza. Anche secondo me ha perso.
RispondiElimina@Pollon: Già, puoi decisamente impiegare il tuo tempo in attività migliori ;)
anche io l'ho letto dei risvolti li ho trovati interessanti ciò non toglie che una mamma così l'avrei uccisa!
RispondiEliminahttp://www.blogfamily.it/2333_il-ruggito-della-mamma-tigre/
@supermamma: infatti, la disciplina e il sacrificio per ottenere un risultato sono necessari, ma non credo alla necessità di simili pazzie... inoltre resto dell'idea che abbia esagerato nello scrivere.
RispondiEliminaTi pare possibile che questa potesse portare via da scuola la figlia due ore prima ogni volta che c'era ginnastica, recitazione o qualche altra materia che lei ritenesse un'inutile perdita di tempo? Senza che gli organi competenti dicessero nulla?
Mah...
Certo un po' di disciplina ci vorrebbe, per il bene dei bambini, per insegnare loro ad ottenere dei risultati con la perseveranza e non volere tutto subito senza impegno.
Stamattina un bambino di 6 anni mi ha detto "ah beh,se devo fare quello che vuoi tu allora guarda che vado via e non faccio più nuoto" e io gli ho risposto "no, il punto è che se non fai quello che dico io, IO non ti insegno più nuoto" e lui indispettito "allora va bene, me ne vado" e io "no, tu finisci la lezione perchè hai chiesto di farla, è stata pagata, io ho preso un impegno e tu anche e ora lo rispetti... poi da domani non vieni più"
Il bambino ha finito la lezione e poi avrebbe voluto contrattare per le altre lezioni, per la serie "voglio fare nuoto, ma non mi va di fare gli esercizi che mi fai fare tu perché non mi riescono e poi tu non mi spieghi bene"
Ecco il punto, un bambino abituato a mollare alla prima difficoltà, gli ho spiegato "non ti posso insegnare nulla se tu non sei disposto ad impegnarti ed a provare finché le cose non ti vengono bene, se ti arrendi subito non arriverai da nessuna parte"... Il bambino era perplesso e molto contrariato, ha deciso che lui sapeva nuotare a modo suo e che non gli servivano le mie lezioni e che era colpa mia se lui non riusciva a fare gli esercizi.
La mamma è preoccupata perché anche a scuola reagisce così ogni volta che non riesce a fare qualcosa si arrende e si arrabbia, è sempre colpa degli altri: a settembre andrà in prima elementare!!!
Ecco, un po' di MadreCinese che ti spiega che così non otterrai nulla, farebbe un gran bene.
Ma non serve andare in Cina, basta guardare la generazione dei nostri genitori, ci hanno insegnato il rispetto per il lavoro e l'impegno.