Non c'è nulla di più bello che vedere un bambino superare le proprie paure ed avvicinarsi all'acqua in modo sereno per poter finalmente apprendere lo stile.
Questo sarebbe potuto essere il mio lavoro, se la paga non fosse stata da miseria: non ci si pagavano le bollette!
Almeno non qui dove vivo io, la piscina comunale pagava una miseria e solo in ritenuta d'acconto... per la serie se ci sei lavori, se ti ammali, non vieni pagato perché prendo qualcun'altro per sostituirti e pago lui!
Se avessi potuto contare su uno stipendio base, anche il minimo sindacale, avrei certamente continuato... invece ho dovuto cercare un lavoro "vero" che mi permettesse di portare a casa uno stipendio mensile decente.
Vent'anni fa è cominciato l'amore per questo lavoro... l'amore per il nuoto era sbocciato in me all'età di 6 anni, improvvisamente, un'estate mi sono accorta che sapevo nuotare, anche dove non toccavo e che non avevo più paura, anzi ero felice in acqua!
Dicevo, vent'anni fa mi iscrissi al corso per istruttori: tre mesi di corso teorico, due lezioni settimanali di 3 ore e poi 40 ore di tirocinio in piscina affiancando istruttori più esperti.
E poi finalmente il mio primo corso!
Un pomeriggio, in piscina, mi si avvicina la direttrice di vasca e mi dice:
"Senti, quell'istruttrice se ne va, lo prendi tu il suo corso?"
Non stavo nella pelle dalla gioia, un gruppetto di nanetti di 4 anni, in costume da bagno, attaccati al bordo della piscina che aspettavano istruzioni da me... li ho guardati, ho sorriso, mi sono presentata ed ho chiesto i loro nomi e poi... poi come per incanto dalla mia mente e dalla mia bocca sono scaturite istruzioni, esercizi, giochi, spiegazioni... le cose studiate al corso, le esperienze a bordo vasca affiancando altri istruttori, la mia passione per questo sport e i ricordi di quando ero piccola, tutto questo aveva contribuito a creare l'istruttrice di nuoto che stava tenendo quella lezione con una gioia ed una serenità tale da far credere che non avesse fatto altro in vita sua.
Alla fine della lezione si avvicina la direttrice di vasca e mi dice "Non credevo te la cavassi così bene, a questo punto non ho bisogno di cercare una sostituta, le prendi tutte tu le ore della ragazza che se ne va? Sono 4 lezioni per 4 pomeriggi la settimana, cominci subito!"
E' stato bello, non solo quel primo giorno, anche gli altri 9 anni che son seguiti.
D'estate poi con una collega avevamo organizzato anche una scuola nuoto in mare ed anche quella è stata una bella esperienza, completamente diversa dalla piscina sia per ambientazione che per numero di utenti.
durante le lezioni in mare avevamo al massimo 3 bambini ciascuna, in piscina ti ammollano 13/14 bimbetti alla volta... anche se al corso ti spiegano che non si può fare lezione a dei bambini piccoli in gruppi superiori ai 7!!!
L'estate scorsa, una signora mi ha vistao fare lezione di nuoto a mia figlia Ch. e mi ha chiesto se potevo aiutare una sua amica che cercava lezioni di nuoto per i suoi figli... e così è ri- cominciata l'avventura.
Funziona sempre allo stesso modo, cominci con un paio di allievi, le mamme ti notano, scrutano la lezione e poi vengono a chiederti se puoi insegnare anche ai loro figli!
E così anche quest'estate un bel gruppetto di bambini sta imparando qualcosa di più sul nuoto.
Viviamo circondati dall'acqua, trascorriamo l'intera estate sulla spiaggia: non saper nuotare può essere davvero pericoloso!
La cosa più importante da insegnare è l'acquaticità: far sentire il bambino a proprio agio dentro l'acqua in qualsiasi posizione e condizione.
In questo il mare aiuta: le onde, la temperatura che varia, le alghe, l'acqua torbida... è decisamente il posto migliore dove familiarizzare con l'elemento acqua, soprattutto le spiagge dell'adriatico, con il loro fondale sabbioso e le acque basse.
- chiedete al bambino di prendere dell'acqua con la bocca e spruzzarla a fontanella
- chiedetegli di farvi vedere come ci si lava la faccia con l'acqua di mare
- fategli fare delle bolle nell'acqua immergendo la bocca
- poi passate a far fare le bolle col naso
A questo punto bisogna cercare di far immergere l'intera faccia dentro l'acqua... possibilmente con un gioco, in modo che il bambino non se ne renda conto.
Portate il bambino nell'acqua che gli arriva alle ginocchia e chiedetegli di raccogliere degli oggetto sul fondo (alla decathlon ci sono dei cerchi zavorrati, ma potete usare conchiglie o sassolini o qualsiasi cosa non galleggi), ogni vota che riesce a raccogliere un oggetto, spostate il successivo nell'acqua un po' più alta... poco alla volta, preso dal gioco, il bambino immergerà la testa per riuscire a raggiungere gli oggetti.
A questo punto, dovrete ricordargli due cose:
- fare le bolle ogni volta che immerge la testa (importante per gettare le basi della respirazione)
- tenere la faccia rivolta verso l'oggetto da pescare (obbligandolo così a tuffarla in acqua) spiegandogli che, se non guarda quello che fa, non ci riuscirà ad afferrare l'oggetto.
Un'altro gioco che facevo con i bimbi più piccoli era di colorare con la sabbia del mare le figure di un libretto galleggiante.
Avete presente quei libretti da bagnetto?
Portatene uno in acqua con voi e chiedete al bambino di raccogliere la sabbia dal fondo e di colorare le varie figure del libro... anche qui, ad ogni risultato conseguito, spostatevi verso l'acqua più fonda.
Spero di essere stata utile a chi vuole iniziare a far famigliarizzare il proprio bambino con l'acqua...
alla prossima lezione!
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Che bello! Non sapvo che tu facessi queste lezioni ai bambini piccoli.....mi sembra così interessante e stimolante, brava!
RispondiEliminaIo al tuo contrario sono un pò negata in acqua.....sarà che non ho mai incontrato una dolce e simpatica istruttrice come te nella mia vita? mi sa di si!!!
Comunque mi annoto i tuoi consigli pratici: mi potranno essere utili per i mei figli ;-)
GRAZIE!!!
Bacioni,
Maris
bellissimo post!
RispondiEliminaChe bello.
RispondiEliminaSai che anch'io sono (stato) istruttore di nuoto? Nel 1991 ho preso il brevetto di Assistente Bagnanti, nel 1992 quello di istruttore (poi anche il 2° liv, non ricordo l'anno). Ho insegnato 10 anni, fino a poco dopo la laurea. Pensa che il mio primo allievo, Roberto, è stato il mio ultimo collega in piscina. Forte no?
E adesso non sai che soddisfazione portare i piccoli in piscina
Molto interessante! proveremo sicuramente, grazie!
RispondiEliminagrazie!!!! grazie mille!
RispondiEliminaGrazie, molto interessante!
RispondiEliminaWOOW, quanto entusiasmo!
RispondiEliminaNon me l’aspettavo, non mi resta che proseguire con le lezioni di nuoto anche sul web oltre che in mare.
@Maris: innanzitutto buone vacanze, mi sa che sei già al mare!
Insegno nuoto a bambini di ogni età, questa mattina presto avevo una mamma a lezione, l’anno scorso c’è stato un papà… le allieve più piccole sono state due gemelline di 2 anni e mezzo (uno spasso!) che entravano in acqua con mamma e papà (si fa così anche in piscina fino ai 3 anni).
Oggi ho portato un bambino di 9 anni a nuotare nell’acqua dove non toccava lui e neppure io, considerato che 5 settimane fa non sapeva nuotare, eravamo entrambi felicissimi del risultato!
Credo che tu possa fare molto con i tuoi bambini per l’acquaticità, per l’ambientamento nell’acqua, è una cosa che i genitori possono fare seguendo qualche piccolo consiglio.
@StimaDD: grazie ^___^
@El_Gae: si, lo so, me lo avevi detto in risposta ad un mio commento e devo ammettere, che dopo la tua risposta, mi è venuta voglia di scrivere questo post.
“sai che anche io sono (stato) istruttore di nuoto”… vorrei dissentire: tu SEI istruttore di nuoto, poi se al momento non eserciti non importa, questo non cambia la sostanza… è come per i carabinieri “semper fidelis” ;)
@Cocchina: fammi sapere come va con lo Svizzero e l’Anarchico … se ci sono domande sono qui!
@Vogliounamelablu: ma prego! Alla prossima lezione ;)
@Robin_Dovehovistote : prego, spero di essere stata utile, D è piccolino e verrebbe comunque in acqua con te anche se lo portassi a frequentare un corso in piscina, quindi puoi fare tranquillamente da sola… senza l’ansia dell’istruttore che ti guarda e la competitività delle altre mamme… sentivo delle frecciatine provenire dai corsi mamma-bebè!
Ieri il mio Jedi è stato ad una festa di compleanno in piscina: avrei voluto andare anche io con il fratellino (amante dell'acqua fin da piccolissimo), ma la febbre del weekend me l'ha impedito. Così l'ha accompagnato e ripreso il papà: è rimasto da solo con i suoi amichetti (8 anni) e l'istruttrice e pare si sia divertito un sacco!
RispondiEliminaNon so se sia stato l'unico a non saper nuotare, sta di fatto che sono andati anche nella piscina grande e ha nuotato con il salamotto galleggiante. Ha pure fatto un tuffo, incredibile!!!
Non so se vorrà mai imparare a nuotare, ma intanto si è divertito e ha visto l'acqua con occhi diversi :-)
intanto ha sperimentato l'ambiente acqua ... poi si vedrà!
EliminaDove vivo io imparare a nuotare è un must, ma magari per voi è diverso!