venerdì 12 marzo 2021

Venerdì del Libro: "Changer l'eau des fleurs"

 Il mio primo libro in francese!


Oggi voglio parlarvi di questo romanzo, un caso letterario direi, un grande successo di pubblico. Ha spopolato in tutti i gruppi Facebook che trattano di libri e per questo me ne sono tenuta lontana per molto tempo. Dopo la "fregatura" dei Florio, non mi andava di sorbirmi un altro libro noioso e superficiale. 

Poi un giorno, grazie ad un post di un club del libro, ho scoperto che la versione originale del libro era in francese. Così ho preso la palla al balzo ed ho deciso di leggerlo, non fosse altro che per migliorare la conoscenza della lingua.

Invece è stata una bella sorpresa!

Una storia al femminile raccontata con delicatezza, la penna di Valérie Perrin ci accompagna a scoprire le sofferenze, le gioie, la crescita, il riscatto... della protagonista e di altre donne. Ci racconta un modo di vivere la vita tutto femminile, un modo diverso di affrontare quello che la vita ci offre. 

Violette Toussaint,  guardiana del cimitero, con la quale i visitatori sono abituati a confidarsi. Il piano terra della sua casa è un luogo accogliente e ristoratore, dove si può sempre bere una tazza i te ed essere ascoltati.

Ma chi è Violette, come è arrivata là? Questo lo scoprirete leggendo il libro.

Con questo post partecipo (dopo tanto)  al   Venerdì del Libro di Homemademamma 


giovedì 11 marzo 2021

Crêpes di ceci ripiene di indivia belga



Lavate e tagliate in quarti l'indivia belga, grigliatela su una piastra o cuocetela in padella con pochissima acqua, finché non sarà diventata leggermente morbida.

Per le crêpes di ceci vi serviranno 130 gr di farina di ceci da mescolare a 300 ml di acqua.

Aggiungete 1 cucchiaio di olio EVO e un cucchiaino di sale.

Mescolate bene fino ad eliminare i grumi.
Lasciate riposare l'impasto 15 minuti e mescolare di nuovo: in questo modo sarete sicuri di aver eliminato ogni grumo e di avere un impasto liscio. 
A questo punto si può già procedere alla cottura delle crêpes,  ma se avete tempo sarebbe meglio far riposare l'impasto un paio d'ore.

Prendere una padellina antiaderente, scaldarla bene, ungerla leggermente e versare un po' d'impasto in modo da ottenere uno strato sottile.
Quando sarà agevole staccare la crêpe, giratela e cuocetela dall'altro lato.

Farcite la crêpe con l'indivia e servitela accompagnata da un insalata mista.

Il sapore amarognolo dell'indivia si sposa benissimo con quello delicato dei ceci.

 

Piccola curiosità sull'origine della coltivazione di questa verdura.

Nonostante in Italia sia conosciuta come Indivia Belga, è del tutto casuale che la sua coltivazione  sia arrivata in Belgio.

Fu il Monsieur Béziers, un contadino, che la scoprì casualmente. Nascose le radici selvatiche dell'indivia nella sua cantina sotto una coperta di terra, per evitare di pagare le tasse. Al riparo dalla luce, è lì che cresce questa pianta! Questa scoperta risale alla metà del XIX secolo (1850). I belgi la chiamavano Witloof, che in fiammingo significa: foglio bianco. Questo ortaggio è arrivato in Francia una ventina d'anni dopo con il nome di "indivia di Bruxelles".


L'indivia è un ortaggio fragile, che può essere conservato in un luogo fresco, al riparo dalla luce.

L'indivia è un ortaggio ipocalorico e ricco di sostanze nutritive che può essere gustato in autunno e in inverno, vediamo le sue qualità:

Digestione

Circa 100 grammi di indivia cruda contengono solo 17 calorie, ma forniscono 6 grammi di fibra alimentare. La fibra aiuta il corpo a digerire bene prevenendo la stitichezza. È ideale per gli intestini pigri. Il suo leggero sapore amaro garantisce il corretto funzionamento della cistifellea. È anche ottima per il nostro fegato, garantendo la produzione di succhi gastrici.

Da una mano al cuore

Si ritiene inoltre che riduca il rischio di malattie cardiache e aiuti le persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2 a controllare i livelli di zucchero nel sangue, lipidi e insulina. L'indivia fornisce anche potassio, minerale coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna. Si consiglia alle persone ipertese di mangiare l'indivia.

Colesterolo

La fibra solubile, che si trova nell'indivia, può aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo abbassando il livello di lipoproteine ​​a bassa densità, o colesterolo "cattivo". Gli studi hanno suggerito che la fibra possa avere altri benefici per la salute del cuore, come ridurre la pressione sanguigna e ridurre l'infiammazione.

Ossatura

L'indivia è un'importante fonte di vitamina K, che viene utilizzata per trattenere il calcio nella massa ossea. Assumere abbastanza vitamina K può aiutare a ridurre l'ipercalciuria, un eccesso di calcio nelle urine.

Gli occhi

Ricca anche di beta-carotene, l’indivia è utile anche per la salute della vista. Questo perché il beta-carotene può essere convertito in vitamina A e questa vitamina aiuta a combattere prurito agli occhi, ulcere oculari e secchezza oculare.

 Il cervello

Diversi componenti dell'indivia, come il potassio, la vitamina B9 e vari antiossidanti sono riconosciuti per i loro benefici neurologici. Il potassio è stato collegato all'aumento del flusso sanguigno al cervello e all'aumento della cognizione, della concentrazione e dell'attività neuronale.

La gravidanza

La vitamina B9, nota anche come acido folico e contenuta nell'indivia, svolge un ruolo essenziale nello sviluppo del feto nelle donne in gravidanza.

Diuretica

L'indivia è ricca d'acqua (95%), è un ottimo diuretico. Elimina le tossine dal corpo. Inoltre il potassio miscelato con il sodio la rende un ottimo depuratore del corpo e delle vie urinarie, infatti è indicata come trattamento per la cistite o per le persone che non urinano a sufficienza.

Un’alleata durante la dieta

L'indivia apporta solo 17 kcal / 100 gr e 0,2 grassi. Questo ortaggio leggero è perfetto per integrare le diete ipocaloriche. Inoltre, dà rapidamente una sensazione di sazietà.

Un antiossidante

È ricca di antiossidanti, che neutralizzano i radicali liberi e proteggono l'organismo dall'invecchiamento, dall'insorgenza di malattie cardiovascolari e da alcuni tipi di cancro. Contiene anche quantità minori di vitamina A sotto forma di beta-carotene, che combatte l'invecchiamento precoce delle cellule.


lunedì 8 marzo 2021

Olio Essenziale di Menta

 Gli olii essenziali sono la parte profumata e volatile (attenzione a chiudere bene le boccette!!!) estratta dalle piante: insomma il  profumo della pianta.

Il primo olio essenziale col quale siamo tutti entrati in contatto è sicuramente quello del mandarino che ci profuma le mani ogni volta che ne sbucciamo uno.

L'olio essenziale si presenta in forma liquida, oleosa ma non sono grassi (quindi non come l'olio di oliva, di semi...) infatti evaporano.

Sono più leggeri dell'acqua e non si mescolano ad essa, per la loro applicazione spesso viene usato un olio vettore, come ad esempio l'olio di mandorla. Viene usato un olio vettore perchè a volte possono risultare irritanti per la pelle, se usati puri.

Vengono definiti antibiotici naturali dall'aromaterapia.

Nonostante ne vengano ovunque decantate le ottime qualità, bisogna anche aggiungere che non sempre la loro applicazione è indicata, meglio evitare di usare gli o.e.

Durante la gravidanza (almeno i primi tre mesi), durante l'allattamento, per i bambini prima dei 6 anni, per persone che stanno subendo dei trattamenti o che soffrono di problemi di tiroide e per chi soffre di epilessia.

Possono anche essere usati in cucina!




Tutti conosciamo la menta, in ogni mercato o supermercato ci sono in vendita piantine nel reparto ortofrutta. Le foglie lanceolate e dentellate emanano un forte odore e se strofinate tra le dita il profumo piacevole persiste.
La menta è coltivata un po' ovunque, ma la Menta Piperita è tipica delle zone temperate. 
la qualità e la quantità di olio essenziale che si riesce a distillare dalle piante dipende molto dal suolo sul quale crescono
In Italia si produce menta di ottima qualità in Piemonte, vicino a Torino.

Si tratta di una pianta molto antica, se ne hanno notizie già dalle tombe degli egizi, e viene citata anche nel testo medico più antico: il Papiro Erbes  (1550 a.C.) come rimedio per lo stomaco.
Sia l'ayurveda che la medicina cinese l'hanno sempre lodata per le proprietà digestive.
Nel Medioevo anche Santa Ildegarda, famosa erborista, raccomandava l'uso di questa pianta contro la cattiva digestione e la gotta.

Oggigiorno, in alcuni paesi, viene servita come infuso alla fine di un pasto per favorire la digestione.

L'o.e. di Menta può essere usato per alleviare traumi (senza ferite), dolori, disturbi digestivi e alito cattivo, è un tonico nervoso che ridona energia.
Il suo profumo è piuttosto forte, però è al contempo fresco e risulta piacevole. 
il sapore piccante e intenso è lascia in bocca un senso di freschezza anche se un po' anestetizzante... l'avrete già sperimentato con delle caramelle alla menta molto forte.

Dalla pianta si ricava molto olio, quindi non è mai troppo caro, anche se è sempre meglio assicurarsi della provenienza e scegliere ditte biologiche.

Assieme all'o.e. di Lavanda è uno degli olii da tenere in casa, come pronto soccorso in caso di dolore, va applicato subito per un effetto rapido e duraturo.

In caso di stanchezza, una goccia su una zolletta di zucchero, posta sotto la lingua può aiutare la concentrazione ... mentre in dosi elevate può disturbare il sonno.

Si prende per via cutanea o orale (attenzione che sia edibile), si può anche inalare, mettendo qualche goccia nell'acqua del diffusore.

Ottimo rimedio per il mal di testa:
  • applicarne due gocce sulle tempie (facendo ben attenzione a rimanere lontani dagli occhi).
  • fare degli impacchi con dei panni umidi e delle gocce di menta
  • mettere nell'acqua del diffusore alcune gocce, due volte al giorno per un ora











domenica 7 marzo 2021

Primavera: tisana depurativa

In vista della primavera prepariamoci a depurare l'organismo, soprattutto il fegato e le vie urinarie.




Per questa tisana vi serviranno Alburno di Tiglio, semi di Cardo Mariano , radice di Tarassaco in parti uguali.

Portate ad ebollizione un litro d'acqua e aggiungete  2 cucchiai da cucina di questa miscela, lasciate sbollire per 10 minuti e poi aggiungete del te verde giapponese ( ottimo contro i radicali liberi) e lasciate tutto in infusione per altri dieci minuti.

Per addolcire la tisana potete aggiungere 1 stella di anice stellata che allevia bene i dolori e i disagi associati alla digestione. Allevia il gonfiore e l'aerofagia, calma la flatulenza ed è ottima dopo un pasto pesante.

Trasferite la tisana in un thermos e bevetela durante la giornata, continuate per circa tre settimane. 

Vediamo le proprietà degli ingredienti scelti per questa tisana

Tarassaco

Le parti del Tarassaco (anche conosciuto come dente di leone) utilizzate per le tisane sono sia le radici che le foglie. Le due parti della pianta trattano fenomeni diversi: le radici sono più adatte per il trattamento di problemi digestivi, epatici, della cistifellea. La tisana di tarassaco esercita un effetto protettivo sul fegato, disintossicandolo.

La radice può anche essere arrostita e utilizzata per una bevanda sostitutiva del caffè, una valida alternativa al caffè, durante un periodo detox.

Il Tarassaco ha principi attivi notevoli:

Taraxina

Il suo sapore è amaro, ma esercita sull'organismo una potente azione disintossicante e in particolare stimola organi con funzione depurativa, come fegato e reni. Attiva anche la secrezione biliare per aiutare la digestione dei grassi. Purifica il sangue, stimola l'attività renale e ha proprietà diuretiche.

Flavonoidi

Questi componenti responsabili del colore di frutta e verdura, oltre che di acidi fenolici contengono molti antiossidanti, come la vitamina E e la vitamina C, oltre a determinati enzimi. Questi componenti svolgono un ruolo essenziale nella protezione dell'organismo. Bloccano l'influenza dei radicali liberi, responsabili di molte malattie, così come il processo di invecchiamento.

Alburno di Tiglio

L'alburno fa parte del tessuto vivente dell'albero, questo legno bianco e tenero si trova tra la corteccia e il cuore dell'albero, è in questa zona che la linfa grezza circola in modo ascendente, è cioè la linfa che contiene solo acqua e sali minerali che salgono dalla terra attraverso le radici dell'albero.

Ricco di minerali, oligo elementi e altri principi attivi, tra cui tannini e amminoacidi, l'alburno di tiglio ha notevoli proprietà salutari.

Grazie alle sue proprietà drenanti, deterge delicatamente il corpo senza rischiare la demineralizzazione.

Un rimedio naturale, semplice ma potente l'alburno di tiglio permette di mettere in ordine fegato, reni, intestino, cistifellea, necessario soprattutto dopo l'inverno, quindi le scorie sono meglio filtrate dal fegato, le tossine meglio eliminate, l'attività della vescicola è regolata, favorendo così una migliore digestione e un miglior transito intestinale.

L'alburno di tiglio è un vero drenante dell'organismo e viene utilizzato con successo anche per problemi di ritenzione idrica, emicrania e cellulite.

Può avere anche un blando effetto lassativo.

Cardo Mariano

Il nome (popolare) di questa pianta deriva dalle macchie bianche presenti sulle sue foglie, che ricordano delle gocce di latte.

Nei tempi antichi, i Greci usavano il Cardo Mariano per curare i disturbi del fegato e delle vie biliari. Plinio il Vecchio raccomandava quindi di consumare il succo della pianta mescolato al miele per eliminare la bile in eccesso. Nel Medioevo si credeva che il Cardo Mariano potesse dissipare la malinconia, detta anche "bile nera", che era associata a varie malattie di origine epatica o legate al fegato.

Successivamente, nel XIX secolo, è stato utilizzato per trattare alcuni disturbi mestruali ma anche vene varicose e congestione della cistifellea e dei reni.

Oggi aiuta a combattere l'insufficienza epatica.

 È la silimarina, un complesso flavonoide la responsabile delle qualità medicinali del Cardo Mariano: rendendo impermeabili le membrane epatiche alle tossine assorbite, conferisce alla pianta le sue proprietà epatoprotettive. La silimarina, isolata nel 1968, è presente in tutta la pianta ma ancor di più nei semi maturi.

Il cardo mariano è anche molto ben fornito di antiossidanti che sono molto efficaci nel combattere lo stress ossidativo neutralizzando i radicali liberi.

Infine, i semi di cardo sono ricchi di lipidi (principalmente acido oleico) e fitosteroli.

Nessuna controindicazione particolare, fatta eccezione per le donne in gravidanza o in allattamento. Se le persone sono allergiche alle piante della famiglia composta (come la camomilla o la margherita), anche il Cardo Mariano può avere reazioni.


sabato 6 marzo 2021

Crema di broccoli, carote e pastinaca


1 broccolo grande
2 pastinache
3 carote
Zenzero
Aglio
Semi di chia




Tagliare le verdure e metterle in una pentola, coprire d'acqua e portare ad ebollizione. 
Cuocere a fuoco lento per 20 minuti.
Frullare con un frullatore ad immersione o con un passaverdura.
Aggiungere un filo d'olio e servire con semi di chia e di canapa decorticata.


Guardiamo le doti di queste due verdure

I broccoli

Appartengono alle crocifere della famiglia dei cavoli, sono gustosi e soprattutto ottimi per la salute!

  • Aiutano a prevenire i crampi muscolari poiché sono ricchi di potassio e vitamina B.
  • Secondo alcuni studi, uno dei componenti dei broccoli previene la comparsa del cancro al seno.
  • I broccoli abbasserebbero il livello di colesterolo cattivo e aumenterebbero quello buono.
  • Ricchi di varie vitamine, aiutano il rinnovamento cellulare della pelle e quindi a combattere le rughe.
  • Pieni di luteina e zeaxantina, aiutano a proteggere la nostra vista e la salute dei nostri occhi.
  • Un valido aiuto anche per gli uomini: ottimi per la prevenzione del cancro alla prostata.
  • I broccoli ridurrebbero naturalmente la concentrazione di omocisteina nel sangue, responsabile del rischio di ictus.
  • I broccoli grazie alla vitamina C danno una mano anche al nostro sistema immunitario e quindi combattono le malattie invernali e il raffreddore.
  • A bassissimo contenuto di calorie e carboidrati, ma ricchi di fibre, sono un vero alleato per chi è a dieta!
  • Grazie al sulforafano, proteggono le nostre vie respiratorie ed sono quindi particolarmente indicati per fumatori e asmatici.
  • Un aiuto anche  per la memoria, si dice che rallentino il ​​declino cognitivo.

 

La pastinaca

Cugina della carota, la pastinaca sta tornando sulle nostre tavole, permette di variare i menù autunnali e invernali.

Protegge il cuore

Questo antico ortaggio fornisce molto potassio: 375 mg per 100 g, ovvero quasi il 20% del nostro fabbisogno giornaliero. Il potassio è un minerale importante che regola la frequenza cardiaca e favorisce un calo della pressione sanguigna"

Una mano per l’intestino e per gli attacchi di fame

Contiene più di 3 g di fibre per 100 g. Si tratta principalmente di fibre insolubili, come cellulosa, emicellulosa e lignina. Questi assorbono l'acqua, idratano e aumentano il volume delle feci, che aiuta i movimenti intestinali. La fibra ha anche il vantaggio di farti sentire pieno velocemente e di ridurre il rischio di spuntini.

Fornisce energia

Con 17 g di carboidrati per 100 g, contiene da due a tre volte di più della carota. I carboidrati dovrebbero rappresentare dal 50 al 55% della nostra assunzione giornaliera. Dovrebbero essere consumati almeno da 100 a 150 g, perché sono fondamentali per il corretto funzionamento del corpo, e in particolare del cervello.

Contiene antiossidanti

Questo ortaggio a radice contiene molti antiossidanti: vitamine C ed E e flavonoidi. Questi ultimi sono particolarmente vantaggiosi nella prevenzione del cancro.

È alcalinizzante

La pastinaca è un ortaggio alcalino che energizza il corpo e previene le malattie. La nostra dieta dovrebbe consistere dal 65 al 70% di cibi alcalini o neutri (la maggior parte di frutta e verdura) e solo dal 30 al 35% di cibi acidi (carne rossa, salumi, formaggi, dolci ...).

È una fonte di vitamina B9 

Questa vitamina è importante per le donne incinte. Aiuta a rafforzare il suo sistema immunitario, a combattere la stanchezza, ma soprattutto è fondamentale per il corretto sviluppo del sistema nervoso fetale.



 

giovedì 4 marzo 2021

Soupe aux petits pois


Così come per la Zuppa di Pomodoro e la Zuppa di Zucca, anche per questa zuppa mi è venuto incontro il supermercato nel quale ho trovato queste cassettine con tutto l'occorrente per cucinare degli ottimi piatti a base di verdura. 


Ingredienti

  • Sedano rapa (10cm di diamettro circa)
  • 1 porro medio
  • 1 cipolla
  • 2 foglie di alloro
  • 300gr di piselli secchi
  • 1,5 lt di acqua
  • sale (oppure aglio e zenzero)

Lavare i piselli finché l'acqua smette di essere schiumosa. Metterli in una pentola con l’acqua e le foglie di sedano e portare ad ebollizione. Lasciar sobbollire a fuoco lento per circa 60 minuti, avendo cura di schiumare quando necessario.

Nel frattempo pelate e tagliate a cubetti il sedano e la carota.

Tagliate il porro a mezze rondelle e tritate grossolanamente la cipolla.

Trascorsi 60 minuti aggiungete tutte le verdure alla zuppa di piselli e cuocete per altri 30 minuti mescolando di tanto in tanto.

 Una volta cotta la zuppa, aggiustate di sale (se gli ingredienti sono freschi e buoni non sarà necessario), condite con un filo d’olio e servite.

Qui in Belgio la zuppa è servita con cubetti di lardo e salsiccia affumicata, ma io ho preferito la versione vegetariana.

Proprietà delle verdure principali di questa zuppa: 

sedano rapa e piselli spezzati

 

Il pisello spezzato fa parte della famiglia delle verdure essiccate, questi piselli secchi (o spezzati) sono ricchi di carboidrati, sono anche fonte di proteine ​​vegetali, sono particolarmente apprezzati nella dieta senza prodotti a base di carne e senza latticini.

I piselli secchi sono ricchi di energia e proteine ​​di qualità, hanno un buon indice glicemico e sono naturalmente privi di glutine, quindi hanno un posto speciale nella dieta di persone intolleranti al glutine.

I piselli spezzati sono ottimi dal punto di vista nutrizionale con una ricchezza di sali minerali, tra cui potassio, fosforo, calcio e ferro, oltre alle vitamine del gruppo B, essenziali per la stabilità del nostro sistema nervoso. Forniscono anche fibra.

Attenzione, però, al rischio di allergia causato dalla presenza di una proteina, la vicilina, che si trova anche nelle lenticchie e in altri legumi.

 

Pregi del Sedano Rapa

Un ottimo spezza fame!

Fornisce fibre che aiutano a sentirsi pieni velocemente e per lungo tempo. Il tempo necessario per masticarlo bene (se crudo) favorisce il raggiungimento del senso di sazietà.

 Un alimento anti età!

Il sedano contiene diversi antiossidanti: luteina, beta-carotene, flavonoidi ... Questi antiossidanti hanno diverse proprietà: alcuni sono antinfiammatori, servono per la salute degli occhi o della pelle Il loro consumo può aiutare l'organismo a proteggersi dai radicali liberi che danneggiano le cellule del corpo.

 Il sedano è un diuretico!

Il sedano fornisce tra il 15 e il 18% del fabbisogno giornaliero di potassio. Questo minerale favorisce l'eliminazione delle tossine da parte dei reni, inoltre limita la ritenzione idrica e quindi la formazione della cellulite. 

Una buona fonte di vitamina B9!

Il sedano rapa è una buona fonte di vitamina B9 essenziale durante la gravidanza, ma anche per i bambini nel periodo della crescita.


I suoi ​​piccoli difetti

È naturalmente salato: 100 g di sedano contengono 0,2 g di cloruro di sodio (ottimo per insaporire il brodo). Non abusarne in caso di dieta priva di sale.

È allergenico: crudo o cotto, è uno dei comuni allergeni alimentari.

Favorisce la coagulazione del sangue: il sedano rapa è ricco di vitamina K, una vitamina che favorisce la coagulazione del sangue. Il suo consumo è quindi incompatibile con alcuni trattamenti anticoagulanti.

 

Acquisto e conservazione

Sarebbe meglio acquistare il sedano rapa biologico perché è una delle verdura più contaminate dai pesticidi. Al supermercato si trovano degli esemplari enormi, ma sarebbe meglio optare per una pallina della misura di 10 cm di diametro: più grande potrebbe essere vuoto o comunque spugnoso all'interno.

Si conserva una decina di giorni nello scomparto verdura del frigorifero.



mercoledì 3 marzo 2021

Zuppa di Crescione e Topinambur

Un po' di notizie sui due ingredienti di questa zuppa! 

Il crescione fa parte della famiglia delle crocifere. Esistono diverse varietà commestibili di crescione, io ho usato quello che ho trovato al mercato rionale della domenica! 
Ricco di carotene, manganese, rame, ferro, fibre, calcio e vitamine, è ottimo alleato per la salute.
Come per le altre crocifere , gli antiossidanti del crescione aiutano nella prevenzione dell'insorgenza di alcuni tipi di cancro, inoltre hanno effetti benefici sulla salute degli occhi

Aiuta a mantenere in salute gli occhi!
Ricco di carotenoidi, luteina e zeaxantina, il crescione aiuta a proteggere gli occhi e a ridurre il rischio di degenerazione maculare oculare.

Un aiuto contro il cancro!
Grazie al suo potere antiossidante, il consumo regolare di crescione potrebbe contribuire a una migliore prevenzione di alcuni tumori come quelli del polmone, delle ovaie e dei reni e di alcune malattie cardiovascolari.

Ottimo per la salute della bocca!
Molto ricco di calcio, il crescione rinforza i denti e le ossa, cura le gengive sanguinanti e assorbe l'alitosi.

Un alleato per mantenere la linea! 
A basso contenuto di calorie ma ricco di nutrienti essenziali tra cui il potassio, il crescione aiuta il  corpo ad eliminare i liquidi in eccesso ed ha un'azione disintossicante.

Aiuta la pelle!
Il crescione ha un'azione disintossicante e quindi migliora anche la salute della pelle e ridona luminosità all'incarnato.

Un aiuto per risollevare il morale!
Ricco di vitamina B e soprattutto vitamina B6, il crescione agisce sui neurotrasmettitori del cervello come la serotonina e la dopamina, responsabili della sensazione di benessere! 
 
Ottimo per proteggere il tuo corpo!
Il crescione aiuta il sistema immunitario che protegge il corpo da infezioni, virus e batteri. 




Il Topinambur nonostante non sia particolarmente bello da vedere, ha un ottimo gusto, simile a quello dei carciofi ed è anche molto versatile in cucina. Del Topinambur si mangia solo il tubero.
Originario dell' America del Nord è particolarmente invasivo grazie alla sua grande capacità di moltiplicarsi: alche il più piccolo pezzettino di tubero rimasto nella terra ricrescerà l'anno successivo!

La varietà che si trova più facilmente in commercio (quella nella foto) è il Comune Rosso: ha la buccia violacea e la forma arrotondata.
Ne esistono altre due varianti: il Comune Bianco e il Rosso Allungato a polpa gialla.
Il Topinambur si trova in vendita in inverno e fino ad inizio primavera, va acquistato bello sodo e va conservato in frigorifero nel cassetto della verdura, in un sacchetto di carta o di tela.
Si tratta di un tubero nutriente, ricco di minerali e non contiene amido (a differenza delle patate), con un basso apporto calorico e ricco di fibre e vitamine del gruppo B.

Come cucinare questo tubero?
E' un po' fastidioso da pelare causa la forma irregolare e bitorzoluta, inoltre è sconsigliabile cuocerlo intero perchè la cottura potrebbe non risultare uniforme: meglio tagliarlo a pezzi!
Se però lo volete cucinare intero allora bisogna pulire bene con una spazzola tutte le sue asperità, poi mettere i tuberi in una pentola con acqua fredda e portare ad ebollizione.
Cuocere ad ebollizione lenta, altrimenti il tubero "esplode", si inzuppa d'acqua e la polpa diventa immangiabile!
Il tempo di cottura varia in relazione alla freschezza e alla misura. Bisogna quindi fare la prova con la forchetta. Una volta cotti, passarli sotto l'acqua fredda e togliere la buccia.

Ecco perchè fa bene alla salute

Ha un basso contenuto di calorie: un aiuto per la nostra linea!

A causa del suo basso contenuto di grassi e proteine, il topinambur è povero di calorie. Il suo alto contenuto di fibre aiuta anche ad aumentare il senso di sazietà e a regolare l'appetito, quindi può essere consumato durante un regime alimentare dietetico.

Stimola il transito intestinale!

È un'ottima fonte di fibre e aiuta a facilitare il transito intestinale. Il topinambur è più digeribile se consumato qualche giorno dopo la raccolta, è appena raccolto, può causare dolori allo stomaco e gonfiore. Il suo alto contenuto di fibre stimola il transito intestinale.

 Prevenzione di alcuni tipi di cancro!

Una fonte di antiossidanti, le rape svolgono un ruolo nella prevenzione di alcuni tipi di cancro.

 Aiuta il sistema nervoso!

La presenza della vitamina del gruppo B aiuta a preservare il sistema nervoso e prevenire le malattie neuro degenerative.

Un aiuto per una buona salute della bocca!

La presenza di calcio aiuta a rafforzare ossa e denti.


ZUPPA di CRESCIONE & TOPINAMBUR

Io ho scelto di cucinare questi due ingredienti in una zuppa nella quale non sono presenti le patate e quindi risulta leggera ed ottima da inserire in un percorso #detox. Per cuocere la zuppa si può procedere facendo soffriggere leggermente lo scalogno oppure metter tutti gli ingredienti a crudo e cuocere nel brodo vegetale.
 
Ingredienti (per 2 persone):

  • 150gr di crescione 
  • 200gr di topinambur
  • 1 scalogno grande
  • 1 carota grande
  • 500ml di brodo vegetale


Lavare e sminuzzare il crescione.

Tritare lo scalogno.

Pelate e tagliare a cubetti i Topinambur e la carota.

(#detox mettere tutto a crudo nella pentola)

Soffriggere leggermente lo scalogno in un cucchiaio di olio, aggiungere il Topinambur e la carota e far insaporire mescolando per un minuto.

Aggiungere il crescione e il brodo.

Portare ad ebollizione e cuocere per 20 minuti circa.

Frullare (o passare al passaverdura) fino a raggiungere la cremosità desiderata.

Servire con crostini di pane 

(#detox con chips di carota disidratata)