giovedì 25 agosto 2011

Lezioni di nuoto 3: i tuffi!

Quando ho detto al Comandante "Oggi porto i bambini a fare i tuffi" lui mi ha guardata un po' perplesso...
poi mi ha chiesto "ma perchè a fare i tuffi, invece di fare lezione di nuoto?".

Domanda legittima, MA i tuffi SONO una lezione di nuoto e vorrei aggiungere, neanche tra le più semplici.

Dunque, non che vi dica di trasformare i vostri figli negli eredi di Tania Cagnotto ma se avete a disposizione una piattaforma galleggiante, il bordo di una piscina, la scaletta di un molo, una barca... potete far conoscere ai vostri figli un modo diverso di entrare in acqua.
Un modo diverso e divertentissimo: attenti, una volta che avranno imparato, non vorranno più smettere.


Punto Primo: non arrendetevi!
Avevo 6 anni, la mia mamma ha tentato di farmi tuffare dalla diga (altezza del salto un paio di metri) per un intero pomeriggio, non so quanti tuffi dimostrativi abbia fatto la poverina, ma io ero saldamente ancorata alla balaustra e non volevo affatto lasciarmi andare nel vuoto... le ha tentate tutte:

  • mi tuffo prima io così vedi come si fa... NO! 
  • ci tuffiamo contemporaneamente ... NO!
  • ti aspetto qui giù e ti prendo appena ti tuffi... NO!
  • ci tuffiamo a mano... NO!

Sembrava una causa persa.
La mattina seguente, al corso di nuoto,
il maestro decide di portarci sulla diga a fare i tuffi :(
io mi son messa alla fine della fila ma, arrivati alla piattaforma, il maestro mi indica e dice
"Monica, vieni tu per prima, che sei brava a nuotare e non avrai nessun problema a tuffarti.
Devi fare così: un salto e ti tuffi a chiodo, nella posizione dell'attenti come un soldatino.
Pronta, a posto, via!
Brava!!!"
Ok, inutile dire che mia madre avrebbe voluto strozzarmi ;)

Quindi: insistete, con delicatezza, pazienza e garbo... MA insistete!
In realtà io morivo dalla voglia di tuffarmi, ma avevo anche un po' di paura.

Entrare in acqua con un tuffo, anche se da un altezza minima come potrebbe essere il bordo della piscina, significa comunque un entrata in acqua irruenta.
Se a questo aggiungiamo che, normalmente dove ci si tuffa l'acqua è fonda e non si tocca... capirete che l'emozione aumenta!

Per quanto riguarda i miei piccoli tuffatori, li ho portati davanti all'Hotel Excelsior per tuffarsi dalla diga... oramai non ci si può più tuffare dalla Rotonda, né dalle piattaforme, il fondale è troppo basso e in caso di bassa marea, potrebbe essere pericoloso.
Quindi ci siamo dovuti accontentare di scendere dalle scalette e tuffarci dalle piattaforme da cui si tuffano i sub: altezza dal pelo dell'acqua 30 cm... profondità del fondale 3 metri.

Ecco come procedere con il vostro bambino:

  • Prima di portarlo a tuffarsi, sarebbe meglio portarlo a nuotare nell'acqua alta, perlomeno dove LUI non tocca. Per esempio dove l'acqua a voi arriva alle spalle, per fargli capire che è in grado di nuotare sia dove tocca che dove non tocca. Considerate il fattore emotivo che entra in gioco quando si sa di non poter appoggiare i piedi sul fondo.
  • Spiegate al bambino cosa farete oggi... io li ho avvisati il giorno prima. Meglio non coglierli di sorpresa, potrebbero non gradire.
  • Portatevi una tavoletta che possa servire da galleggiante, da base, tra un tuffo e l'altro, soprattutto se siete in acque libere. Il bambino si sentirà più tranquillo sapendo di poter usufruire di un appoggio dopo il tuffo. Quindi lasciate la tavoletta in acqua ad una distanza tale che il bambino possa agevolmente raggiungerla con qualche bracciata una volta riemerso dal tuffo, ma non troppo vicina in modo che lui non venga tentato di tuffarvici sopra.
  • Fate vedere come ci si tuffa e poi proponetegli le varie opzioni (proprio come fece la mia mamma!): tuffarsi con voi (meglio ancora se a mano), tuffarsi dopo di voi che lo aspettate in acqua per aiutarlo.
  • Se il tuffo avviene dal bordo della piscina (o della barca) l'alternativa può essere di sedersi con i piedi che toccano l'acqua e poi "saltarci" dentro facendo leva sul sederino e  sulle mani, in questo modo l'impatto sarà più dolce e assomiglierà più ad una scivolata in acqua che ad un tuffo, ma per cominciare può andar bene!
  • Assicuratevi che la superficie dalla quale si effettuano i tuffi non sia scivolosa, altrimenti si rischia di farsi male sbattendo i pedi sul bordo.
  • Posizionate i piedi del bambino vicini al bordo, con le dita che fuoriescono un po' e fategliele "agganciare" al bordo, come fanno i nuotatori ai blocchi di partenza. Questo serve per non scivolare e per darsi maggiore slancio verso l'acqua.
  • Insistete sul fatto di spingersi verso l'acqua, se il bambino sta troppo radente rischia di farsi male strisciando sul bordo della piscina o della piattaforma... cadere in acqua da 30cm non fa male, probabilmente il primo tuffo assomiglierà più ad una caduta in acqua che ad un tuffo. Ma è importante allontanarsi dalla piattaforma.


Quando siamo andati a tuffarci, la piccola An (quasi 5 anni) si è voluta unire a noi.
A quel punto ho chiesto al Comandante di venire ad aiutarmi, pensavo che non si sarebbe tuffata, che sarebbe rimasta sulla diga, quindi avevo bisogno di qualcuno che la controllasse finché io  mi fossi occupata degli altri due impegnati nei tuffi: mia figlia Ch (6 anni e mezzo) e Nik (9 anni).

Beh... mi sbagliavo... eccome se mi sbagliavo!
Primo tuffo:
Mamma: "Ok amore, mettiti vicina bordo, aggancia le dita dei piedi al bordo, e salta... la mamma è qui e quando riemergi ti aiuta"
An: "Mamma vieni più vicina"
Mamma: "No amore, altrimenti mi salti sulla testa e ci facciamo male"
An: "Ah, ok"
Splash!!!

... e questo fu solo l'inizio... il problema poi è stato convincerla a smettere!

Gli altri due, forse perché più grandi e un po' meno incoscienti, hanno avuto un po' più di timore ma al 3 si son tuffati anche loro.
Con Nik ci siamo tuffati assieme, ho lanciato la tavoletta e poi al 3 ci siam tuffati e una volta riemerso, ha nuotato per raggiungerla.
Mia figlia Ch invece l'ho diretta dall'acqua, era emozionata ma si è fidata delle istruzioni della mamma!

Questo è il disegno che mi ha regalato Ch per ringraziarmi di averla portata a tuffarsi.
C'è la scaletta, con Nik che scende per raggiungere la piattaforma, ci siamo io e lei in acqua, ci sono gli spettatori ( nonna Lucia, il fratello e il papà di Nik) e ci sono le meduse... perché dalla diga ne abbiamo vista qualcuna... ma non sono venute a disturbarci e noi non abbiamo disturbato loro!




Ch è mancina e a volte, scrive in modo speculare... immagino che quando inizierà la prima elementare la maestra troverà un modo per ricordarle da che parte si deve iniziare a scrivere una parola... per ora va bene così, comunque ha scritto


 I LOVE YOU MOM 

7 commenti:

  1. Che dolce la tua Ch!
    E intanto metto da parte i tuoi consigli :D

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  2. anche io metto da parte i consigli..si sa mai che possano servire...a me per imparare a nuotare!!!
    dev'essere stata una bellissima esperienza, il disegno è fantastico..da incorniciare e appendere (mi piacecome ha disegnato l'ombelico e le meduse). e che soddisfazione insegnare ai propri figli a nuotare..brava monica!

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  3. @Robin: per i tufi c'è sempre tempo... anche se A. ha dimostrato che i piccoletti ci possono stupire!

    @le fate del feltro: dai passa di qua l'estate prossima che provvediamo! Tu i insegni a cucire e io ti insegno a nuotare ;) che ne dici???

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  4. Cara monica visto che tu sei un'esperta ho un consiglio sul nuoto da chiederti first ha 5 anni e 1/2 e non sà nuotare, non vuole andare sott'acqua con maschere occhialini, però si tuffa dove tocca e anche se và con la testa sott'acqua non ne fà un problema. Second tre anni e mezzo nuota sott'acqau sopra l'acqua ovunque :-) Vorrei portare First a nuoto perchè ho visto che ha troppa paura e da me non si fà aiutare, allo stesso tempo vorrei anche portare Second per fargli imparare gli stili giusti perchè per il momento fà solo il cagnolino

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  5. Dov'è il problema? è che non vorrei che First vedendo che il fratello più piccolo è più bravo s'inibisca e non voglia nuotare, lui ha la tendenza ad arrendersi facilmente se non riesce in qualcosa, allo stesso tempo non mi và di penalizzare Second che è portato per il nuoto non mandandocelo per rispetto del fratello, tu al posto mio che faresti? Ho pensato anche a portarli in due corsi separati ma sarebbe un casino già fanno la scuola d'inglese separati, significherebbe stare sempre in giro a fare qualcosa e contemporaneamente dover intrattenere quello che non è di turno ...help me che faccio?!?
    grazie :-)

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  6. @supermamma: non so come funzionino i corsi nella piscina che frequenti tu, so che da alcune parti non si possono mandare bambini di età diverse alla stessa ora. Se la piscina invece fosse organizzata bene, con corsi di vari livelli alla stessa ora, ti consiglierei di iscrivere entrambi. Per differenza d'età e livello non sarebbero comunque nella stessa corsia, né con lo stesso istruttore.
    In genere i bambini sono molto impegnati a fare il loro e non hanno tempo, durante la lezione, di guardare cosa fanno gli altri, quindi First non dovrebbe notare Second. Ad ogni modo potresti far presente agli istruttori la situazione.
    Due corsi separati sarebbero un massacro per te, già la piscina porta via molto tempo, figuriamoci se ci devi andare con un figlio alla volta.
    Inoltre, se First non nuota durante il corso di Second, lo devi portare da qualche parte, non può certo restare in piscina a guardare il fratello dalla vetrata: avrebbe tutto il tempo di notare eventuali prodezze di Second!!!

    Per quanto riguarda l'arrendevolezza di First davanti alle difficoltà, credo non ti resti altro che affidarti alla professionalità dell'istruttore. Tuo figlio non è certo l'unico che tende ad arrendersi e noi, se vogliamo insegnare, dobbiamo anche saper far fronte a queste "problematiche" con i mezzi che ci sono stati forniti durante la preparazione e dall'esperienza sul campo.

    Insomma, io li porterei entrambi alla stessa ora, assicurandomi che non siano proprio con lo stesso istruttore (cosa improbabile vista la differenza d'età).

    Spero di esserti stata utile, se ci sono altre domande, chiedi pure.
    Buona domenica!

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  7. grazie anche io avevo pensato all'istruttore diverso il corso di galleggiamento è unico ma ci saranno almeno due istruttori mi preoccupa il fatto che Second sa già galleggiare a quindi presto lo sposteranno in un corso superiore ma Superdaddy mi ha rassicurato Second è sicuramente più portato per lo sport mentre First è molto bravo a scuola quindi in un certo senso si compensano primeggiano entrambi ma in ambiti diversi grazie per l'attenzione :-)

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