Il ristorante dell'amore ritrovato
di Ito Ogawa
Il libro narra la storia di Ringo.
Si apre con la descrizione di questa ragazza giapponese che
lavora come cuoca in un ristorante turco
di Tokyo, che sta rientrando a casa la sera dopo il lavoro, pensando cosa
cucinare di buono per il suo ragazzo indiano. Varcata la porta d'ingresso, si ritrova davanti ad un fatto
sconcertante: la loro casa è vuota, completamente svuotata di tutto, dai mobili
agli utensili da cucina. Il suo ragazzo è sparito portando con sé tutto ciò che c’era
dentro la casa, compresi il mortaio di epoca Meiji ereditato dalla nonna
materna, la casseruola Le Creuset acquistata con il suo primo stipendio, il
coltello italiano regalo del suo ventesimo compleanno.
L’unica cosa rimasta è l’Umeboshi della nonna, che riposava
al fresco nell'armadietto del contatore, sul pianerottolo.
Lo sgomento per questa sparizione è tale che Ringo perde la
capacità di parlare. A questo punto, sola e senza voce, decide di ritornare al
villaggio nel quale è nata e dove vive sua madre, anche se con lei non ha un
buon rapporto.
In questo luogo Ringo avrà il tempo per elaborare il proprio
dolore e per mettere in atto la propria rinascita.
Tutto questo avverrà anche grazie all'apertura di un
ristorante speciale, un ristorante che servirà solo un cliente al giorno …
Consiglio questo libro, per nulla scontato, una lettura che sonda i vari stati d'animo e le relazioni tra le persone Un continuo confronto tra ciò che appare e ciò che è.
Consiglio questo libro, per nulla scontato, una lettura che sonda i vari stati d'animo e le relazioni tra le persone Un continuo confronto tra ciò che appare e ciò che è.
Sembra insolito e interessante.
RispondiEliminaÈ tipicamente giapponese, molto introspettivo e molto dettagliato nelle descrizioni.
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