giovedì 21 luglio 2016

Torta sbrisolona ... va ben dai ... quasi!

Vi capita mai? (A me spessissimo)
Vi capita mai di leggere una ricetta, ricordarla perfettamente e quindi mettervi a cucinare senza rileggere la ricetta?
... ecco, se vi dovesse capitare, non fidatevi e andate a rileggere la ricetta!!! 😂


Ieri sera, no era notte, era circa mezzanotte,  ho letto la ricetta della Torta Sbrisolona al Cioccolato di Natalia. Come poter resistere all'idea di fare la famosa Sbrisolona però nella versione al cioccolato, con aggiunta di nocciole?!
Oggi pomeriggio ho deciso di farla e ... tutto ok, quasi,  ma c'era scritto "un tuorlo" e non "un uovo" ... embeh,  quando me ne sono accorta, l'uovo era già  nell'impasto, che mi pareva appunto un po' troppo umido.
Inoltre, non avevo la farina di mais fioretto, ma quella per la polenta precotta. Va bene comunque, si sente un po' la consistenza sotto ai denti, ma non è sgradevole, l'ho sempre usata per fare gli Zaleti
tipici biscotti veneziani fatti appunto con la farina di polenta.

Quindi, un po' involontariamente , un po' per mancanza di ingredienti, è nato un altro Esperimento da TdC !!!



Torta simbolo della pasticceria mantovana, ma diffusa in buona parte del nord italia, questa torta si chiama così proprio a causa della sua friabilità, quando viene spezzata (non tagliata) si rompe in pezzi e briciole, piccole e grandi.

L’uso iniziale della farina di mais, come ingrediente fondamentale della ricetta, ne denota l’origine contadina. Con il passare del tempo la ricetta ha subito delle modifiche: minore presenza di farina di mais, sostituzione dello strutto con il burro, maggiore morbidezza del composto.

Pare che la Sbrisolona venisse preparata in un’occasioni speciali, una nascita o una promessa di matrimonio, per poi essere conservata a lungo, la caratteristica secca e dura dell’impasto ne permetteva infatti una lunga vita.


Quando la  Sbrisolona arrivò alla corte dei Gonzaga fu arricchita con l'aggiunta, all'impasto contadino, dello zucchero, delle spezie e delle mandorle.

Qui in Veneto viene anche chiamata "rosegotta" e "fregolotta", ma spesso la si confonde con un altro dolce, simile ma a base di farina di frumento.


Comunque pare fosse ugualmente commestibile, nonostante gli errori , i ragazzi dela squadra di vela l'hanno spazzo lata in un baleno... voi però andate su Tempodicottura che le ricette son spiegate bene e gli ingredienti ci son tutti!

Buona merenda!


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