La scorsa settimana siamo andati a caccia di camini!
Di nuovo con lo sguardo rivolto ai tetti veneziani, come per le altane, a cercare i camini per scoprire quanto siano particolari e curiosi.
Ce n’è una varietà di forme e dimensioni incredibile, in ogni città vi sono camini, ma quelli veneziani si presentano con delle forme uniche che e fanno una peculiarità assolutamente peculiare.
Alcuni camini sono stati ristrutturati, altri abbattuti perché pericolanti, ma la maggior parte di quelli che si possono ancora vedere rappresentano la Venezia dei secoli precorsi, quando i camini erano decorati e dipinti, come si può vedere nei quadri di Carpaccio e Bellini.
I motivi della diversità dei camini veneziani sono il fatto che la densità edificativa era a Venezia molto alta e la pressione atmosferica spesso molto bassa: questi due elementi rendevano difficile il tiraggio e facili gli incendi. Anticamente, i tetti delle case e anche di alcune chiese erano ricoperte di stuoie di canna o fasci di paglia.
Ovviamente in periodi di siccità poteva bastare una scintilla per incendiare tutta la copertura.
Vari incendi distrussero parti della città, tanto da indurre la Serenissima ad allontanare dalla città tutte le attività che potessero essere causa di incendi, come per esempio l’industria del vetro che venne trasferita sull’isola di Murano.
Bisognava prendere quindi delle precauzioni anche per i camini.
Essi divennero dei manufatti molto complessi, con la canna fumaria che terminava in una gabbia di mattoni da cui usciva il fumo, quest’ultima era protetta da una camicia detta mantello che serviva ad impedire che il vento sparpagliasse le faville e anche a favorire il tiraggio, sfruttando l’incontro tra aria fredda e fumo caldo.
Si svilupparono diversi tipi di camini e quando i tetti non furono più di paglia, si continuò a costruirli così per proseguire la tradizione.
Di tipologie ce ne sono moltissime:
- a campana rovesciata (per esempio come quelli di Ca'Dario)
- a forchetta doppia o tripla
- a tronco di cono
- a canna cilindrica o quadrata sormontati da una lastra di pietra d'istria come coperto, o con delle tegole.
Se siete a caccia di camini vi consiglio una visita alla Casa dei Sette Camini.
la foto l'ho trovata in rete |
La Casa dei Sette Camini si trova a Venezia, nel sestiere di Dorso Duro, dista un centinaio di metri dalla Chiesa di San Niccolò dei Mendicali e di fonte alla Chiesa delle Terese. La Casa dei Sette Camini fu costruita come abitazione popolare nel '700. Essa ospitò sul finire dell'ottocento dei lavoratori impiegati nel vicino cotonificio (aperto nel 1883 e poi chiuso nel 1960) al momento sede di una sezione dell’università di Architettura.
Questa casa, che non presenta alcun pregevole elemento architettonico, ha comunque l'insolita caratteristica di avere allineati sul lato prospiciente al canale ben sette camini. La Casa dei Sette Camini ha subìto una grossa ristrutturazione di oltre un anno tra il 1995 ed il 1996 e adesso la Casa dei Sette Camini ha perso la sua originale bellezza venendo ad assomigliare ad una casa rurale della terraferma.
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