martedì 8 febbraio 2011

Homeschooling: city tour #4, un giro in “barca” lungo il Canal Grande

Finalente domenica 6 febbraio il tempo si è messo decisamente al bello e con quella splendida giornata di sole siamo riuscite a fare il giro sul Canal Grande che avevo promesso da tempo alle bambine.

Dal Lido prendiamo il motoscafo che, tramite il Canale della Giudecca ci porta a Piazzale Roma.
Durante il tragitto lungo il Canale della Giudecca avvistiamo ormeggiata alle zattere la nave scuola spagnola sulla quale mamma e papà sono stati invitati l'altra sera.


Vediamo altre navi: un traghetto, uno yacht, una nave gigantesca che sembra un condominio, una imbarcazione da lavoro...


Arrivate a Piazzale Roma, scendiamo e attraversiamo a piedi Il Canal Grande, sul ponte di Calatrava (Ponte della Costituzione), il quarto ponte sul Canal Grande.
Un ponte nuovo, che è stato aperto al pubblico l’11 settembre del 2008.

La struttura è in acciaio, i pavimenti in vetro, anche i parapetti sono in vetro, con corrimano in ottone. All'interno dei corrimano sono installate delle luci che illuminano i parapetti in vetro.

Nell'agosto del 2008 il sindaco ha proposto di chiamare l'opera dell'architetto spagnolo "Ponte della Costituzione", precedentemente il Sindaco Cacciari aveva proposto il nome di Ponte de la Zirada dato che il ponte si trova in corrispondenza della curva iniziale del Canal Grande, anticamente denominata zirada in dialetto veneziano… per tutti i veneziani resta comunque il Ponte di Calatrava, dal nome del suo architetto: Santiago Calatrava.

Fino al 1850 il Canal Grande era attaversato solamente dal Ponte di Rialto: nel giro di dieci anni gli austriaci realizzarono due ponti in ferro, uno davanti alle Gallerie dell'Accademia e uno di fronte alla Stazione Ferroviaria.
Due orribili ponti in ghisa che non piacquero mai agli abitanti della città lagunare… perché realmente brutti o perché opera degli oppressori austriaci?

Sta di fatto però che i due ponti in ghisa, oltre venire rapidamente deteriorati dal salso, essendo stati costruiti per agevolare i movimenti delle truppe di occupazione, non erano stati costruiti rispettando le necessità della città lagunare, infatti bassi e piatti com’erano condizionavano eccessivamente la navigazione sul Canal Grande, così furono entrambi sostituiti tra il 1934 e il 1938.

Quello davanti alle Gallerie dell’Accademia da un ponte  provvisorio in legno (il ponte dell'Accademia che è ancora in legno).
Quello di fronte alla Stazione Ferroviaria venne sostituito da una struttura interamente realizzata in pietra d’Istria e venne denominato Ponte degli Scalzi (dalla Chiesa ei Carmelitani Scalzi adiacente).
Entrambi su progetto dell'ingegnere Eugenio Mozzi, che all'epoca era a capo della Direzione Lavori e Servizi pubblici del Comune di Venezia.

Attraversiamo il ponte, arriviamo davanti alla Stazione di Santa Lucia che prende il nome dal convento che venne abbattuto per erigerla.


Dalla fondamenta antistante partono tutte le line di motoscafi e  vaporetti, per raggiungere le varie parti della città.
Quella che interessa a noi è la linea 1, un vaporetto, che percorre l’intero Canal Grande, fermandosi a tutte le fermate, quindi abbastanza lento da permetterci di osservare i palazzi che si affacciano alle due rive.
Venezia era una città d’acqua, quindi le facciate principali dei palazzi, non si affacciano sui Campi o Campielli, ma sui canali.
Partiamo dalla Stazione in direzione San Marco.

il vaporetto
 Il Canal Grande è pieno di storia e di edifici stupendi… ma per ora mi accontenterò di farne notare solo alcuni alle mie bambine.
Con il vaporetto passiamo subito sotto al Ponte degli Scalzi.


ponte degli Scalzi
Chiesa degli Scalzi
Ammiriamo i bellissimi palazzi, lasciando semplicemente che la bellezza entri nei nostri occhi, anche se qualche edificio va menzionato, cominciamo a navigare lungo il Canalasso, ma prima diamo un’occhiata alla struttura dei palazzi veneziani.

PIANO TERRA: dove si trovavano le cucine e i magazzini, con l’uscita sul canale, dato che tutto arriva via acqua.
MEZZANINO: dove si trovavano gli uffici
PIANO NOBILE: dove si ricevevano gli ospiti e si davano le feste
PIANO SUPERIORE: dove alloggiava la famiglia
ATTICO: dove alloggiava la servitù


 

·  Chiesa di San Geremia: si affaccia sul campo omonimo con un lato, con l’altro sul canale di Cannaregio e sul Canal Grande con il retro della cappella di Santa Lucia.


·  Palazzo Labia: uno dei più fastosi palazzi del Settecento, apparteneva ad una ricchissima famiglia di mercanti venuti dalla Spagna, che grazie alle loro ricchezze, ottennero prima la cittadinanza e poi anche la nobiltà. Attualmente è la sede della Rai.

  • Chiesa di San Marcuola: qui si venera la mano sinistra di san Giovani Battista, la reliquia viene esposta il 24 giugno. Da notare la facciata “nuda” in mattoni.

  • Palazzo Marcello: della famiglia Marcello alla quale apparteneva Benedetto Marcello musicista che da il nome al Conservatorio di Venezia
  • Ca’ Vendramin Calergi: la sede del casinò
  • Fondaco dei Turchi: Museo di Storia Naturale.

  • Fondaco del Mégio : il deposito del miglio.
  • Chiesa di San Stae (san Eustacchio) quando fu ricostruita nella seconda metà del seicento, l’architetto fece ruotare il suo orientamento di 90° in modo che la facciata venisse a trovarsi sul Canal Grande
  • Ca’ Pesaro: uno dei più imponenti edifici barocchi, di Baldassarre Longhena

  • Ca’ d’Oro: l’edificio gotico forse più famoso (e ballo) di tutto il Canal Grande, non ha preso il nome dal suo proprietario, ma dalle decorazioni della facciata. Notando la struttura si vede che appartiene alla categoria delle Case Fondaco.
  • La Pescheria: l’abbiamo già vista il giorno dell’epifania
  • Le Fabbriche nuove: così dette per distinguerle da quelle “vecchie” già esistenti, furono costruite alla metà del 1500 per ospitare la magistratura
  • Le Fabbriche Vecchie:esistevano fino dai primi tempi della Repubblica ad uso del mercato
  • Fondaco dei Tedeschi: così detto perché era la sede dell’emporio dei mercanti di lingua tedesca, la facciata così “semplice” un tempo era ricoperta di affreschi. La planimetria quadrata attorno ad una corte interna era invece inusuale per la città di Venezia.(ex sede delle poste centrali)

  • Fondamenta del Traghetto del Buso: un aneddoto adatto a mamme e papà sta all’origine di questo nome. La fondamenta fu battezzata così quando vi attraccò il traghetto dele Cortigiane che, inizialmente bandite dalla città, ne facevano ritorno, con tutti gli onori, richiamate dalla stessa Serenissima.

Ponte di Rialto

 

  • Ca’ Loredan e Ca’ Farsetti attualmente sedi del comune, hanno la tipica struttura delle Case Fondaco

  • Palazzo Marcello dei Leoni: la leggenda narra che anche qui tenessero u n leone vivo in giardino…
  • Ca Foscari: sede dell’università

Ponte dell’Accademia


 

  • Gallerie dell’Accademia: una delle nostre prossime mete…
  • Palazzo Cavalli Franchetti : le decorazioni di archi intrecciati della facciata riconducono alla Loggia del Palazzo Ducale.
  • Palazzo Venier dei Leoni: detto così perché pare che i proprietari usassero tenere un leone in giardino… ma forse anche solo dalle teste di leone che ornano la base del palazzo! In epoca moderna appartenne alla mecenate Peggy Guggenheim ed ora è la sede della Guggenheim Collection. La costruzione ho solo il primo piano a causa del tracollo finanziario della famiglia che ne aveva commissionato la costruzione
  • Palazzo Dario: la sontuosa facciata di questo palazzo è interamente rivestita di marmi colorati che formano il motivo a Patere policrome.
  • Casetta Rossa: Antonio Canova e Dannunzio)
  • Palazzo Gritti : Hotel Gritti… che lusso!!!
  • Chiesa della Madonna della Salute: eretta per ringraziare la Madonna per la fine della peste, la festa della Madonna della Salute cade il 21 Novembre.
  • Seminario Patriarcale: dove papà ha frequentato le scuole medie J
  • Dogana da Mar e la Punta della Dogana… dove manca il lampione, al posto del quale c’è la statua del bambino col ranocchio… il fanale era molto più romantico e anche più animalista, il ragazzino che tiene la rana per una zampa non mi piace per niente e poi ora l’hanno anche inscatolato nel plexiglas per evitare atti di vandalismo: che orrore!!!

Sulla sommità c’è una statua che gira e i Veneziani sanno dire se il tempo volgerà al bello o al brutto a seconda di dove si diriga lo sguardo della statua.

Eccoci arrivati alla fermata di Calle Vallaresso...
Per oggi vi salutiamo e speriamo che anche questo giretto per la città vi sia piaciuto, noi andiamo a pranzare con degli ottimi Tramezzini *!!!

tonno e olive... i preferiti della mamma!
 *triangoli di pane in cassetta, farciti con maionese  e… ogni ben di Dio!
Ce n’è per tutti i gusti e vengono serviti in ogni bar della città, ma se vi dirigete in Calle delle Rasse ne troverete di ottimi, soprattutto al Clodia.






2 commenti:

  1. bello bellissimo questo homeschooling, e questo guardare Venezia dal Canal Grande e col naso in su...

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  2. @lapappadolce: le bambine si sono entusiasmate! Credo che per bimbi più grandi, tipo quelli della scuoletta, sarebbe ancora più intereressante e stimolante... oggi di nuovo nebbia :( ma quando arriva la primavera???

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