martedì 30 luglio 2013

Homeschooling City Tour #12: Torcello



Ancora una gita alla scoperta delle isole della nostra bella laguna: questa volta abbiamo fatto rotta verso Torcello! Antico centro di Venezia che ora conta solo 11 residenti, molte locande e ristoranti, meta per ricevimenti matrimoniali eleganti...





Tra le varie teorie sull'origine del nome di quest'isola, quello che mi ha colpito maggiormente è l'ipotesi che esso derivi dalla parola dorceum, cioè isolotto paludoso emerso, insomma una  barena ... 





Essendo arrivati con la barca, abbiamo potuto navigare lungo il canale che attraversa l'isola e passare sotto il Ponte del Diavolo, che ancora, come nell'antica Venezia non è provvisto di parapetti.



Indisturbati, data l'ora non c'erano ancora turisti... siamo scesi a terra per visitare la piazza con i resti antichi e le due chiese ancora esistenti: 
  • la basilica di Santa Maria Assunta, il cui campanile intrappolato dalle impalcature si scorge da lontano
  • la chiesa di Santa Fosca un luogo piccolo ma carico di energia che suscita in me sempre molte emozioni e mi lascia molta calma interiore.


File:ChieseTorcello.PNG

Nella piazza si trova il cosiddetto Trono di Attila!
Anche se molto probabilmente è solo il seggio dei magistrati che amministravano la giustizia sull'isola.


La chiesa di Santa Fosca




Uno scorcio del canale di Torcello sul quale si affacciano bellissime locande immerse nel verde.





Il Ponte del Diavolo e sullo sfondo la Chiesa di Santa Maria Assunta




La riva per accedere alla piazza di Torcello




La chiesa di Santa Maria Assunta

File:Venezia - Torcello 02.JPG

Sull'isola si trova il Museo di Torcello che per i residenti veneziani è gratuito il giovedì.
Qui potete trovare qualche notizia storica sull'isola di Torcello

File:MuseoTorcello.JPG

Altre notizie su Torcello su CSI MultiMedia

lunedì 29 luglio 2013

This Moment ... on Monday!


A  Friday  Monday ritual. A single photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember. If you're inspired to do the same, leave a link to your 'moment' in the comments for all to find and see.
By Soulemama.



domenica 28 luglio 2013

La foto della Domenica

Me ne sto qui tranquillo ... disse il Comandante!

Durante una delle nostre uscite in barca, mentre le bambine più un amichetta erano risalite a bordo per la merenda, il Comandante decise di salire su un canottino per fumarsi il sigaro in santa pace...




























... non ha funzionato!


"La foto della domenica" condivisa da:

venerdì 26 luglio 2013

Homeschooling City Tour #11: Lazzaretto Nuovo

L’isola del Lazzaretto Nuovo si trova  all'ingresso della Laguna, a tre chilometri circa a nord-est di Venezia, di fronte all'isola di Sant’Erasmo, ha avuto probabilmente da sempre una funzione strategica per il controllo delle vie acquee verso l'entroterra. I reperti archeologici ritrovati dall’AcheeoClub e dall'EkosClub  testimoniano la presenza umana già dall'età del bronzo, mentre il primo documento scritto risale al 1015: un atto notarile dove l'isola è chiamata “Vigna Murada”. Nel Medioevo fu proprietà dei monaci di San Giorgio Maggiore che edificarono una chiesa intitolata a San Bartolomeo. 


Nel 1468 il  Senato della Serenissima decide di convertire l’isola in un Lazzaretto che avrebbe avuto lo scopo di prevenire i contagi da parte di navi provenienti da zone non sicure, oppure da navi che avessero avuto casi di malattie a bordo. Viene detto "Novo" per distinguerlo dall'altro già esistente di fronte al Lido detto appunto “vecchio” dove invece erano ricoverati i casi manifesti di peste.



L’edificio principale dell’isola, il cinquecentesco Tezon Grande, lungo più di 100 metri e largo 25 (il più grande edificio pubblico di Venezia dopo le Corderie dell'Arsenale), era destinato al deposito e alla purificazione delle mercanzie delle navi, le quali venivano completamente svuotate di equipaggio e merci e venivano anch'esse purificate dai miasmi che si pensava portassero le pestilenze, arieggiando i locali e le vele e lavando con aceto i legni.
Per purificare le merci venivano usati vari metodi, a seconda delle mercanzie, dall'acqua bollente, all'esposizione all'aria aperta e al sola, all'aceto,  alla fumigazione bruciando erbe aromatiche come il rosmarino.

L'edificio principale: il Tezon Grande.

Gli austriaci, che occuparono l'isola durante il dominio napoleonico, chiusero le arcate laterali che servivano invece all'epoca della Serenissima per arieggiare le merci, riparandole però dalla pioggia e dall'umidità notturna. Gli austriaci usarono il Teson come deposito delle armi, quindi anche il pavimento venne riealzato con dei blocchi in laterizio che sostenevano un pavimento in legno.


Sulle pareti interne sono ancora visibili  molte scritte e disegni originali, documenti straordinari che, attestando la presenza dei mercanti, dei bastazi (facchini) e dei guardiani del Magistrato alla Sanità, descrivono arrivi delle navi e dei sigilli e simboli per distinguere le mercanzie.




All'interno del Teson Grande si possono vedere le vecchie pavimentazione e anche alcune topiche imbarcazioni della Laguna Veneta: mascarette, sampierotte con la vela al terzo...

Imbarcazioni tipiche per la pesca dell'anguilla, durante la pesca le anguille catturate venivano lasciate in queste imbarcazioni che si riempivano d'acqua in modo da mantenerle vive fino al mercato.

In questa antica stampa si può notare il grande numero di camini alla veneziana nelle costruzioni di cinta. Questo perchè quelle erano le abitazioni designate agli equipaggi che dovevano trascorrere sull'isola il periodo di isolamento... periodo che inizialmente era variabile a seconda dei casi e poi divenne di 40 giorni, la quarantena è una parola di origine veneziana che ora viene usata per descrivere un periodo di isolamento.
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Uno dei due pozzi (con straordinario leone

Qui potete vedere il servizio di Super Quark sull'Isola del Lazzaretto Nuovo

Qui la pagina Facebook dell'Isola del Lazzaretto Nuovo

Qui il sito dell'Isola del Lazzaretto Nuovo

Qui gli orari dei mezzi pubblici per raggiungere l'isola (linea 13)


mercoledì 24 luglio 2013

Homeschooling: City Tour # 10: San francesco del Deserto

Prima gita culturale con la nostra barchetta: ora che abbiamo il motore nuovo possiamo permetterci di allontanarci di più senza correre il rischio di una super vogata per rientrare ;)

Ore 7:30 partenza, colazione in barca, per poter dormire fino all'ultimo minuto.


Si arriva all'isola da un unico canale, navigando in mezzo alle barene, noi siamo partiti dal Lido, abbiamo costeggiato l'isola di Sant'Erasmo e poi, prima di arrivare a Burano abbiamo svoltato per San Francesco.

Si accede all'isola tramite un canale privato dove sono disponibili delle bitte per ormeggiarsi.
Dalle 9:00 alle 11:00 i frati offrono una visita guidata durante la quale si possono vedere il chiostro antico e le due chiese, la cella dedicata al luogo dove si fermò San Francesco a pregare.

Poi si può fare una passeggiata nel giardino, purtroppo non abbiamo potuto visitare gli orti... forse avrei dovuto chiederlo.

Nella foto di google si può notare come l'isola sia circondata da barene, terre semi emerse paludose.


Il frate Francesco D'Assisi nel 1220si era recato in Oriente,  per un dialogo di mediazione tra i Crociati e il Sultano d’Egitto Malek-el-Kamel, rientrando con una nave veneziana, approdò a Torcello, antico centro della città e sede del vescovo.
Rientrato in Italia, il Frate ceca un luogo tranquillo dove poter pregare e riflettere nel silenzio, si reca sull'isola di proprietà di un nobile veneziano, un isola adibita alla coltivazione delle viti da vino.

L'isola prende il nome "del deserto" a causa dell'abbandono che aveva subito da parte degli abitanti della laguna verso il '400, a causa dell'aria insalubre che la circondava (probabilmente dovuta anche alla grande presenza di barene che creavano una zona paludosa salmastra tutto attorno all'isola).








Si può arrivare anche in canoa, la canoa è senza dubbio uno dei mezzi più versatili per poter visitare la città.
Se volete delle informazioni a riguardo potete guardare il sito di Venezia Kayak  oppure su FB qui e qui per vedere le foto e leggere le recensioni di chi ha già provato.

Questo è l'approdo all'isola, con la grande croce in legno che torreggia simbolica sui visitatori.


Il viale di accesso all'ingresso del convento, il muro sulla destra protegge gli orti.

Da qui il frate è ci ha parlato per avvisarci che a breve sarebbe uscito per condurci in una visita guidata al monastero.


Qui la storia del miracolo che avvenne sull'isola



Qui potrete trovare bellissime foto dell'isola.


Il pozzo inizialmente era un vero pozzo artesiano perchè, si dice, ci fosse una falda acquifera nel sottosuolo, infatti l'isola era dedicata alla coltivazione anche prima dell'arrivo dei frati.
Venivano appunto coltivate le vigne.
Poi, in seguito alle continue infiltrazioni di acqua salmastra, il pozzo divenne un tipico pozzo veneziano, ovvero una cisterna che raccoglieva e filtrava l'acqua piovana.

File:San Francesco del Deserto 04.jpg

Quando visitare l'isola:

Orario di apertura: 9.00-11.00 /15.00-17.00
Chiuso il lunedì.
Chiuso anche il mattino del  17 settembre (festa delle Stimmate di san Francesco)
e il mattino del 4 ottobre (festa di san Francesco).
La visita è guidata da un francescano.
Offerta libera.

Non ci sono mezzi pubblici che arrivano all'isola, quindi potete guardare qui per trovare una soluzione di viaggio.

Qui potete trovare altre belle foto e alcune informazioni utili su come raggiungere l'Isola se non avete un mezzo vostro.

martedì 23 luglio 2013

Da scatola a cornice: regalo di compleanno riciclato ... o meglio, ricicloso!

Oltre alla maglietta personalizzata fatta da Chiara, S. ha ricevuto dalle sorelle A&C anche un astuccio in stoffa neutra decorato da Anna con i pennarelli da tessuto... ne aveva fatto uno anche per un altro compagno a giugno ed era molto piaciuto a S' che si è fatta promettere da Anna che ne avrebbe fatto un altro per lei.

A settembre Sofie aveva regalato delle perline di legno ad Anna per il suo compleanno, la scatola aveva una bella apertura a cuore che ci ha subito fatto pensare ad un lavoretto: trasformare la scatola in una cornice porta foto.

Così la scatola ha atteso da settembre a luglio, chiusa in un cassetto, di essere trasformata:


Questo è il giorno in cui si son viste per la prima volta... e si son subito piaciute!

lunedì 22 luglio 2013

sabato 20 luglio 2013

Di cene in barca ... barchetta ;) ... e di come crescono i figli!



La scorsa settimana abbiamo spesso deciso di cenare sulla nostra barchetta, in mezzo alla laguna, tra l'isola degli Armeni e l'isola dei cani (Lazzaretto Vecchio).
Un bel fresco, pace, silenzio e famiglia :)

Nulla di speciale... un po' come un picnic sull'acqua invece che sull'erba.

Per giovedì sera piano A era di partire da casa con la barca, raggiungere Chiara alla base velica, prenderla una volta finito l'allenamento e poi fermarsi davanti all'isola di Poveglia per un bel bagno e poi la cena.



Il Comandante ed Anna erano usciti da qualche minuto quando il telefono di casa squillò: una chiamata dal cellulare di Chiara "Ciao mamma. l'allenamento è terminato un'ora prima, che faccio?"
Io: "Papà è appena uscito per prendere la barca e non ha il cellulare, se vuoi aspettare lì lui arriva tra mezz'oretta altrimenti non so..."
Chiara: "ma io ho la tessera dell'autobus, posso venire a casa"
Io: "Sì, certo, c'è qualcuno che prende l'autobus?"
Chiara: "No, ma posso tornare da sola, nooo? Ah, però, prima, chiama la mamma di Marina e avvisala che abbiamo terminato prima, poi mi richiami:"

click

Ok, allora chiamo la mamma di Marina, la avviso e lei mi dice che sta arrivando alla base in bici, allora le chiedo di far attraversare la strada a Chiara che prende l'autobus per venire a casa.
Richiamo Chiara, avviso Marina che la mamma sta arrivando e dico a mia figlia di aspettare Cristina per attraversare la strada... "tutto ok? va bene così?"
Chiara: "Sì perfetto, prendo l'autobus"
Io; "Ricordati A o B perchè con V arrivi in centro ma non passi per casa"
Chiara: "Sì, sì, lo so"
Io: "Bene, dove scendi? Davanti al super o davanti alle scuole?"
Chiara: "Davanti alle scuole, è più vicino"
Io: "Bene, allora chiamami quando prendi l'autobus che così ti aspetto alla fermata"
Chiara "Ok, va bene... senti... se sbaglio fermata posso chiamarti?"
Io: "Sì, certo, così so dove venire a prenderti"

Ora, non vorrei che pensaste che Chiara abbia affrontato un lunghissimo viaggio da sola, però ad 8 anni ha preso l'autobus in autonomia per la prima volta, si tratta di 10/12 minuti di percorso su un tragitto a lei familiare... quando è arrivata a casa era super entusiasta!
Mi ha fatto piacere che sia stata lei  a proporre di rientrare da sola, vuol dire che sta cominciando a crescere e desiderare di essere autonoma.

laguna veneta

La cena in barca prevedeva anche questa frittata di zucchine e pinoli che trovo molto veloce d afare e gustosa, ottima per una cena... fuori porta.



Ingredienti:

  •  500gr di zucchine
  • 6 uova
  • 30gr di pinoli tostati in padella
  • 4 cipollotti (o 2 cipolle bianche fresche)
  • 50gr di grana grattugiato
  • 50gr di olive snocciolate (facoltativo... questa volta non le avevo, quando le metto, uso le taggiasche!)
Affettate sottilmente le cipolle e fatele imbiondire leggermente con 4 cucchiai d'olio, poi aggiungete le zucchine tagliate a rondelle sottili e continuate la cottura per 5 minuti.

In una ciotola mescolare le uova con il grana, i pinoli ed eventualmente le olive, salare e pepare.

Foderare uno stampo con carta da forno, unite le zucchine al composto di uova e amalgamate bene, versate nello stampo e cuocete a 180°C per 20 minuti circa.

Buona appena sfornata ma anche tiepida... perfetta avvolta nel foglio d'alluminio per un pranzo all'aperto!