L'anno scorso era piaciuto molto alle bambine... e anche a me!
Le scuole materne e primarie frequentate dalle mie figlie ci sono andate, per le scuole sono previsti tour organizzati, con tanto di guida.
Se invece ci andate da soli con i vostri figli, programma alla mano, potere gironzolare liberamente tra i vari padiglioni e fermarvi dove più vi aggrada. Alcuni laboratori prevedono una prenotazione, perché non possono accogliere che un determinato numero di bambini oppure perché, una volta iniziato il laboratorio non è possibile inserirsi, la maggior parte però è libera.
Quando ci sono andata con le mie figlie, loro hanno preferito il padiglione del Belgio, nel quale si potevano costruire giocattoli con materiali di recupero... che si siano sentite a casa???
Un momento per il "trucco" da gattini prima di entrare... basta poco per accendere la fantasia dei bambini: un paio di baffi e la puntina del naso disegnati con una matita blu uscita dalla borsa di Lucia e il gioco è fatto, siamo in maschera!
Questo è lo scenario che appare scandendo dal vaporetto linea 1 alla fermata "Giardini", una passeggiata di cento metri e sarete al cancello dell'esposizione d'arte.
Il divertimento inizia già con gli allestimenti esterni e poi c'è l'imbarazzo della scelta, a seconda delle vostre inclinazioni.
Queste sono le opere da noi prodotte... sì, sì, da NOI perché mi son ritrovata a dover usare il traforo da
legno per costruire due (rudimentali) trottole, che le mie figlie hanno reputato essere bellissime :)
il polipo di Anna fatto con un rotolo della carta igienica
con una scatoletta per cerini... il collo della giraffa si allunga,
poi però c'erano anche il gatto che muove gli occhi a destra e a sinistra,
il pagliaccio che apre e chiude gli occhi ...
Un asinello (anche se l'assistente continuava a chiamarlo cavallo) di cartone e mollette,
il muso diventa un porta foto, basta aprire la molletta e infilare la foto!
Un riccio con un sistema dentato per farlo "camminare"
Forbici alla mano, si ritaglia la sagoma di cartoncino, con i pennarelli si colora il guscio di noce per il carapace e poi con un ultimo tocco di colla a caldo: una tartaruga da portare a casa!
Ed ecco le trottole: legno e carta plastificata.
La mia prima volta al traforo e anche con la colla a caldo!
Una pallina da ping pong e l'immancabile rotolo di cartone
si possono trasformare in un fiore
dalla fantasia di Anna è nato questo burattino ...
che è un giocatore di calcio, per la precisione un portiere!
Domani, Martedì Grasso, al pomeriggio contiamo di fare un altro giro alla Biennale per goderci le ultime esperienza prima della chiusura.
Ricordatevi che domani è l'ultimo giorno per partecipare al Give Away di Unconventional Mom...
scade il 21 febbraio, martedì grasso!
Il post sulla Biennale lo faremo anche noi direttamente nel nostro nuovo blog!!!!Serve ammalarsi...serve....serve.
RispondiEliminaVai su www.lefategiardiniere.blogspot.com....
Che bel reportage, interessante per me che associo al Carnevale solo i miei ricordi di ragazza ;) bene, bene, prendo appunti :)
RispondiEliminaprendi appunti per quando la tua pupetta sarà un po' più grande e potrà reggere al bagno di folla.
EliminaNon sapevo di questa iniziativa per i bambini promossa dalla biennale. Ce ne sono altre durante l'anno? Troppa confusione a Venezia durante il carnevale, ovviamente!
RispondiEliminaQuando c'è la biennale di architettura organizzano visite guidate per le scuole, anche per le materne.
EliminaPerò se sento qualcos'altro ti avviso.
Bello il reportage, belle le creazioni e bello il gruppetto di bimbi e genitori che hanno partecipato. Camilla si è divertita parecchio quest'anno alla Biennale e a Cristina sono venute alcune idee per lavoretti con la stoffa e altri materiali. Un saluto da Alfredo
RispondiEliminaSì, un pomeriggio davvero piacevole per il luogo e la compagnia!
EliminaProprio bello il vostro racconto e gli oggetti realizzati mi piacciono tantissimo!!!
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