Il primo libro si intitola Il Re d'inverno, primo dei cinque libri che narrano la saga di Artù, il racconto è fatto in prima persona da Derfel, ex cavaliere di Avalon, oramai vecchio e diventato monaco cristiano. Da bambino venne accolto da Merlino nell’isola di cristallo, divenuto adulto fu un soldato che visse e combattè al fianco di Merlino, di Artù, di Owain, Lancillotto e Galahad.
Scrive e narra le sue memorie alla regina Ingraine, moglie di Brochvael,
protettrice di Derfel al monastero di Dinnewrac. Racconta la storia della
Britannia dopo la morte di Uther, il grande Re che lascia la Dumnonia nelle
mani di un re neonato e storpio il piccolo Mordred, suo nipote, e affidato alla
protezione dei suoi fedelissimi, tra i quali il figlio non riconosciuto, il
fedele Artù possessore della magica spada Escalibur, forgiata nell’oltretomba.
L’ invasione
da parte dei Sassoni obbliga pochi valenti cavalieri a tentare di difendere di l’indipendenza
dell’isola di Cristallo, ma l’impresa fallisce. Derfel riesce a scappare traendo
in salvo la giovane Nimue, amante e discepola di Merlino, congiungendosi poco
dopo ad Artù, diventando uno dei suoi soldati.
Artù
dovrebbe riuscire a garantire la pace tra i Bretoni, con un matrimonio, però la
sua strada si incrocia con quella di Ginevra, portandolo ad abbandonare all’altare
la principessa a lui designata: la pace è oramai impossibile, la guerra è
oramai inevitabile. Derfel crescerà come soldato e diventerà in pochi anni uno
dei più fidati uomini dell’esercito di Avalon.
La
storia, nel racconto di Derfel, è un miscuglio di racconti di battaglie e
intrighi politici permeato di magia e mistero, ingredienti che non può mancare data
presenza di Merlino, di Morgana (sorella
di Artù)e Nimue. Profezie, amori travolgenti ed epiche battaglie campali fanno
da cornice alla storia conosciuta che però
assume una luce diversa grazie alla penna dell’autore che da una
caratterizzazione particolare ai protagonisti. Grazie alle imprese condotte con
successo in battaglia, il giovane Derfel conquista il soprannome di Caldarn “il
possente” e gli viene assegnato da Artù il compito di difendere la Bretagna dall’attacco
dei Franchi. Qui incontrerà il principe Lancillotto, una figura descritta in
modo completamente diverso dall’idea rimantica che abbiamo solitamente rispetto
al prode cavaliere che viene invece qui descritto come un vigliacco approfittatore.
Un meschino che approfitta della sua posizione anche contro il fratellastro
Galahad…
... la lettura mi ha appassionata a tal punto che ora sto leggendo il secondo libro Il cuore di Derfel
Con questo post parteciperò al Venerdì del Libro di Homemademamma .
Il genere piace molto anche a me ed è da un po' che li tengo d'occhio, questi libri... l'unico problema è che quelli in lista d'attesa (già comprati e che stazionano nella libreria di casa) sono tanti, troppi... e per un po' mi sono ripromessa di non accumulare altro... magari più avanti
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