domenica 20 gennaio 2013

Se non l'ha detto la maestra: non è vero!

Io ho una figlia testarda (qualcuno direbbe "tale madre...") quindi farsi valere con lei è già abbastanza duro, ora però mette in dubbio ciò che dico ogni qualvolta non l'abbia prima sentito dire in classe dalla maestra.

L'altro giorno l'ho interrogata in scienze prima della verifica e quando le ho chiesto di descrivere l'uovo, mi sono permessa di correggerla dicendo che tra il guscio e l'albume si trova la membrana: apriti cielo!

Chiara: "La maestra non l'ha detto, quindi non c'è!"
Mamma: "La maestra non l'avrà detto, ma la membrana c'è.Non hai notato che quando rompiamo le uova per cucinare, alcuni pezzettini di guscio restano attaccati tra loro da una pellicina sottile? Quella è la membrana. Si trova sotto al guscio e racchiude l'albume."
Chiara: "Ma la maestra non l'ha detto, guarda sul quaderno, non c'è. Il tuo uovo sarà diverso."

... il MIO uovo sarà DIVERSO ???  Ma cosa sta farneticando ??? @ # !!##@@ ???

Il guaio si è accentuato quando una mamma, presente alla discussione ha detto "Sì, è vero, la maestra non l'ha detto."

"E allora???" sono sbottata io "la maestra non ti ha neppure detto di non metterti le dita nel naso ma mi auguro che comunque tu non lo faccia!!!"

E la mamma: "Se non l'ha detto e non l'ha fatto scrivere sul quaderno, vuol dire che non è programma da studiare per la verifica."

Ma stiamo scherzando? 
Non le ho mica chiesto di studiare le fasi dello sviluppo embrionale!!, ho solo aggiunto un'informazione a quanto detto dalla maestra! Cos'è, adesso è diventato un reato integrare il programma svolto in classe?
Integrare poi... ho solo detto "membrana", credevo che Chiara l'avesse dimenticata nella descrizione!

Comunque con la testardaggine di mia figlia e la politica attuale di certi genitori (che si premurano di sbandierarla ai 4 venti) per cui va imparato solo ed esclusivamente ciò che viene detto a scuola dell'insegnante, a volte il mio lavoro diventa difficile.
Anzi, pare che si debba sapere solo ciò che è scritto sul quaderno... quindi se quella poverina dell'insegnante ha spiegato per un'ora ma poi non ha fatto scrivere tutto sul quaderno, noi non memorizziamo... e guai a lei se osa metterlo nella verifica???

Fortunatamente, dopo lo scontro iniziale, Chiara ha capito che non c'era nulla di male ad approfondire l'argomento. Ho comunque dovuto cercare un'immagine su internet (perché di un disegno fatto da me non si sarebbe fidata) e poi le ho fatto una dimostrazione pratica con l'esperimento dell'uovo a bagno nell'aceto

Alle elementari io ho avuto la fortuna di avere una maestra bravissima... terribile dal punto di vista umano, ma preparatissima dal punto di vista didattico. 
C'è da dire che ho fatto le elementari in un periodo in cui la didattica non comprendeva certo l'attenzione nei confronti dell'alunno. Da noi c'erano i buoni e i cattivi ( e questo veniva stabilito al primo anno senza alcuna possibilità di redenzione, fino alla quinta).
C'erano quelli intelligenti e quelli ... no.
C'erano quelli che avrebbero potuto fare di più... e che nella vita non avrebbero combinato un granché. 

Comunque abbiamo fatto un sacco di cose interessanti, un sacco di esperienze bellissime, svolto un bel programma che mi ha permesso di trascorrere le medie allenandomi in piscina più che sudando sui libri.

Dato che dei 5 anni delle elementari ho serbato un ottimo ricordo, alcuni dei laboratori che abbiamo fatto mi son tornati alla mente seguendo il percorso scolastico di Chiara ed Anna, quindi amo tentare di riproporli anche loro.

Nonostante io possa ritenermi fortunata per le insegnanti capitate alle mie figlie, che fanno far loro molte esperienze interessanti, sviluppando settori del loro apprendimento e della loro personalità, che io non potrei raggiungere, non credo che sia giusto delegare l'intera istruzione dei nostri figli alla scuola, c'è molto che possiamo fare anche noi a casa. Magari proprio prendendo spunto da ciò che viete fatto in classe! 

Spesso mi sento dire che, se fai delle cose in più con i tuoi figli, poi loro si troveranno male a scuola perché si annoieranno (?????) e poi saranno un problema per le maestre (????).

Ma com'è possibile che un bambino, che venga educato in casa alla curiosità e all'interesse per l'apprendimento, possa essere un problema per l'insegnante?

Dopo le vacanze di Natale, la maestra di storia ha cominciato a parlare della nostra bella città, citando alcuni tra i più famosi monumenti ed edifici: il Campanile di San Marco, la Basilica, il Ponte di Rialto ...

Quando Chiara ed Anna erano al terzo e secondo anno di scuola materna, ci siamo concesse delle bellissime passeggiate per la città. Durante i nostri City Tours abbiamo visitato molti dei posti citati dalla maestra... stando alle attuali teorie dei miei colleghi genitori, non avrei dovuto farlo, perché ora Chiara si troverà male a scuola.

Mi dispiace, ma non ci sto!

Voglio essere parte attiva nell'istruzione di mia figlia, quindi continuerò a stimolarla e ad integrare gli argomenti trattati in classe... in fin dei conti con le maestre ci stanno solo 27 ore la settimana, il resto del tempo lo trascorrono con i genitori!

Che ne pensate voi ?


20 commenti:

  1. Condivido sicuramente il tuo punto di vista. Nel dubbio meglio offrire uno stimolo in più che uno in meno, specie in modo così spontaneo, intelligente, entusiasta e hands on come hai sempre fatto tu (e complimenti te lo ripeto in questa occasione, leggo sempre ammirata i tuoi vecchi post)!!!
    A margine aggiungo: beata te, perchè qui ci sono solo scuole che fanno 40 ore e questo toglierà molto tempo utile per integrare, come dici tu. Mi sono posta il problema soprattutto quest'anno del continuare come ho sempre fatto, fare di più, o fare di meno perchè molti mi dicevano che poi si sarebbe annoiata. Accidenti!!!

    Alla fine farò come ho sempre fatto e incrocio le dita, l'anno prossimo vedremo.

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  2. Molto bello questo post. Grazie per avermelo linkato, Cì, perchè ultimamente sono impegnatissima in altro e le letture dei blog sono rimaste indietro.
    Penso che tu Monica abbia perfettamente ragione! Anche io faccio tantissime cose con mio figlio e non ci penso neppure a evitare di spiegargli certe cose perchè poi le studierà a scuola! A me è già capitato che Samu mi dicesse: la maestra (della scuola infanzia) ha detto così e così e quindi lei ha ragione e tu torto. Chissà quale importante figura educativa sembra loro una maestra!

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  3. Inoltre, come ho scritto nel post, le maestre delle mie figlie sono delle brave maestre che fanno il loro lavoro con passione, quindi è ancor più sconcertante l'atteggiamento di certi genitori.

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  4. Si, l'atteggiamenteo di certi genitori è assurdo...

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    1. Quando Chiara non capiva come funzionasse l'orologio ed ho deciso di spiegalo partendo dalle frazione per capire il significato di QUARTO e MEZZO... mi son sentita dire "guarda che così le crei confusione e poi non serve spiegare come leggere l'ora tanto prima o poi viene spontaneo"

      "Spontaneo???"

      Evidentemente io non ero tanto sveglia, perché me li ricordo ancora i pomeriggi trascorsi con mia mamma che pazientemente cercava dio farmi entrare in testa il "senso orario".
      Avevo notato che anche Chiara leggeva l'ora al contrario 12:20 al posto di 12:40 quindi ho pensato di darle una mano, anche perché era molto frustrata da questa difficoltà. Con un po' di aiuto ha superato anche questa piccola difficoltà!

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    2. come dicevo su facebook bisogna aver fortuna e incontrare persone aperte. qui chiaramente il problema sono certi genitori, fanno il paio con chi voleva tagliare i CLIL perchè "inutili"....

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  5. All'inizio mentre leggevo mi veniva da ridere, poi sempre di meno... Tu continua a fare come fai adesso, tua figlia puó ritenersi fortunata. Qui non si tratta di fare la mamma che sa le cose meglio della maestra, o di mettersi in una stupida concorrenza con la scuola, ma si tratta di osservare con attenzione ció di cui hanno bisogno i nostri figli: e quando un argomento é di loro interesse, non c'é niente di piú giusto che dare loro gli strumenti, il tempo e lo spazio per scoprire ció che c'é da scoprire. Riguardo quell'altra mamma meglio lasciar perdere, non si ha mai il consenso di tutti. ;)

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  6. Il problema per me è la maestra..ok, poverina pure lei, visto che tanto libera non sarà, però per me la colpa è sua e di come imposta le lezioni. Se i bambini si sentissero più liberi di dare risposte alternative e fuori programma, non avrebbero tutta questa paura di fare quello che non ha detto la maestra. Parliamo degli altri genitori? Ma l'altra sei tu, sono io, siamo noi quelli "strani", siamo noi la minoranza e ci tocca faticare di più, ma va bene così :) Un caro saluto - graziana

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    1. No, io non penso che la maestra inibisca Chiara, proprio per nulla. I bambini sono liberissimi di dare risposte che "escono" dal programma. Il problema è la mentalità chiusa di che pensa che tutto debba venire dalla scuola senza il minimo impegno da parte dei genitori e che guarda male chi osa essere attivo.

      Mi sono sentita chiedere se per la verifica di scienze si dovesse studiare o meno il fieno, perché sul quaderno non era scritto, quindi alcune mamme erano preoccupate perchè la maestra ne aveva parlato in classe ma NON L'AVEVA FATTO SCRIVERE SUL QUADERNO!
      Io ho risposto loro che i bambini devono anche imparare a stare attenti in classe, che non conta solo quello che c'è scritto sul quaderno e che la mamma poi a casa ti fa studiare, ma devono imparare anche ad assimilare ciò che viene detto loro in classe.

      Perché poi vengo demonizzata io per aver dato un paio di indicazioni in più, ma mia figlia studia da sola e sa su cosa si deve preparare... non mi siedo là a studiare con lei per le verifiche o per i compiti, mi limito ad aggiungere qualche cosa quando ce n'è l'occasione.

      No, direi che questo non è il caso di incolpare l'insegnante, anzi le maestre di Chiara l'hanno resa più sicura e meno timida.

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  7. Meglio così, e scusami maestra di Chiara per averti giudicato senza conoscerti!! Monica, mia figlia non è in età scolare, ma di genitori come quelli descritti da te ne incontro dappertutto.Pensa tu che di persona conosco solo tre mamme (mie amiche naturalmente;)) che la pensano diversamente. - graziana

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  8. Ho letto solo ora con attenzione il tuo bellissimo post, Monica e ti dico senza troppi giri di parole che non potrei essere più d'accordo con te!
    Ma scherziamo? Come se tu stessi cercando di inculcare a tua figlia qualche principio di fisica nucleare o roba simile...!!! Tu stai solo seguendo il lavoro che lei svolge a casa (e di conseguenza a scuola) e le dai degli imput per fissare meglio i concetti importanti e eventualmente per aiutarla a comprendere qualcosa che le è sfuggito o anche solo per arricchire con qualche ulteriore informazione quello che la maestra ha spiegato in classe.
    Come anche alle altre che ahnno commentato in precedenza, sono sbalordita...o no, direi più che sono irritata dall'atteggiamento di questa mamma che ti ha risposto in quel modo l'altro giorno riguardo alla faccenda dell'uovo: davanti all'ottusità, alla rigidità mentale c'è poco da fare non si può dialogare, è come parlare ad un muro.
    Tu abbi pazienza, non badare a queste rimostranze sciocche e vai avanti per la strada che tanto bene secondo me hai intrapreso, in modo poi molto spontaneo e semplice, con Chiara e naturalmente anche con Anna.
    Le tue figlie sono fortunate, credimi.
    Ciao carissima!

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  9. CHE BURRASCA!
    @La stanzetta Inglesee: confesso che leggendo il tuo commento mi sono dispiaciuta e preoccupata (sono io quella maestra), poi la risposta di Monica mi ha tranquillizzata e le tue scuse mi hanno fatto sorridere. Bello parlarcie e riflettere democraticamente tutti assieme! Il fatto stesso che io commenti il blog della mamma di una mia piccola alunna, significa che in me non c'è alcuna rigidità.
    @Monica: ho iniziato la lettura ridendo, ma poi il tuo tono è cambiato e hai chiaramente fatto capire quanto tu ti sia arrabbiata.
    In classe dico sempre: qui ci sono io, a casa i vostri genitori che dovete sempre ascoltare!
    Guai a chi toglie a mamma e papà il piacere di stare accanto ai propri figli nel gioco, nell'istruzione, nell'educazione.
    Cara Monica, fa' tutto quello che ti pare giusto e goditi le tue figlie più che puoi, il tempo fugge e presto le ritrovi grandi.
    Chiara è in gamba (e così ora lo sanno tutti) ed è un piacere averla in classe sempre attenta e desiderosa di sapere.
    Riguardo la membrana.....non ne ho parlato, ma quante cose vengono dette e quante non dette, quante scritte e quante non scritte.
    Riguardo il fieno....stiamo facendo al PC un ipertesto e lì ci sono altre notizie che non appaiono sul quaderno.
    Se mi arriva il fornelletto, facciamo il formaggio!
    Ciao ciao
    N.B.Ti ha detto Chiara che ho bisogno di un favore?

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    1. mi ha detto che ti serviva un fornello elettrico, ma il mio si è bruciato... non l'ho vista oggi perché nel w/e sono ad un seminario di Shiatsu, quindi non so se si tratta di altro.

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    2. No, il fornellino verrà comprato con i soldi del fondo. Mi servono le lettere maiuscole....te l'avrà già spiegato lei. Ciao, notte!

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  10. Anna-Marina, io le maestre con il blog le posso solo stimare :) un caro saluto - Graziana

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    1. Grazie, pensa che di blog ne ho due: il mio e quello dei piccolini. Verrò a farti visita! Ciao ciao

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  11. Ciao sono Catia, del blog "A scuola con Matilde".
    Io ho sempre fatto come fai tu, anzi se ti capita di dare un occhiata al nostro blog vedrai che noi facciamo un homeschooling part time pressochè sistematico quindi l'integrazione del programma scolastico è quasi una parola d'ordine per noi.
    Mi ricordo che in terza elementare per studiare il passaggio degli stati della materia Matilde ed io avevamo fatto l'esperimento pratico con l'acqua che diventa ghiaccio che ritorna acqua che diventa vapore. Il tutto era stato corredato di cartellone con disegni ecc...
    Quando Matilde è stata interrogata le ho chiesto se aveva detto alla maestra che noi a casa avevamo passato il pomeriggio tra il freezer e la pentola sui fornelli per approfondire l'argomento e lei mi ha detto di no. Io mi ero arrabbiata. "Perchè non l'hai detto? Alle maestre fa piacere sapere che gli argomenti si approfondiscono con esperimenti "
    Matilde, molto più saggia di me mi ha risposto: "Mamma, quello che facciamo a casa insieme è una cosa tutta nostra. La maestra non c'entra niente."
    Da quel momento il mio approccio è cambiato radicalmente. Per le verifiche Matilde studia solo quello che c'è sul libro o sul quaderno (tenendo conto che dislessica per cui con tutte le strategie del caso). Tutto quello che facciamo in più e che continueremo a fare, (perchè come dici tu anche io non voglio assolutamente rinunciare ad essere parte attiva nell'istruzione di mia figlia) è e sarà solo ed esclusivamente nostro.
    Effettivamente mi piace molto di più!
    Un caro saluto

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    1. Ciao Catia,
      conosco il tuo blog ed effettivamente anche io mi ritengo una homeschooler part time.
      Chiara non teme di riferire a scuola se facciamo degli esperimenti, fortunatamente l'ambiente scolastico è davvero sereno.

      Mi son trovata in estrema difficoltà con alcuni genitori che demonizzano il lavoro fatto a casa con i figli e forse questo ha messo leggermente a disagio Chiara... nessun bambino ama sentirsi diverso dal gruppo.

      Comunque continuiamo a goderci le nostre esperienze che servono solo per arricchire noi e non vengono usate per far sfoggio di bravura con gli altri ;)

      Buona settimana e grazie della visita!

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  12. In realtà Matilde non ha paura di riferire. Semplicemente non le viene in mente di riferire perchè ritiene che ciò che facciamo sia un momento speciale, tutto nostro che non ha bisogno di essere condiviso a scuola. Lo psicologo della scuola mi ha detto che è una cosa buona perchè signfica che da molta importanza e vive molto intensamente ciò che le viene proposto da me e lo custodisce gelosamente. Anche lo psicologo mi invitava a proseguire su questa strada, quindi lasciamo stare i genitori che demonizzano...
    Io mi sono sentita dire di molto peggio, cioè che io stresso mia figlia facendola lavorare anche dopo la scuola. Ma a lei piace, a me piace e tutto il resto non conta.
    Buona settimana anche a te!

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  13. Ciao Monica,
    credo che i genitori che demonizzano il tuo lavoro lo facciano per "invidia", invidiando il tuo lavoro attivo nella formazione dei tuoi bimbi. Probabilmente invidiano anche soltanto il tempo, che tu, hai deciso di privarti per dedicarlo ai tuoi bimbi.
    Poi, la frase:"Se non l'ha detto e non l'ha fatto scrivere sul quaderno, vuol dire che non è programma da studiare per la verifica." rientri nel tipico modo di fare Italiano, ovvero quello del minor sforzo. Modo di fare e di educare i figli che ci ha portato alla situazione attuale in Italia dove i giovani sono interessati soltanto a "quello che dice la TV" (cit. Homer Simpson) e non sono affatto abituati a ragionare in proprio.
    Continua il tuo bellissimo lavoro di Mamma e vedrai che un domani i tuoi bimbi te ne saranno fortemente grati.
    Ciao!

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