venerdì 22 luglio 2016

Venerdì del Libro: un classico "1984"


George Orwell nasce in India il 25 giugno 1903 a Motihari, nel Bengala, il suo vero nome è Eric Arthur Blair. La famiglia è di origine scozzese. Rientra in Inghilterra con la famiglia nel 1907, e entra nel college di Eton nel 1917 dove ha collaboraa alle varie riviste della scuola.e. Nel 1921 ha lascia gli studi per entrare nell''Indian Imperial Police a Burma dove è rimane fino al 1928.
Scrive su Le Monde, nel 1928, durante la sua permanenza a Parigi. L'anno successivo torna in patria dove inizia a lavorare come insegnante per poi cambiare lavoro, andando a lavorare per una libreria e poi lavorando come recensore  di romanzi.
Alla fine del 1936 è va in Spagna a combattere tra le fila repubblicane dove riamane ferito. 
Muore nel 1950, all'età di quarantasei anni.

Le sue opere più famose sono Animal Farm (La fattoria degli animali scritto nel 1945) e Nineteen Eighty-Four (1984  scritto nel 1949).



1984


 Il libro, scritto nel 1949,  è ambientato nell'immediato futuro, nel  1984. Il mondo, di cui si narra, è spartito tra tre super potenze. Il protagonista vive a Londra, la capitale dell’Oceania. Le altre due superpotenze sono l’Eurasia e l’Estasia. 
Questi tre colossi sono perennemente in guerra tra loro, le alleanze variano di continuo, a seconda degli interessi del caso e ogni volta che esse cambiano … il passato viene cancellato, il nemico del momento è il nemico di sempre. L’unico pensiero accettato dal regime è il dualismo, espresso chiaramente dagli slogan che troneggiano ovunque

“la guerra è pace”
“l'ignoranza è forza”
“la libertà è schiavitù”



Il libro racconta le dinamiche di un governo totalitario, come esso interagisca e modifichi la vita dei suoi cittadini.
L’intera popolazione è controllata tramite teleschermi che possono riprendere ed ascoltare in ogni momento ciò che gli individui dicono o fanno.
La popolazione in questa super potenza è divisa in tre grandi gruppi, tre fasce con diversi diritti e doveri. Alla base ci sono i Prolet, considerati quasi dei non uomini. Persone che vivono ancora “assoggettate” alla volontà dei sensi, che non hanno alcun potere né privilegio, svolgono i lavori pesanti in cambio del minimo di sussistenza, ma hanno il vantaggio di non essere controllati se non in modo indiretto. Poi ci sono i membri del Partito Esterno e infine quelli del Partito Interno. Al vertice del partito c’è il Grande Fratello, un essere onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona, ma la cui esistenza e infallibilità non vengono mai messe in discussione. Ovunque sono visibili grandi manifesti con il volto del Grande Fratello.

Il personaggio principale, Winston Smith, lavora presso il Ministero della Verità, un organo statale che ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia in modo da adeguarla e renderla coerente sempre con il presente e di ridurre le possibilità espressive della lingua, creando una neolingua con un numero sempre minore di vocaboli.

Nonostante il continuo controllo da parte di teleschermi e dei possibili delatori, Winston Smith comincia a condurre un'esistenza ispirata a principi opposti a quelli del regime, comincia una silenziosa rivoluzione personale. Compera un quaderno e inizia a tenere un diario, inizia a ricostruire il passato basandosi sui suoi reali ricordi e non sulle “verità” artificiose scritte nei libri e sui giornali, da sempre maggior spazio ai sentimenti personali e infine si innamora, corrisposto, di una collega.

Tutto questo è inaccettabile per il regime.

L’unica opposizione al regime è rappresentata da un'organizzazione clandestina, detta Lega della Fratellanza il cui capo e ideatore è Emmanuel Goldstein. Al pari del Grande fratello, anche colui che viene presentato come il capo dei dissidenti non è mai stato realmente visto o conosciuto da nessuno. Viene ritratto nei manifesti propagandistici con lineamenti ebraici e barbetta caprina e diventa il catalizzatore della rabbia degli oceaniani.

Assieme al collega di lavoro O'Brien, Smith e Julia iniziano a collaborare con la Lega della Fratellanza, non sanno di essere caduti in una trappola, non sanno che O'Brien è un doppiogiochista che lavora per il Governo, che si finge un membro della fratellanza per catturare e neutralizzare i dissidenti. Si intuisce sin da subito che Juia e Winston verranno smascherati. Dal momento della cattura però, il personaggio si Julia sparisce dal romanzo. Smith racconta del suo arresto e delle torture alle quali viene sottoposto. Narra  del  processo di degradazione e di annientamento che deve subire prima di poter dichiarare l’espiazione conclusa. Alla fine di questo trattamento è persino costretto a denunciare Julia. Quando tutto sembra finito, O'Brien che aveva condotto tutto il processo, rivela a Smith che non è sufficiente confessare e sottomettersi al Grande Fratello. 

Il Grande Fratello vuole conquistare l'anima, la mente e anche il cuore di ogni suddito prima di ucciderlo.


Alla fine il protagonista capisce quale sia la grandezza della manipolazione operata dal Grande Fratello, alla fine il lavaggio del cervello riesce e Smith muore da suddito devoto.



Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma 

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