"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere "
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere "
Ci siamo andati il giorno di Natale, la scelta della giornata è stata un po' casuale, quel giorno a Monaco i musei erano chiusi, i mercatini di natale già smantellati... quindi ho pensato di andare a visitare il Memoriale sorto sul terreno dell'ex Campo.
Il 22 marzo del 1933, alcune settimane dopo la nomina di Adolf Hitler alla Cancelleria del Reich, fu creato a Dachau un campo di concentramento per prigionieri politici. Questo spazio fu modello per i successivi campi di concentramento e in seguito divenne la "scuola di violenza" per gli uomini delle SS, sotto la cui amministrazione sottostava. Durante i dodici anni della sua esistenza più di 200.000 persone provenienti da tutta Europa furono rinchiuse qui e nei numerosi campi secondari. Sono stati giustiziati 41.500 prigionieri.
Le bambine si sono dimostrate molto interessate, anche perchè avevamo affrontato l'argomento già a casa prima della partenza. Mi hanno posto molte domande e molti, moltissimi perchè ... ai quali è stato difficile rispondere.
Fortunatamente non sono uscite da questa esperienza pensando che i Tedeschi siano stati cattivi, ma capendo che bisogna stare attenti perchè l'essere umano può diventare molto cattivo verso i propri simili e quindi questi momenti della nostra Storia non vanno dimenticate per evitare di ripetere gli stessi errori di chi ha vissuto prima di noi.
Entrare nelle baracche ricostruite, nelle quali si può vedere il peggioramento della situazione col passare degli anni, da quando il Campo era organizzato per ricevere i prigionieri politici, fino all'ammassamento inumano degli ultimi anni, quando venivano rinchiusi qui Ebrei provenienti da tutta Europa.
Chiara si è immedesimata nella storia delle famiglie che venivano divise e delle persone che venivano mandate al campo di lavoro e quelle che venivano immediatamente mandate a morire e mi ha chiesto:
"Ma se tu, al momento della selezione, ci avessi lasciato con la nonna, almeno tu ti saresti potuta salvare?"
La mia risposta è stata:
" Certo che una donna giovane e sana, avrebbe avuto più possibilità di sopravvivere alla vita del Campo, ma quale madre sarebbe voluta sopravvivere ai propri figli?"
... in realtà la letteratura è piena di testimonianze di "nonne" che hanno salvato le loro figlie spingendole verso la fila di destra e andandosene verso la fila di sinistra con i nipoti ... perchè una nonna è pur sempre una mamma... ma questa è una scelta troppo dura e impossibile da spiegare e comprendere per noi che non l'abbiamo vissuta.
Una lapide in onore dei defunti e come memoria per i vivi
Qui alcuni spunti per poter spiegare la Shoa ai bambini.