mercoledì 27 febbraio 2013

Homeschooling: City Tour #9 Il Campanile di San Marco e le sue campane... un compleanno speciale!


Oggi è il compleanno di Chiara ed abbiamo festeggiato in modo un po' speciale: un paio di amichette sono venute a  pranzo dopo la scuola e poi le ho portate al corso di Arte che frequentano al Palazzo delle Prigioni , dopo la lezione, data la bella giornata abbiamo deciso di fare un giretto in Piazza San Marco e poi... il sole continuava a spendere e i bambini hanno espresso il desiderio di salire sul "Paron de Casa" ... io non ne ero molto convinta, temevo avessero freddo lassù ma Chiara, Anna, Teresa ed Hyblo non hanno voluto sentir ragione!

Il campanile di San Marco è il più alto della città e nell'antichità fungeva da faro per i naviganti, essendo la prima torre ad apparire a chi giunge dal mare.

Molti illustri personaggi sono saliti alla cella campanaria prima di noi... si narra che Federico II d'Austria salisse le 37 rampe di scale a cavallo, un ambasciatore del sultano volle salirvi alla ricerca della migliore via per assalire la città.

Nel 1609 Galileo Galilei mostrò ai governanti della Serenissima le meraviglie del cannocchiale, proprio dal Campanile.

Il 14 Luglio del 1902 il campanile crollò, accasciandosi al suolo, non creò danni e non uccise nessuno.
nel crollo le campane si ruppero, tutte tranne la Marangona.


Le campane di San Marco sono sempre state 5 ed ognuna aveva uno specifico compito e un nome che ne richiamava lo scopo:

  • La MARANGONA detta anche campana maggiore al cui suono le maestranze delle varie arti iniziavano e terminavano il lavoro. Dava anche il primo avviso delle riunioni del maggior Consiglio. Il nome deriva dalla parola Marangon (carpentiere, falegname),quella dei carpentieri era una tra le corporazioni più grandi, tra quelle chiamate al lavoro dalla campana maggiore.
  • La TROTTIERA così detta perché al suo segnale i patrizi affrettavano le cavalcature al trotto per raggiungere il Palazzo Ducale.
  • La NONA che batteva il mezzogiorno.
  • La MEZZA TERZA, detta "dei pregadi" perché annunciava le riunioni del Senato e i Senatori erano "pregati" di intervenire per consigliare il Doge.
  •  La RENGHIERA, meglio conosciuta come "del Maleficio" la più piccola, che suonava per segnalare le esecuzioni capitali.
Il campanaro di san Marco era un ruolo così importante che il 23 settembre 1596, il Maggior Consiglio stabilì che egli dovesse essere un cittadino veneziano da almeno 25 anni, votato con almeno i due terzi dei voti e che dovesse svolgere il suo incarico esclusivamente di persona.

Il suplizio della Cheba
Una gabbia di ferro o di legno, di forma quadrata, sospesa con delle funi ad una trave sporgente dal lato del mezzogiorno  nella quale venivano rinchiusi i preti o i religiosi che avessero commesso reati di turpitudine!

Il suplizio della Cheba cesso ne 16° secolo, l'ultimo prete che lo subì "cheba a pane ed acqua per due mesi" fu Prè Francesco de San Polo, bestemmiatore.

Un Ombra de vin
Un tempo, alla base del campanile, sorgevano basse baracche in legno affittate a merciai, panettieri, bottegai e vinai. Si pensa che la parola OMBRA ovvero bicchiere di vino, derivi dal fatto che si potesse bere un bicchiere di vino all'ombra del Campanile.


Svolo dell'angelo o del turco
Durante la Festa della Sensa (Ascensione), dal campanile veniva eseguito lo "svolo dell'angelo", un esercizio di equilibrismo che consisteva nella discesa, da parte di un acrobata, lungo una corda tesa dalla cella campanaria fino ad una barca nel Bacino di san Marco.
 
Il panorama che si gode dalla cella campanaria è magnifico e comprende tutta la città e le isole... i bambini ne sono rimasti estasiati, se vi troverete a Venezia in una bella giornata limpida, vi consigliamo di salirci!

mercoledì 20 febbraio 2013

Play Group: If You're Happy and You Know It!

La scorsa settimana con i bambini del Play Group abbiamo affrontato 2 argomenti: le parti del corpo e i sentimenti.
Le scorse lezioni, durante la fase di presentazione, dove impariamo piccole frasi utitli ad interagire con gli altri tipo "What's Your name" , "Nice to meet you" , "This is Anna" ... abbiamo anche introdotto


Inizialmente i bambini rispondevano solo con HAPPY e SAD, due vocaboli introdotti dai miei due amici Mr Happy and Mr.Sad , durante le vacanze di Carnevale hanno avuto l'occasione di ripetere le parole imaparate anche grazie a questa canzoncina molto orecchiabile e carina.
Questa settimana invece abbiamo introdotto altri stati d'animo, collegandoli a dei colori scelti dai bambini. Ho stampato delle bingo cards dal sito di Anglomaniacy e poi le abbiamo colorate così:

HAPPY   GREEN
BORED   PINK
SCARED   PURPLE
SLEEPY   GRAY
SAD   BRAWN
COLD   BLUE
HOT   YELLOW
SURPRISED   ORANGE
ANGRY   RED

Con le bingo cards abbiamo poi fatto un gioco, io indicavo un bambino e  chiedevo:

"How are you ORANGE?"

E il bambino doveva rispondere con lo stato d'animo riferito al colore, quindi:

"I am SURPRISED!"

Per quanto riguarda le parti del corpo, per aiutare i bambini a memorizzarle, abbiamo inizialmente disegnato dei buffi Mr Shapes con eyes, nose, mouth, ears, hair, cheeks... di varie forme e quantità, in modo da ripassare anche i numbers!

Dopodiché, con delle flash cards abbiamo giocato  a GO FISH !

Ecco qui un paio di canzoncine che possono essere utili per memorizzare le parti del corpo!





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sabato 16 febbraio 2013

Piñata Ribelle!

Per il compleanno di Alessia ecco il nostro regalo:
una piñata con le fattezze della principessa Ribelle!

Se preferite delle piñatas per principesse più romantiche, potete dare un'occhiata a quelle di Lucia

mercoledì 13 febbraio 2013

NO CAPTCHA DAY!


Personalmente trovo i captcha molto fastidiosi e un'incredibile perdita di tempo, generalmente non li azzecco quasi mai al primo colpo... non so bene il perché, forse dipende dall'astigmatismo o forse no, sta di fatto che quasi sempre devo ri digitare.

Il mio problema però è solo un problemino, per altri utenti si tratta di una vera e propria barriera architettonica, quindi invito tutti coloro che ancora lo usano a toglierlo.

Ho già da tempo adottato questa tecnica: la prima volta che trovo un captcha  lascio un commento, poi non ne lascio più.
Per evitare lo spam potete sempre attivare il controllo dell'approvazione prima della pubblicazione.

Se volete saperne di più, il Mondo di Cì ha trattato l'argomento con dovizia di particolari qui e qui

Con questo post aderisco all'iniziativa de



domenica 10 febbraio 2013

Giorno del ricordo

« La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero. »
(legge 30 marzo 2004 n. 92)

Per non dimenticare l'esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati. Alla fine della seconda guerra mondiale 350.000 italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia hanno dovuto abbandonare tutto, la casa, i beni, il lavoro, per fuggire dalla furia dell'occupazione slavo-comunista.

La tragedia delle foibe fa parte della storia di una Regione della nostra Patria che c'era una volta e che oggi non c'è più: "Friuli Venezia Giulia".
Racchiusa tra le Alpi Giulie a nord e l'Adriatico a sud; fra il fiume Isonzo ad ovest, e ad est la displuviale che, da monte Tricorno digrada su monte Nevoso e su monte Maggiore prima di scendere sul golfo del Quarnaro.
Comprendeva cinque Province: Trieste, Gorizia, Pola in Istria, Fiume nel Carnaro e Zara in Dalmazia.
Di queste città solo due sono rimaste all'Italia: Trieste e Gorizia.
Era stata chiamata "Venezia Giulia" nel 1863 da uno dei più grandi glottologi del XIX secolo: il Goriziano Graziadio Isaia ASCOLI.
La Regione è stata da sempre italiana, per ragioni geografiche, storiche, di lingua e di costume.
Con la salita al potere del Maresciallo Josip Broz detto Tito, vi fu una triste svolta nel destino di queste terre.
Tito, capo delle formazioni partigiane slavo comuniste insorte alla fine del 1943 per liberare la Jugoslavia dagli eserciti stranieri e dalle bande degli Ustascia (nazionalisti Croati) e dei Cetnici (Monarchici Serbi), inserì nei suoi piani non solo l'annessione di tutta la Venezia Giulia alla nascente "Repubblica Federativa socialista dei Paesi Slavi del Sud", ma addirittura la cacciata dalla Zona di tutti gli Italiani che pure da millenni risiedevano in quei luoghi, intendendo quindi sostituirsi alla popolazione autoctona.
Lo scopo del Dittatore croato era chiaro: imprimere alla conquista militare il carattere dell'irreversibilità!
Tale disegno, puntualmente realizzato, fu candidamente ammesso da Milovan Gilas, suo braccio destro, in un'intervista concessa nel 1991 al settimanale "Panorama":
« Nel 1945 io e Kardelj fummo mandati da Tito in Istria ad organizzare la propaganda antitaliana. Si trattava di dimostrare alle autorità alleate che quelle terre erano jugoslave e non italiane. Certo che non era vero. O meglio lo era solo in parte, perché in realtà gli italiani erano la maggioranza nei centri abitati, anche se non nei villaggi. Ma bisognava indurre tutti gli italiani ad andar via con pressioni di ogni tipo. E così fu fatto »
(Milovan Gilas)
A Trieste,a differenza delle altre città italiane, la liberazione alla fine della seconda guerra mondiale, è coincisa con l'inizio di un incubo: per quaranta giorni le truppe partigiane e comuniste del maresciallo Tito hanno imperversato a Trieste torturando, uccidendo e deportando migliaia di cittadini innocenti, o talvolta colpevoli solo di essere italiani o anticomunisti. A guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano di partigiani comunisti.

Le foibe di Trieste
di Manlio Visintini – 2011
  
...Graffi sulle rocce
ai bordi delle foibe,
forse dita alla ricerca
d’un appiglio
per non volare
 nel freddo buio.
Urla, nomi e forse
sussurri dal cuore
tingevano di sangue
l’aria azzurra...
Spari nel celeste
spaventavan i passeri
sentinelle sui rami,
vermiglio sommàcco
impallidiva alla Luna,
case vuote,
scrostate,
carretti farciti di cose
verso il nulla,
l’Istria sciolta
come ghiaccio nel bicchiere,
ricordi coperti di brina
luccicano al Sole
come diamanti,
e ancora vaghe urla
salgono dal nero di seppia,
macerandosi e trovando pace
tra le bianche macchie dei caprioli,
tra le loro ciglia,
in questo nostro Carso
dove il vecchio dolore
...è nuova vita.



sabato 2 febbraio 2013

2 Febbraio Madonna Candelora & Groundhog Day!

Il 2 Febbraio si festeggia la Madonna Candelora che, secondo la tradizione cattolica, ricorda la presentazione di Gesù, ancora in fasce, ai sacerdoti del Tempio.
Questa festa ha anche assunto il significato di festa per la fine dell'inverno, da qui il detto:

Alla Madonna Candelora,
dell'inverno semo fora,
ma se piove e tira vento,
dell'inverno semo dentro

Quindi se il 2 febbraio il tempo è bello, l'inverno sta cedendo il passo alla primavera... se, come oggi ilo tempo è brutto, l'inverno durerà ancora un mese.
In questo senso la Candelora è anche legata ad alcune feste di origine agreste, in molti Paesi europei, infatti, si cucinano piatti specifici, che vengono offerti alla natura o alle fate.

Inoltre, la Candelora, che si festeggia 40 giorni dopo il Natale, è anche conosciuta come la festa della Purificazione di Maria perché una donna era considerata, secondo l’usanza ebraica, impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare a purificarsi al Tempio. 

candelora_icona




Negli Stati Uniti e in Canada invece il 2 Febbraio è il giorno della Marmotta.



Si dice che in questo giorno la marmotta esca dalla sua tana  e se  non riesce a vedere la sua ombra perché il tempo è nuvoloso,l'inverno avrà fine presto. Se invece riesce a vedere la sua ombra causa la bella giornata di sole, si spaventerà e rientrerà nella sua tana e l'inverno durerà per altre 6 settimane!